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Bisogna subito dire che il titolo originale, “Va, vis et deviens” è molto più evocativo e profondo del nostro titolo italiano “Vai e vivrai”
Il regista Radu Mihaileanu ha dichiarato :- «Devo ad un signore incontrato per caso, l'aver scoperto una pagina di storia esemplare dimenticata da tanti: nel 1984 tra le centinaia di migliaia di africani fuggiti dai propri paesi sotto la spinta della carestia e ammassati nei campi profughi del Darfour c' erano anche quasi 40 mila ebrei etiopi dell' etnia Falasha. Fu grazie ad un ponte aereo del Mossad se tanti di loro sopravvissero e arrivarono in Israele al termine di un' operazione denominata "Mosè" con riferimento all' antico viaggio verso la Terra promessa» Tramite quella operazione, buona parte degli ottomila falasha dell'Etiopia, ebrei africani discendenti diretti di Re Salomone e della Regina di Saba, poterono salvarsi e mettere finalmente piede nella loro terra promessa. . In uno dei campi profughi sudanesi, una madre cristiana affida il proprio figlio di nove anni ad una donna falasha. Aggregarsi alla carovana in partenza e fingersi ebreo per arrivare in Israele è l'unica speranza che il piccolo ha di sopravvivere. Anche se lui non lo capisce, la madre naturale lo sa, e lo sa anche la donna che lo prende con sé. In Africa, non c'è speranza; e l'unico modo che la madre ha di salvarlo è separarsi da lui:" Vai vivi e divieni...figlio ...
Il film è quindi la storia del piccolo ragazzino etiope cristiano, “Schlomo” . Ed è un dramma dall’inizio alla fine, un dramma umano inserito in una tragedia ancora più grande, quella dei falasha, all’interno di quel millenario fiume tragico che è la storia del popolo ebreo . A pensarci c’è una vertigine e un’ironia beffarda in questa vicenda. La storia però da origine ad un film mai oppressivo ma lucido e illuminante. E' la storia di un bambino che cresce lontano da qualsiasi affetto di sangue fino a diventare un ebreo adulto, un uomo che si sente ebreo pur non essendo realmente discendente del popolo d'Israele. Un ragazzo che finisce per costruire la propria esistenza sulla menzogna, e che infine ha paura di rivelare questo inganno a chi gli è caro perché teme di perdere un’altra volta non solo i legami di sangue ma proprio quegli affetti che sono ormai la sua unica ricchezza. Questa tematica aggiunge una dimensione “alta” all’opera, le impedisce di restare un film storico e la trasforma in un concentrato di temi universali, ben al di là, di chi ha interessi per la religione. Anche se qui, a ben guardare, la religione viene vista soprattutto come filosofia di vita più che come culto o Fede. E' anche la storia di diverse madri, che in momenti successivi amano lo stesso figlio e sono disposte a tutto pur di proteggerlo, anche a sacrificare il proprio amore, se necessario. E allora "Vai e vivrai" è un film d'amore, un film sull'Amore più alto. E' un film che racconta l'amore per l'altro, la tolleranza per il diverso, e quanto, questo tipo di amore possa superare ogni cosa, quanto questo amore possa realmente donare la vita. "Vai e diventa, diventa qualcun altro.." E’ un film commovente, di una gran bella intensità, con momenti di poesia uno fra tutti:il dialogo che si protrae nel tempo fra il bambino e la luna, luminoso ricordo della madre perduta. Gran bel film!! Io l’ho visto nell’ultimo weekend e dico che era tantissimo tempo che non assistevo ad una storia cosi"potente". E’ un film epico, tragico, lirico, intimista, poetico, anche ironico a tratti, e tremendamente attuale, visto che noi in Italia parliamo continuamente di integrazione.In più di una scena mi sono commosso fino ai goccioloni e non me ne vergogno! Davanti a certe cose o sei un uomo o sei un sasso, io credo! Invito tutti quanti ad andarlo a vedere per poi poterne parlare
e per davvero... BUONA VISIONE !!
