GUSTAV KLIMT - IL BACIO - OLIO SU TELA 180X180 - 1907 - VIENNA


         



















Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli,
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso 
non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.


Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta


Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell'aitante volto,
voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia
e affamato vado e vengo
annusando il crepuscolo, cercandoti, 
cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratùe


 
 

                           [  P. NERUDA - Ho fame della tua bocca ]




Commenti

  1. Come si possono commentare queste immagini e queste parole??

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  2. mah..
    hai ragione.
    davanti a certe cose, esiste, e puo' esistere solo la"contemplazione"..
    ma nel mio blog assai "VISIONARIO"
    anche la "contemplazione" ha il suo spazio, la sua importanza

    Le cose belle ..sempre richiedono come una pausa ..un silenzio incantato,
    per assorbirle, per berle, mangiarle.

    Per fare in modo che ci entrino nel sangue e da lì più non se ne vadano.

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  3. ecco. questo è il mio klimt preferito! il bacio. il modo in cui lui le sostiene la testa... e lei che chiude gli occhi... si, è questo!

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  4. eheheh :o) e lo so ..lo avverto benissimo il fluido magnetico di questo quadro.. e stavolta ho voluto fare un esperimento: quello di accostare l'intensità la vibrazione visiva di un dipinto cosi potente alla forza di una lirica di uno dei miei poeti preferiti:il NERUDA passionale. il poeta dell'intensità delle emozioni e della parola

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  5. Bellissima accoppiata. E la voglia di perdersi, nel dipinto, nelle parole, nella vita.

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  6. in effetti "l'accoppiata" funziona! il modo in cui lui si protende verso di lei fa pensare quasi che voglia mangiarla...

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  7. è quello che ho pensato pure io..
    una fusione totale,un nutrirsi dell'altro.
    L'amore in fondo ha radici nella "comunione", nel "divorarsi",
    nel vedere l'altro a tutti i livelli come "cibo" per il proprio essere.

    arfffff.. arfff..

    mi sta prendendo fame..

    "mo' quasi quasi, è ora d'annà a magnà na pizza!!" :o) :o)

    [il pagliaccio come vedi ogni tanto prende il sopravvento!]

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