CARO ITALIANO, TI SCRIVO.. MALE

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“Caro italiano ti scrivo. Male.”


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Da Popotus – giornale di attualità per bambini,
allegato al quotidiano Avvenire



Altro che inglese, informatica e lingue straniere! Gli studenti italiani è meglio che vadano a scuola di…italiano. Infatti i futuri ingegneri, medici, avvocati, i professori e i giornalisti di domani purtroppo non sanno parlare e soprattutto scrivere la loro lingua. Se n’è accorta l’università “La Sapienza” di Roma, dove vanno a iscriversi giovani magari preparatissimi in tutte le materie ma sempre più incerti in grammatica e ortografia: qual è si scrive con l’apostrofo o senza? Si dice “se io sarei” o “se io fossi”? Ma i ragazzi appaiono debolucci soprattutto nella punteggiatura: proprio non sanno dove mettere le virgole e spesso le ficcano al posto sbagliato, per esempio tra soggetto e verbo…

Per questo l’università della capitale ha deciso di creare un corso di Tutorato gratuito per perfezionare la competenza in italiano scritto: dizione un po’ burocratica per significare che gli studenti potranno quasi sedersi di nuovo sui banchi delle elementari per dieci lezioni di tre ore ciascuna, trovandosi accanto un maestro (o una maestra) che insegnerà loro come si usa il congiuntivo, quando andare a capo, come si scrive un tema; il tutto accompagnato da dettati ed esercizi.

Niente da vergognarsi, del resto: saper scrivere è una tecnica che ha le sue regole precise, più o meno come la matematica. Se poi sorge qualche dubbio linguistico durante la stesura della tesi, l’università offre anche un consulente capace di risolvere ogni problema di scrittura. A proposito: si scrive l’aurea o laurea?!?

 



  
 

 


 

 


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Commenti

  1. ...mammamia!
    ai miei tempi, si facevano le gare di grammatica alle elementari, alle medie e pure al biennio del liceo!

    M.

    ...è davvero bello il segno che lasci da me ogni volta che passi!

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  2. E' così...i ragazzi oggi non sanno qual'è la differenza tra il tempo presente e il passato remoto... va beh...

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