IL FUNAMBOLO

.
 
   .  
  Tutta la consapevolezza dell’uomo
potrebbe riassumersi in una domanda.
.

Questa domanda:
.  

"Che significato hai  tu, Sogno,
entro cui io vivo sapendo di sognare
e in cui sogno, sapendo di vivere?"
.
La nostra vita  è stare su una corda tesa
sospesa in aria, fra
incubo e sogno,
e nel camminare, ora in direzione dell’uno,
ora dell’altro. E in quell’incerta andatura,
in quella ricerca d’equilibrio sul vuoto.
.
Così  la consapevolezza 
consente d'affacciarsi su quel precipizio
portando con sè una vertigine
al tempo stesso, dolcissima e spaventosa.
.

E’ quel sapersi vedere sul filo
E’ quel  camminare...
E’ quel sogno e quell’incubo
verso cui ci spostiamo
E' quella sola certezza,
di non potersi fermare. 
.
.
Ed i tuoi pensieri e tu stesso,
siete i pensieri di quel sonnambulo
che corre sopra un filo,
dentro il sogno d’un sognatore
che riconosci soltanto
quando smetti di "esserci".
 
 
     
     
     
 
[ k ]
 
 
 
 
 
 
 
 

Commenti

  1. quando si dice che un post si merita il "k"! :) eh si! a pieno diritto!

    RispondiElimina
  2. e dai, e dillo che è una dichiarazione d'amore per me =P

    scherzo, lo sai

    ma è tua? E' BELLISSIMA (detto con gli occhi che luccicano)

    :*

    RispondiElimina
  3. è mia, è mia sta cosa..
    non so se sia una fortuna
    che sia mia sta cosa.
    perchè implica uno "sguardo"
    che trafigge le cose, le trapassa, e non è sempre un bene
    vederci atraverso.
    La vertigine la si prova per davvero in certi momenti.

    Pixie? c'entri anche tu qui!
    era da tempo che ci pensavo a certe cose, da equilibrista.

    RispondiElimina
  4. solitamente non me ne vado in giro citando jovanotti ma stavolta c'è un pezzetto di una sua ultima canzone che ci va a pennello: "la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare".
    Voglia di volare.

    Buonanotte

    RispondiElimina
  5. come un funambolo.. un passo dopo l'altro.. camminare su quel filo come se fosse un segno sull'azzurro del cielo.. sognare di essere a terra con le braccia aperte per farsi ali e per volare..

    non inciampare mai..

    RispondiElimina
  6. MESSAGGIO ALLA NAZIONE TRASMESSO A RETI UNIFICATE! Sono tornata!!!!! (credo )Un besito!

    RispondiElimina
  7. Sempre capace di colpire a segno e sorprendere. Grazie delle tue parole, di tutto cuore!!

    Da un'altra piccola acrobata sul filo della vita...baci, tanti!!!

    P.S.: A quanto vedo condividiamo la passione per il prof. Vecchioni!! :))))

    RispondiElimina
  8. Scrissi tempo fa anch'io qualcosa di simile.

    Ma relativo all'Amore, motore dei nostri oggi per immaginare un possibile "domani".

    La corda tesa, sì... ma da percorrere senza rete sotto.

    Allora ha senso stare anche su una corda tesa per sentire il dramma e la gioia di ogni passo, senza difesa alcuna.

    bonne journée

    RispondiElimina
  9. To die:
    esattamente cosi.

    Vivere è questo.

    Il non risparmiarsi nulla.

    Essere in precario equilibrio.

    Ogni giorno, percorrere un tratto
    e sentirselo addosso
    quel brivido,
    e quella vertigine di vivere.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari