ogni giorno in realtà cadono foglie sia fuori che dentro di noi.. Io però credo che l'importante sia arrivare alla consapevolezza che per quante ne cadano, altre ne germogliano continuamente.. e che noi stessi siamo immersi in questo "alternarsi di stagioni". Le nostre giornate in fondo a ben vedere sono questo succedersi di autunni e primavere e noi siamo immersi completamente in questa corrente L'importante è accettare tutte le trasformazioni, tutta quanta l'esistenza, con le sue emozioni positive e negative con i suoi chiaroscuri.Saper cogliere ogni emozione in modo totale.
Accordarsi con il ritmo della Vita e arrivare a sentirsi in armonia con la realtà, qualunque essa sia, è in fondo l'inizio della saggezza.
:o) strana eh.. la mia visione?
sarà che ho cominciato da un po' di tempo ad interessarmi di India??
mi piacerebbe studiare la filosofia orientale, capire e divenire parte di quel modo, distante anni luce dalla concezione occidentale, di percepire il rapporto con il mondo e la realtà... Ho iniziato a "pormi il problema" leggendo L'alchimista (consigliato!!), ma non è facile rimediare con un paio di libri a secoli e secoli di misticismo, no?
Pure io ho iniziato quasi spinto dall'interesse che porvava herman hesse per l'India e le dottrine orientali poi mi sono imbattuto nei libri-testimonianza di Osho [nome che deria dal suono inglese di OCEAN e che gli venne dato simbolicamente per il suo puntare all'essere totale in quel che si vive, all'essere oceanici nel provare qualsiasi tipo di emozione]
Da qui mi si è aperto un mondo che continuo a esplorare da curioso.. da semplice curioso dell'esistenza..
assolutamente! il legarsi ad una setta, a un gruppo o a una qualsiasi altra "cosa" abbia un suo credo di riferimento, delle convinzioni, dei precetti stabiliti cui obbedire, è totalmente distante dal mio modo di concepire la ricerca e lo studio... il mio conoscere è una sorta di naufragare da una spiaggia ad un'altra, un continuo navigare alla ricerca dell'isola che potrà essere "l'isola incantata" pur con la convinzione di fondo che "bella più di tutte sarà sempre l'isola non trovata" quella su cui ancora devo arrivare, quella per il cui sogno continuo a muovermi...
...soprattutto se cadono senza far rumore e nessuno sembra accorgersene...
RispondiEliminabellissime le immagini!
ogni giorno in realtà cadono foglie
RispondiEliminasia fuori che dentro di noi..
Io però credo che l'importante sia arrivare alla consapevolezza che per quante ne cadano, altre ne germogliano
continuamente.. e che noi stessi siamo immersi in questo "alternarsi di stagioni".
Le nostre giornate in fondo a ben vedere sono questo succedersi di autunni e primavere e noi siamo immersi completamente in questa corrente
L'importante è accettare tutte le trasformazioni, tutta quanta l'esistenza, con le sue emozioni positive e negative con i suoi chiaroscuri.Saper cogliere ogni emozione in modo totale.
Accordarsi con il ritmo della Vita
e arrivare a sentirsi in armonia con la realtà, qualunque essa sia, è in fondo l'inizio della saggezza.
:o) strana eh.. la mia visione?
sarà che ho cominciato da un po' di tempo ad interessarmi di India??
Quizàs.. Quizàs.. Quizàs...
:o) :o) :o)
mi piacerebbe studiare la filosofia orientale, capire e divenire parte di quel modo, distante anni luce dalla concezione occidentale, di percepire il rapporto con il mondo e la realtà... Ho iniziato a "pormi il problema" leggendo L'alchimista (consigliato!!), ma non è facile rimediare con un paio di libri a secoli e secoli di misticismo, no?
RispondiEliminaPure io ho iniziato quasi spinto dall'interesse che porvava herman hesse per l'India e le dottrine orientali poi mi sono imbattuto nei libri-testimonianza di Osho [nome che deria dal suono inglese di OCEAN e che gli venne dato simbolicamente per il suo puntare all'essere totale in quel che si vive, all'essere oceanici nel provare qualsiasi tipo di emozione]
RispondiEliminaDa qui mi si è aperto un mondo che continuo a esplorare da curioso..
da semplice curioso dell'esistenza..
mai da fanatico o appartenente a sette!
assolutamente! il legarsi ad una setta, a un gruppo o a una qualsiasi altra "cosa" abbia un suo credo di riferimento, delle convinzioni, dei precetti stabiliti cui obbedire, è totalmente distante dal mio modo di concepire la ricerca e lo studio... il mio conoscere è una sorta di naufragare da una spiaggia ad un'altra, un continuo navigare alla ricerca dell'isola che potrà essere "l'isola incantata" pur con la convinzione di fondo che "bella più di tutte sarà sempre l'isola non trovata" quella su cui ancora devo arrivare, quella per il cui sogno continuo a muovermi...
RispondiEliminabellissime le tue parole..
RispondiEliminacondivido in silenzio..
questo modo di essere
col quale ci si nasce
e nel quale riconosco le mie stesse radici
..perenne Ulisse