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Come mai per un'intera estate
ho cercato la distruzione nell'ebrezza,
oppure l'esaltazione nell'ebrezza?
Certo, solo per non dovermi render conto
che sono uno strumento fuori uso
sul quale, tanto tempo fa,
qualcuno ha suonato qualche nota, che io,
nella mia inquietudine continuo a variare
e da cui tento con rabbia di ricavare
un brano musicale che porti la mia firma.
Come se fosse importante che ci sia qualcosa
che porti la mia firma!
I fulmini han trafitto gli alberi, squarciandoli.
La follia s'è abbattuta sugli uomini, frantumandoli dentro.
Sciami di cavallette son piombati sui campi
lasciandovi la traccia dei loro pasti.
Alluvioni hanno distrutto colline,
acque di torrenti, il pendio.
I terremoti non han dato tregua.
Queste sì che son firme, le sole!
Se non fossi immerso nei libri, in storie e leggende
in giornali e notizie..sarei una nullità,
un coacervo di eventi inesplicati. [..]
Non è merito mio se riesco a vedere e a sentire,
i miei sentimenti, invece,
quelli, li merito davvero, .questi aironi
sopra bianche spiagge,
questi viandanti notturni,
questi giramondo affamati che han scelto il mio cuore
come strada per i loro vagabondaggi.
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Un abbraccio...ci vuole, dopo la poesia alla quale abbiamo dato aria...l'estate, quale più struggente rappresentazione? ma posso continuare? no! non devo! Grazie a te, e a me. Grazie alle parole create, donateci da questa donna...
RispondiEliminaNon è merito mio se riesco a vedere e a sentire,
RispondiEliminai miei sentimenti, invece,
quelli, li merito davvero, .questi aironi
sopra bianche spiagge,
questi viandanti notturni,
questi giramondo affamati che han scelto il mio cuore
come strada per i loro vagabondaggi.