Fin da bambino i castelli di sabbia hanno attirato la mia attenzione.
Allora ero il bambino più piccolo che si piazza un pò in disparte, alle spalle dei costruttori. Il bambino che guarda in silenzio quell’opera che s’alza dalla sabbia bagnata e prende forma sotto la spinta di piccole mani frenetiche.
Il bambino che osserva con una sorta di venerazione la formina sepolta per metà che è servita per imprimere lo stemma reale sull’entrata principale al castello.
Il bambino in piedi, col cappellino di stoffa calato fin sopra la fronte, intento a fissare un prodigio.
Così passavo ore intere, seguendo l’andirivieni dei secchielli, la cava di sabbia bagnata invasa dalle onde che finiva per diventare un piccolo mare interno (con pareti che franavano continuamente), le palette che affettavano, scolpivano, accarezzavano ogni angolo.
Mi stupiva poi l’abilità tutta particolare delle bambine a trovare le conchiglie più appariscenti e più strane, quelle dai colori inconsueti: conchiglie color ruggine acceso, conchiglie bianchissime, o di un nero brillante. I maschi invece portavano ciotoli, sassolini di pietra rosso-vivo levigati dall’acqua, oppure pezzetti di rami che il mare aveva depositato sul bagnasciuga: in un attimo, quelli diventavano cannoni puntati contro il mare.
Per i pirati era solo questione di ore, ma era certo che sarebbero apparsi sull’orizzonte, in fondo al mare, làggiù, dove le onde nascevano e da dove ci venivano incontro
Forse fu allora che cominciai a notare che chi costruiva castelli seguiva due modelli diversi: il castello pulito, lineare, con spigoli perfetti e mura verticali, un inno alla geometria.
E chi, il castello, lo immaginava nelle forme più libere con torri che s’arrampicavano in aria, seguendo linee azzardate. La costruzione allora prendeva la forma di un disegno fantastico. Era seguendo questa seconda strada, che molti, usavano il sistema “a goccia”: una serie infinita di gocce di sabbia bagnata fatte cadere dentro una piccola circonferenza in cima ai torrioni.
Il Caso allora, faceva fiorire colonne e punte e bastioni svincolati da una effettiva utilità alla difesa.
Era per pura gioia degli occhi che allora crescevano nuove torrette e pinnacoli.
Era così che l’edificio assumeva le forme più appariscenti e si stagliava come un’opera d’arte al di sopra di quei due metri di sabbia bagnata che percorreva la gente a passeggio.
Qualche anno dopo, pure a me capitò di essere fra i costruttori, fra quei bambini più grandi, con le gambe affondate nella ruvida sabbia.
Oggi che ripenso al mio "costruir castelli" che venne dopo, mi accorgo che nella mia solita voglia di sperimentare e di essere tutto, partivo sempre da un castello ben solido, geometrico e dalle linee pulite, con larghe mura squadrate e poi su quello, prendevo a creare varianti, a cercare forme nuove e bizzarre.
Una festa della Fantasia.
Quasi fossi convinto, che i pirati, al solo osservare quel miracolo di capolavoro si sarebbero fermati ai suoi piedi, catturati dallo stupore.
Quale difesa migliore?
[ k ]
.
bel ricordo,scritto molto bene!
RispondiEliminamarta
E' strano notare come i pensieri di un tempo lontano riaffiorano in noi, così vivi, come se fossero cose successe da poco.
RispondiEliminaCi pervadono le stesse emozioni, come se fosse tutto vero...
Le immagini scorrono davanti ai nostri occhi...
Poi ci accorgiamo che è un ricordo e ne sorridiamo..e tu hai voluto condividerlo con noi, renderci partecipi.
Grazie! :-)
E' la magia della scrittura: poter rivivere nel bene e nel male la vita una seconda volta...e anche se grandi, ancora dobbiamo sempre costruirci castelli per difenderci dai pirati....
RispondiEliminae' la fantasia a volte che continua a rendere la vita un po migliore, non trova signor klimt?
RispondiEliminagrazie della sua compagnia, sempre cosi' gentile
un bacio
marietta ancora dolorante :)
Una bella immagine, davvero.
RispondiEliminaNon ne ho mai fatto uno, la mia infanziascugnizza mi ha portato altrove ma spesso mi fermavo a guardarli, incantato.
buontempo klimt
Il sistema a goccia è il mio preferito.
RispondiEliminaCreare le guglie più bizzarre. Sarà perchè abito a Milano e voglio riprodurre le guglie del Duomo.
Quest'estate ho fatto un sacco di castelli con la mia bambina, cercavo di entusiasmarla appunto con il sistema a goccia, che io chiamo "simulazione di processi geologici". Ma non sembrava molto entusiasta.
Non si è mai veramente bambini finche non si cresce forse?
Ti ho citato nel mio ultimo deliro, spero non ti dispiaccia.
;D
I miei castelli erano sempre privi di forma da secchiello. Li preferivo tutti a goccia, venivano fuori delle forme inconsulte, ma a me piacevano moltissimo. Bel ricordo e bella foto, Klimt!
RispondiElimina...è bello giocare, eh?
RispondiEliminaio appartengo a quelli che come te seguono entrambe le "scuole"!
...e poi li distruggo sempre.
non voglio che lo faccia qualcun altro.
...e mi piace un sacco che i bambini che m'hanno vista ed hanno partecipato alla costruzione, dopo, sono lì con me che ridono, mentre lo spazziamo via come se fossimo la famiglia di gazzilla al completo!!
M.
...ehm...gozzilla!
RispondiElimina:P
M.
Ma allora ci sei!
RispondiEliminaTi stringo, prima di partire per una breve vacanza.
A presto...:)
Io ero una "specialista" in buche fondissime per trovar l'acqua nella sabbia asciutta e nella costruzione dei castelli anch'io procedevo come te: forme solide e geometriche poi adornate con quelli che io chiamavo "piroli" di sabbia (le gocce di sabbia annacquata) e magnifiche conchiglie e ponti di bastoncini, canali pieni d'acqua intorno.....
RispondiEliminaC'è un'assonanza tra il mio modo di costruire i miei castelli in riva al mare e quello di "costruire" la mia vita di giorno in giorno.
Buonanotte/giorni, Klimt77! Vera
Rilke, Hesse, i castelli di sabbia. Mi porto via un grosso bottino di bellezza. Nella mia dimensione marina non mancano i castelli e tutte le altre creazioni di sabbia mista ad acqua salata. Io so solo raccogliere conchiglie e piante e sassi. Le mie sculture sempre sbilenche. Mia figlia ama creare tartarughe simpaticamente ritrose.
RispondiEliminaCon stima e sim-patia. harmonia
i pirati danno l'assalto al castello per rubare tutti i vestiti giusto?
RispondiElimina:P