DELL'AMORE [ Osho ]

  
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 L'amore



L’amore è fondamentale per la conoscenza di sé. Colui che non ha mai conosciuto l’altro, all’interno di un amore profondo, di una passione intensa. di un’estasi totale, non sarà neppure in grado di conoscere se stesso, perché non avrà uno specchio in cui vedere il proprio riflesso.
L'amore è uno specchio, e più l’amore è pu­ro, più è intenso, migliore e più limpido sarà lo spec­chio.
Ma perché il tuo amore raggiunga quelle altez­ze, devi essere aperto. Un amore elevato richiede il tuo essere vulnerabile.
Devi abbandonare la tua co­razza, e questo è doloroso, devi smetterla di essere costantemente sulla difensiva, devi disfarti della tua mente calcolatrice, devi rischiare, devi vivere perico­losamente.
L’altro può ferirti: per questo si ha paura a essere vulnerabili. L’altro può respingerti: per questo hai paura di innamorarti.
Vedrai la tua immagine riflessa nell’altro, e potreb­be essere qualcosa di orrendo; da qui la tua ansia, per questo eviti lo specchio; ma evitandolo non diventerai bello all’improvviso; ed evitando le esperienze che la vita ti offre non crescerai mai.
Devi accettare la sfida. Si deve passare attraverso l’amore, penetrarlo a fondo. Questo è il primo passo verso Dio, e non puoi evitarlo. Coloro che cercano di eludere l’amore non giungeranno mai a Dio. Questo passo è assoluta­mente indispensabile, perché solo quando la presen­za dell’altro ti provoca, diventi consapevole della tua totalità; quando la tua presenza è valorizzata dalla presenza dell’altro, finalmente ti liberi dal tuo narci­sismo, dal tuo mondo chiuso e vieni sospinto verso il cielo aperto.
L’amore è un cielo aperto. Essere in amore signifi­ca essere sulle ali del vento. Certo, il cielo sconfinato fa anche molta paura. E lasciar cadere l’ego è molto doloroso, perché siamo stati abituati ad essere aggrappati a lui, ci è stato sempre insegnato a coltivarlo. Noi pensiamo che l’ego sia il nostro unico tesoro.
Giorno dopo giorno l’abbiamo protetto, l’ab­biamo decorato, l’abbiamo lucidato e reso più sotti­le, e quando l’amore bussa finalmente alla porta, ti accorgerai che ora non ti resta altro da fare,  se non mettere da parte il tuo ego: è na­turale che sia doloroso! Questo ego brutto e ridicolo, il lavoro di tutta una vita, contiene tutto quanto hai creato: l'ego è l’idea che «io sono separato dall’esistenza». Questa idea è orribile, perché non è vera.
Questa idea è illusoria, ma la nostra società esiste e si basa proprio sull’idea che ogni individuo sia una perso­na separata, non una presenza. In realtà, al mondo non esiste alcuna persona, ma solo presenza. Tu non esisti, non sei un ego separato dal Tutto, ne sei parte. Il Tutto ti permea, respira in te, pulsa in te, il Tutto è la tua vita. L’amore ti fa sperimentare, per la prima volta, co­me essere in sintonia con qualcosa che non è il tuo ego.
L’amore ti dà la prima lezione su come puoi en­trare in sintonia con qualcosa che non ha mai fatto parte del tuo ego. Se riesci a essere in armonia con una donna, se riesci a essere in armonia con un amico, con un uo­mo, se riesci a essere in armonia con il tuo bambino, o con tua madre, perché non dovresti essere in gra­do di sentirti in armonia con tutti gli esseri umani? E se l’armonia con una singola persona ti procura una gioia così profonda, cosa succederà se riuscirai aessere in armonia con tutti gli esseri umani? E se puoi essere in armonia con tutti gli esseri umani, perché non dovresti essere in armonia con tutti gli esseri viventi? Se puoi essere in armonia con tutti gli esseri umani, perché non dovresti essere in armonia con gli animali, gli uccelli e le piante? Un passo con­duce all’altro.L’amore è una scala: comincia con una persona e finisce con la totalità. L ’amore è l’inizio, Dio è la fi­ne.
Aver paura dell’amore, aver timore delle pene che ti fanno crescere attraverso l’amore significa ri­manere imprigionati in una cella oscura. L’uomo moderno vive ormai in una tetra prigio­ne. Il narcisismo è l’osses­sione più grande della mente moderna. L’amore crea  problemi e tu puoi evitarli deci­dendo di sfuggirlo. Ma questi problemi sono fonda­mentali, essenziali! Devono essere guardati in faccia, affrontati, devi viverli, penetrarli a fondo e andarne al di là. Per andarne al di là si deve penetrare a fondo l’a­more: è l’unica cosa al mondo che valga la pena di fare. Il resto è secondario, il resto è superfluo. L’amore è il fine, ogni altra cosa è solo uno strumento, un mezzo; quindi, entra nell’amore, anche se il dolore che lo accompa­gna è immenso.
Se non percorri questo sentiero, cosa che molta gente ha deciso di fare, rimarrai fissato in te stesso; in questo caso la tua vita non sarà un pellegrinaggio, la tua vita non sarà un fiume che scorre verso l’oceano; in questo caso la tua vita è una pozza stagnante, qualcosa di sporco, dove presto resterà solo acqua putrida e fango. Se vuoi rimanere limpido e puro, devi conti­nuare a fluire. Un fiume resta limpido perché conti­nua a scorrere. Scorrere è il processo che permette di rimanere sempre vergini.
Chi ama rimane sempre puro e innocente. Tutti gli amanti sono vergini. Coloro che non amano non possono restare vergini, diventano ottusi, stagnanti, e prima o poi cominciano a putrefarsi; e accade sem­pre prima del previsto. La loro vita si è inaridita. Questa è la condizione in cui si trova l’uomo mo­derno. Per questo motivo sono esplose tante forme di nevrosi; ha preso piede ogni tipo di pazzia. Le malattie psicologiche hanno raggiunto proporzioni endemi­che. Non si tratta più di poche persone psicologicamente malate, in realtà l’intero pianeta è diventato un manicomio. L’intera umanità soffre di nevrosi. E que­sta nevrosi scaturisce dal ristagno narcisistico.
Ciascuno è fissato nell’illusione personale di ave­re un sé separato, così la gente finisce per impazzire. E questa pazzia è assolutamente priva di senso, im­produttiva, priva di qualsiasi creatività. Oppure la gente comincia a pensare di suicidarsi. Forse non ti suicidi prendendo del veleno o sparandoti alla testa, ma puoi suicidarti seguendo un processo molto lento, ed è ciò che succede quasi a tutti. Pochissime perso­ne si suicidano con un colpo solo, la maggior parte della gente ha optato per un suicidio lento, una mor­te graduale, uno spegnersi giorno per giorno.
Ma la tendenza al suicidio è diventata un fatto pressoché universale. Questo non è il modo di vivere, e la causa, il motivo fondamentale è che abbiamo dimenticato il linguag­gio dell’amore.  Ecco perché la gente è tanto interessata al sesso, perché il sesso non presenta alcun rischio. E’ un feno­meno effimero, non ti coinvolge a fondo. L’amore vero è coinvolgente, è un impegno, non è un sentimento passeggero. Una volta che ha messo ra­dici può durare per sempre. L ’amore ha bisogno di in­timità e solo quando entri in intimità con qualcuno, l’altro per te, si trasforma in uno specchio. Quando ti incontri con una donna o con un uomo solo sessualmente, in realtà non vi incontrate affatto, in effetti cercate di evitare l’incontro con l’anima del­l’altro. Ti limiti a usare il suo corpo e poi scappi, e l’altro usa il tuo corpo e poi scappa. Non entri mai in intimità fino a rivelare all’altro il tuo volto originale. L’amore fa soffrire, ma non evitarlo. Se lo eviti, ri­nunci alla più grande opportunità di crescita che tu possa incontrare. Penetralo a fondo, poiché attraverso questa sofferenza giungerai a un’estasi infinita. Certo, sarà anche un’agonia, ma è da questa agonia che nasce l’estasi.
Certo, dovrai morire in quanto ego, ma se puoi morire in quanto ego, rinascerai come un Dio, come un Buddha. E l’a­more ti offrirà il primo assaggio del Tao, del sufismo, dello Zen. L’amore ti darà la prima prova che la vita non è affatto priva di significato. Chi afferma che la vita non ha alcun significato, che non vale la pena di viverla, non ha mai conosciuto l’amore. Parlando così, dimostra che la sua è stata una vita priva d’amore. Lascia che ci sia dolore, passa attraverso questa notte oscura e finirai per incontrare un’alba meravigliosa. Solo dal ventre della notte il sole può innalzarsi. Il mattino può arrivare solo attraverso il buio. La mia via è l’amore. Io insegno amore, solo amo­re e nient’altro.
Puoi benissimo lasciar perdere Dio, poiché è solo una parola vuota; puoi lasciar perdere ogni preghiera, poiché si tratta soltanto di rituali che gli altri ti hanno imposto. L’amore è la preghiera naturale, quella che nessuno ti ha imposto. L’amore è nato con te. L’amore è il vero Dio. Non il Dio dei teologi.
L’amore è uno stratagemma, un metodo per ucciderti in quanto "individualità separata" e per aiutarti a diventare l’infinito, per scomparire come una goccia di rugiada e diventare l’oceano, ma pri­ma dovrai varcare la porta dell’amore.
Certo, quando si comincia a svanire come rugia­da al sole, dopo aver vissuto così a lungo come una goccia separata, si prova dolore, perché tu hai sem­pre pensato: «Io sono questa entità... e ora si sta dis­solvendo. sto morendo».
Non stai affatto morendo, solo l’illusione sta mo­rendo. Ti sei identificato con quell’illusione questo è vero, ma l’illusione resta sempre un’illusione e, solo quando si sarà dissolta, sarai in grado di vedere chi sei, e questa rivelazione ti condurrà al picco supremo della gioia, della beatitudine e dell’estasi.
                                  [ OSHO -Con te o senza di te ]



 L’amore non è ciò che si intende di solito. L’amore comune non è che una finzione; dietro di esso si nasconde dell’altro.
L’amore autentico è un fenomeno totalmente diverso: non è un pretendere, bensì un condividere; non conosce il chiedere, ma la gioia del dare. L’amore ordinario pretende tanto e troppo, quello autentico non è per nulla avido: esiste, semplicemente. L’amore autentico è un nutrimento, rafforza la tua anima. L’amore comune non fa che nutrire il tuo ego: non il tuo sé autentico, ma quello fittizio. Mettiti al servizio dell’amore autentico, cioè dell’amore al suo livello più puro, dona, condividi tutto ciò che hai, e godi nel condividere.
Non farlo come un dovere, perché in tal caso tutta la gioia sparirebbe, e non pensare che stai facendo un favore all’altro, non pensarlo mai, nemmeno per un momento. L’amore non è mai un favore; al contrario, quando qualcuno riceve il tuo amore, tu hai la sensazione di ricevere un favore. L’amore è grato di essere stato ricevuto.
L’amore non desidera mai né ricompense né ringraziamenti. Se dall’altra parte arriva della gratitudine, l’amore è sempre sorpreso; è una piacevole sorpresa, perché non c’erano aspettative.
Non puoi frustrare un amore autentico perché, in primo luogo, non esiste aspettativa, né puoi appagare un amore inautentico, perché è così radicato nell’aspettativa che, qualunque cosa venga fatta, risulterà sempre inadeguata.
La sua aspettativa è troppo grande, proprio perchè è radicata nel "bisogno" non nasce dalla ricchezza ma dalla povertà, e nessuno potrà soddisfarla. Per cui l’amore inautentico provoca sempre frustrazione, mentre l’amore vero porta appagamento. E quando dico: «Mettiti al servizio dell’amore», non sto dicendo di metterti al servizio di qualcuno che ami; no, nient’affatto.
Non sto dicendo di metterti al servizio di un amante, ma dell’amore. Bisognerebbe venerare l’idea stessa dell’amore. La persona che ami è solo una delle forme di quell’idea pura, ma l’esistenza intera non contiene altro che milioni di forme di quell’idea. Il fiore è un’idea, una forma, la luna un’altra, la persona che ami un’altra ancora... tuo figlio, tua madre, tuo padre sono tutte forme, onde nell’oceano dell’amore.
Ma non trasformarti mai nel servitore della persona che ami, ricorda sempre che la persona che ami è solo una minuscola espressione dell’amore. Servi l’amore attraverso la persona amata, in modo da non attaccarti mai a quest’ultima. E quando non si è attaccati alla persona amata, l’amore raggiunge le vette più alte.
Nell’istante in cui ci si attacca, si comincia a cadere verso il basso. L’attaccamento è una forma di gravità; il non-attaccamento è grazia.
L’amore inautentico è un altro nome per l’attaccamento, l’amore vero è molto distaccato.
Il falso amore si dimostra molto preoccupato... lo è sempre. L’amore sincero è premuroso, ma non ha preoccupazioni.
Ricerca, medita sull’amore, sperimenta. L’amore è il più grande esperimento della vita, e coloro che vivono senza sperimentare l’energia dell’amore non sapranno mai che cos’è la vita. Si limiteranno a restare sulla superficie, senza scendere nelle sue profondità.
Il mio insegnamento è orientato verso l’amore. Posso abbandonare la parola «Dio» molto facilmente —non c’è problema—. ma non posso abbandonare la parola «amore».
Se devo scegliere tra le parole «amore» e «Dio», sceglierò «amore»; mi dimenticherò completamente di Dio, perché coloro che conoscono l’amore conosceranno inevitabilmente Dio.
Ma il contrario non è mai vero: coloro che pensano e filosofeggiano su Dio non conosceranno mai né l’amore né Dio. .





. Mi scuso per la lunghezza del brano ma non sempre le cose che valgono, possono avere una forma concisa, breve, facile da essere compresa. Non tutta la saggezza può assumere  la forma di "aforisma" o risultare "facile".

Commenti

  1. Ciao! Noto che nei blogs si parla, ultimamente, molto di amore. Condivido molto di quel che scrive e dice Osho, ma in maniera particolare queste due affermazioni:
    -"Servi l’amore attraverso la persona amata, in modo da non attaccarti mai a quest’ultima. E quando non si è attaccati alla persona amata, l’amore raggiunge le vette più alte. Nell’istante in cui ci si attacca, si comincia a cadere verso il basso. L’attaccamento è una forma di gravità; il non-attaccamento è grazia. L’amore inautentico è un altro nome per l’attaccamento, l’amore vero è molto distaccato.
    -L’amore è fondamentale per la conoscenza di sé. Colui che non ha mai conosciuto l’altro, all’interno di un amore profondo, di una passione intensa. di un’estasi totale, non sarà neppure in grado di conoscere se stesso, perché non avrà uno specchio in cui vedere il proprio riflesso

    Grazie, Carlo, i tuoi post sono sempre profondi e dolci, segno di un'anima bella.
    Bacioni, Vera

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  2. Accidenti che post!
    Se trovo un pò di tempo libero che mi permetta di riflettere, ritorno a leggere con calma.
    buona domenica

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  3. ciao,sai mi sento un pò raccontata da questo post per alcuni aspetti.la mia vita voleva essere un inno all'amore,non a caso mi sono avvicinata alla filosofia,ma ben presto il mio voler dare è diventato dover dimostrare a me e agli altri...ogni giorno perdevo ma soprattutto me stessa,perdevo l'amore,l'amore per ciò che facevo.volevo essere un'individualità riconosciuta liberandomi da quella forza che in realtà mi animava.e ora la mia espiazione la sto pagando in un certo senso forse mi ha ridato una speranza.anche se mi fa paura io volevo solo essere utile e invece ho creato l'inutilità.grazie delle parole che mi hai lasciato.

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  4. purtroppo io non riesco a leggere cosi' tanto sul pc...magari me lo stampo...

    non avevo capito che volesse cambiare il template, se serve aiuto mi dica, io son qui! :)
    baci
    marietta

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  5. Assolutamente scusato. E lungamente abbracciato...

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  6. Grazie per gli auguri! E pure per la ninnananna, efficacissima, siiiiiii!!!!
    ;-)

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  7. L'ho letto tutto, bellissimo. Sarebbe bello poter riuscire a dire, un giorno, "sì, è così, io ci sono riuscita". Ma il tempo passa e intanto lo spreco con tante cose inutili. Non vorrei mai perdere di vista l'essenza delle cose, e dell'amore, già..
    Dani

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