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Tornando a casa, percorrevo la strada costiera. Quella che da Positano riconduce alla sommità della penisola sorrentina. E di tanto in tanto, mi apparivano su in alto, proprio in cima alla scogliera, le croci poste in vetta, a scandire i punti più alti della parete rocciosa. Pure sulle isolette appena al largo altre croci. Sotto... in basso il mare, riverberante dei colori del tramonto
Guidavo lungo i mille tornanti. La radio al minimo E pensavo, a quanti rapporti persi smarriti, evaporati... La Vita ha più croci di un cimitero. La Vita di tutti cosi... piena di croci
Le croci di tutti i rapporti finiti nel silenzio. Gli amori spezzati. Gli amori soffocati dalla polvere. Le amicizie apparentemente indissolubili spentesi come sigarette. Anche i rapporti familiari esausti. Rapporti rassegnati, sfibrati, irrigiditi come fossili. Persone perse nel proprio orgoglio. Persone, allontanatesi per convenienza. Conoscenze mai evolutesi. Sintonie spezzate in un momento oppure in pochi giorni o mesi o anni.
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