E’ estate. E’ agosto.
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Al tavolino bevo con te un bicchiere
e penso...
Penso a come sarebbe confortante
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credere in Dio
Ma tu, bambina, d’un tratto sorridi!
D’improvviso, appare in te,
la bambina che ride.
Bevo il tuo sguardo, il tuo viso.
nel bicchiere la tua faccia è acqua
Acqua piena di bollicine
pizzica, luccica, brilla
sale nel naso
nella testa zampilla
E improvvisamente credo.
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Credo a ogni cosa.
All’estate, alle api
alle quattro stagioni
alla terra che gira e trascina le nubi
Al passare del sole, all’alba e al tramonto
al battere d’ala dei passeri
al vento che chiama
la mia camicia a giocare
e le bandiere e le foglie a tremolare
di luce e stupore.
Credo al volare d'aerei
Alle voci dentro i telefoni.
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Credo alla chimica, all’astronomia, alla fisica
credo agli atomi, agli ioni, ai protoni
all’acqua pesante, al ghiaccio secco
all’uranio arricchito, al moto perpetuo
al volo d'Icaro
Credo all’esistenza di stelle, pianeti, galassie
credo al pulviscolo interstellare
e alle macchie solari
Credo al carbone, ai carburi, al carbonio
all’idrogeno, all'azoto liquido
a tutto quel che ho studiato
e, più ancora
a ciò che non ho mai sfiorato
Credo alle migrazioni di rondini
al loro orientarsi con le costellazioni
Credo alle formiche, alle conche moreniche
alle glaciazioni, alle meteoriti
Potete raccontarmi la tettonica a zolle
lo splendore sulfureo del magma
l’odore del fulmine,
l’arca, il diluvio
il chiarore argenteo del plenilunio
Credo al fiore che sboccia sul pendio del vulcano
Credo al suono del bosco che cresce
sotto la luna o l’arcobaleno
Al rumore di pioggia nella foresta pluviale
Credo alla goccia
al tepore di terra
al profumo del pane e a quello
di cemento bagnato nel sole
Credo nell'erba
credo all’istante...
Credo
a ciò che chiamano "qui"
a ciò che chiamano "ora”
Credo di trovare un senso
in tutto ciò che è astratto
e un senso in tutto quello che tocco
In quello che dico di getto
Credo ai miei occhi
alle fessure nelle pupille del gatto
alla sua anima nobile
alla sua agile vita di magro folletto
Credo perfino d'esistere
dentro l’inganno del tempo
Bevo, vedo, credo,
mi sento io!
E vedo Dio... in te che sorridi
Oddio.
Credo infine di sentirmi... bene
Il conto, cameriere !!
Poi ci alziamo, ce ne andiamo, ridiamo...
Oggi,
che anche Dio
si dev'esser sbagliato col resto
senza parole :-)
RispondiEliminaE' un pò che non passavo, ma ho avuto un oeriodo veramente duro. Spero che qui vada tutto bene. Ciao
RispondiEliminaStefaninho
ma modifichi il post senza dirmi niente!vabbè...il commento rimane uguale.Dio si è sbagliato col resto?
RispondiEliminasi son passato dalla prima versione ad una più definitiva e ho aggiunto pure le due immagini.
RispondiEliminaMa in realtà il filo conduttore è perfettamente identico.
E la conclusione puoi leggerla come un impeto di gratitudine verso Dio o il TUTTO, o l'esistenza.
I termini non sono importanti.
A proposito di dio, ragazzi leggetevi nel mio blog La canzone di Dio di William Agudelo, un rivoluzionario mistico che vive da eremita in un'isola del Nicaragua.
RispondiElimina(pubblicato da Feltrinelli nel 1970)
Saluti Azor
torno e trovo
RispondiEliminaparole magiche
ad accogliere
.....
***
sono ancora tanto stanca...si sente?
RispondiElimina:)))
un bacio
marietta assonnata
Bella. :-) Si sbaglia spesso col resto Lui.
RispondiEliminaRieccomi in città: assonnata e piena di ricordi-fotografie stampate tra i ricordi di tante estati...e come sempre, ritorno a leggere il tuo blog e mi sembra di essere nuovamente a casa :)))
RispondiEliminaUn bacione e GRAZIE!!!
ma che carino che e' lei!!!
RispondiElimina:)))
bacini
marietta
la clessidra
RispondiEliminami si è rotta...
:,) INCREDIBILMENTE COMMOVENTE...
RispondiElimina......Colpita.......
RispondiElimina"Non si può andar via da se stessi solo spostandosi da un posto all'altro.
RispondiEliminaNon c'è rimedio a questo.
Tutti i rumori che ci circondano fanno molto meno strepito di noi stessi.
Il vero rumore è l'eco che le cose hanno in noi.
La vita è ciò che facciamo di essa.
I viaggi sono i viaggiatori.
Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo."(Fernando Pessoa)
Piango e sorrido....grazie...
Intrigante Pessoa!
RispondiEliminadimmi chi sei.. se ti va
eh si!
RispondiEliminaavevo proprio ragione...
è davvero davvero bella!
: )
Valigie finite e carico fatto!
Ultima serata romana questa di oggi...
Ho detto a Lucia
del tuo suggerimento del giro con la barca
non fa che ripetermi che dovremo andarci!
(resisterò alle meduse?
chissà se mi sentirai gridare... :o) )
bacino
M.
p.s. mi serviva giusto giusto un'altra canzone
per chiudere un cd che ho fatto per il viaggio
metterò questa di sting
to Nautike
RispondiEliminaNell'occasione l'ho riletta pure io.
Era tanto che non la leggevo e mi viene da dire..ma l'hai scritta te carlo?
Ebbene si, a volte, ho di questi lampi improvvisi e questo ..lo riconosco è proprio bello e significativo.. Credo di essere riuscito a trovare le parole per descrivere proprio come stavo in quel momento. e anche a distanza di tempo, funziona eccome.
Son contento. Buon viaggio allora!a tutte quante e tu ..prudente eh...
mi raccomando! A Sara ho già raccomandato un'altra cosa! Molto pertinente..eheheheh
:-)