ecco..quando ho avuto l'incidente era S.Agostino e mi ero ripromessa di leggermi un suo libro (tipo..le confessioni di s.Agostino)quindi sono contenta di leggere questa citazione!
to Marietta: non occorre dire nulla. Anzi, per davvero, sono io che ti ringrazio, per avermi fatto conoscere (poco poco) Ginevra, ciò che è stata, e ciò che è ancora.
Lasciami peccare di superbia... Ci sono i turisti i i viaggiatori. I turisti vedono la montagna, ammirano la sua bellezza e rimangono stupiti dalla sua imponenza.
Il viaggiatore vede se stesso attraverso la montagna e sa che che ogni viaggio è innanzi tutto un esplorazioni di se stessi.
Sai c'è gente che dice che trasferirsi, cambiare luogo, città non serve a nulla: siamo comunque costretti a vivere con noi stessi.
E' vero, ma quello che siamo cambia, si evolve e cresce a seconda di quello che viviamo.
Il vero viaggio è fuori o dentro.
E imparare a viaggiare è una delle cose più difficili.
certo che si cresce attraverso le esperienze che facciamo!attraverso i numerosi trasferimenti, gli adattamenti ad un luogo sempre diverso, ma il vero miracolo davanti a cui nasce lo stupore siamo proprio noi che ci "costruiamo da dentro".
E' attraverso la nostra ricerca continua, il nostro restare "curiosi di tutto" che possiamo arrivare a fare di noi stessi una costruzione meravigliosa.
Una persona ricca non è colui che ha molto viaggiato per paesi e luoghi lontani,ma è chi ha edificato se stesso, e la sua coerenza, attraverso le piccole grandi esperienze che gli sono capitate in sorte, compresi i viaggi.
Se uno non ha dentro questo senso di costruzione di se stesso, come unico senso morale, può viaggiare tutta la vita senza alcuna consapevolezza e il viaggio gli scivolerà semplicemente addosso.
Invece il vero viaggio è quello che ci permette di metterci in discussione ogni giorno, che ci permette di rielaborare ogni momento vissuto nel confronto con altri ambienti, diversi dal nostro originario.
A me piace anche la citazione di Tiziano Terzani che ho messo nel post del 7 agosto "QUEL CHE E' FUORI E QUEL CHE E' DENTRO"
grazie
RispondiEliminanon so dire nulla altro in piu', scusami
notte
marietta
ecco..quando ho avuto l'incidente era S.Agostino e mi ero ripromessa di leggermi un suo libro (tipo..le confessioni di s.Agostino)quindi sono contenta di leggere questa citazione!
RispondiEliminato Marietta:
RispondiEliminanon occorre dire nulla.
Anzi, per davvero, sono io che ti ringrazio, per avermi fatto conoscere (poco poco) Ginevra, ciò che è stata, e ciò che è ancora.
Lasciami peccare di superbia... Ci sono i turisti i i viaggiatori. I turisti vedono la montagna, ammirano la sua bellezza e rimangono stupiti dalla sua imponenza.
RispondiEliminaIl viaggiatore vede se stesso attraverso la montagna e sa che che ogni viaggio è innanzi tutto un esplorazioni di se stessi.
Sai c'è gente che dice che trasferirsi, cambiare luogo, città non serve a nulla: siamo comunque costretti a vivere con noi stessi.
E' vero, ma quello che siamo cambia, si evolve e cresce a seconda di quello che viviamo.
Il vero viaggio è fuori o dentro.
E imparare a viaggiare è una delle cose più difficili.
Un abbraccio
Vale
certo che si cresce attraverso le esperienze che facciamo!attraverso i numerosi trasferimenti, gli adattamenti ad un luogo sempre diverso, ma il vero miracolo davanti a cui nasce lo stupore siamo proprio noi che ci "costruiamo da dentro".
RispondiEliminaE' attraverso la nostra ricerca continua, il nostro restare "curiosi di tutto" che possiamo arrivare a fare di noi stessi una costruzione meravigliosa.
Una persona ricca non è colui che ha molto viaggiato per paesi e luoghi lontani,ma è chi ha edificato se stesso, e la sua coerenza, attraverso le piccole grandi esperienze che gli sono capitate in sorte, compresi i viaggi.
Se uno non ha dentro questo senso di costruzione di se stesso, come unico senso morale, può viaggiare tutta la vita senza alcuna consapevolezza e il viaggio gli scivolerà semplicemente addosso.
Invece il vero viaggio è quello che ci permette di metterci in discussione ogni giorno, che ci permette di rielaborare ogni momento vissuto nel confronto con altri ambienti, diversi dal nostro originario.
A me piace anche la citazione di Tiziano Terzani che ho messo nel post del 7 agosto "QUEL CHE E' FUORI E QUEL CHE E' DENTRO"
grazie per essere passata