ENZO BIAGI

 

 

Non c’è nulla da fare:a me Enzo Biagi piace. Al punto che l’avrei desiderato come nonno fosse stato possibile. Questo signore che ha passato gli ottanta mi ha sempre ispirato fiducia. . Fiducia fatta di buone maniere, di stile innato, di compostezza di dignità che non è vernice di facciata ma che è sostanza, è personalità, è buon senso e vita vissuta. E’ quella saggezza che deriva dal molto aver visto e dal molto aver indagato le persone. E in lui, nonostante l’età, la lucidità sa spesso toccare le corde del buonumore, della battuta incisiva senza il bisogno d’essere gridata. Ecco, un nonno cosi, mi sarebbe davvero piaciuto: ”un signore” Noto anche, che nel suo modo di porsi, la cultura non è mai presunzione o vanto. E’ rimasta invece strumento della persona. Strumento di comprensione delle altre persone. In lui emerge da sempre, l'uomo che ha un patrimonio dentro, un tesoro di buon senso e una semplicità nell’esporre le idee. Affascina per la schiettezza Al contrario di tanti altri giornalisti ha il gusto della misura, del tono sommesso, a volte dimesso, l’understatement si direbbe. Ecco ciò che mi manca sempre di più nella stampa, cosi come in televisione Questo fatto che poi, in trasmissione, si sia anche commosso  a ricordare le tante persone che ha avuto il piacere di intervistare nella sua lunga vita,  il suo pensare sicuramente a come si sia ormai diradato il bosco dei suoi coetanei, e che resti oramai lui soltanto,  a conservare la memoria di tanti che fecero la storia di questo paese,  me lo rende ancora più caro. Come fosse davvero una persona di famiglia Grazie Enzo.