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buona notte... :)
RispondiElimina...hai notato come tra l'altro il titolo originale parafrasi il famoso 'cesariano' " veni, vidi, vici"? ... tras-ferendo (cioè trasportando) il passato remoto indicativo('perfetto' in latino) all'imperativo presente?!...e sostituendo al concetto 'imperialista' del 'vincere': oggettivo, fuori di sé, espressione di supremazia sugli altri...quello, soggettivo, tutto intrinseco alla crescita interiore di ogni individuo, del 'divenire'?!?
RispondiEliminaQuesto solo per cominciare dal titolo....perché molto molto ci sarebbe da dire ancora su questo film meraviglioso e sul suo stupendo regista...
(intanto solo a mo' di "test" del funzionamento di splinder ...visto che ho risposto privatamente a te e altri due amici (cari e solerti solitamente, come lo sei tu)...senza che mi risulti alcuna risposta!) :(
film così ci mettono un sacco ad arroivare nella mia città sempre che arrivino...
RispondiEliminato nocedifool:
RispondiEliminaCara Noce, mi vengono cose strane da dirti:
qualsiasi sia la tua città, qualsiasi sia il tuo paese, dovunque abiti..chiunque, dopo aver visto un film come questo, desidera che un qualsiasi abitante del pianeta, possa avvicinarsi,a questo "dono".Possa cibarsi del "cibo" di cui è trabocca quest'opera.
Ed è un "cibo" che non ti sazia ma che dopo ogni pasto ti lascia più affamato di prima.
E'una metafora, certo.
Per dirti che chi vede un'opera del genere, desidera che ognuno possa commuoversi per le stesse cose, ognuno possa arricchirsi per le stesse emozioni, ognuno possa riflettere sul senso di storie come questa, che ci mettono davanti alla responsabilità di essere ..."essere umani".
Ecco perchè vorrei che il maggior numero di persone possibile, vedesse questa, che è al tempo stesso "parabola" e dramma reale. Dramma dell'attualità,tragedia dell'oggi, del tempo presente,
dell'adesso, dell'istante.
Dramma che viviamo in ogni persona "sradicata" che incontriamo.
quindi non c'è tempo.. non c'è assolutamente un tempo stabilito, per vedere questo genere di film,
LO SARA' SEMPRE.E' sempre necessario riconciliarsi con la bellezza dilaniante che attraversa la vita delle persone.E' necessario SAPERLA vedere.
Te l'avevo detto che ti avrei scritto cose "strane".
Perdonami..
seguirò il tuo consiglio appena possibile su questo film.
RispondiEliminaintanto ho postato la prima opera, lo ammetto mi sono lasciata demoralizzare un pò dalle poche risposte... ma è il tempo di tornare!
Carlooooooooooooo
RispondiEliminadi tanto in tanto ti perdo
o forse sono io...
ti perdi???
mi perdo??
Massì perdiamoci assieme tutti allegramente...
chela
Se potessi fermare il tempo
RispondiEliminalo farei per te amico mio
perchè i tuoi momenti più belli
regalassero ai tuoi giorni
una gioia sempre viva.
Se potessi prendere un arcobaleno
Lo farei proprio per te.
E condividerei con te la sua bellezza,
nei giorni in cui tu fossi malinconico.
Se potessi costruire una montagna,
potresti considerarla
di tua piena proprietà;
un posto dove trovare serenità,
un posto dove stare da soli
e condividere i sorrisi
e le lacrime della vita.
Se potessi prendere i tuoi problemi,
li lancerei nel mare
e farei in modo che si sciogliessero
come il sale.
Ma sto trovando che tutte queste cose
sono impossibili per me.
Non posso fermare il tempo,
costruire una montagna,
o prendere un arcobaleno luminoso.
Ma lasciami essere ciò che so essere di più
semplicemente un amica.
mi hai davvero incuriosito! prendo nota e spero di poterlo vedere presto. ciao fratello un abbraccio forte
RispondiEliminaCaro Sognatore, andrò senz'altro a vedere il sito che Ella così cortesemente mi ha segnalato nel suo ultimo commento da me, non appena questa vita da automa che sto conducendo correndo di quà e di là come una pallina del flipper impazzita, mi lascia un attimo di respiro.
RispondiEliminaMa La prego vivamente di non visualizzare la mia umile figura come quella di un'asettica scenziata (pazza ovviamente) alle prese con formule e provette.
Come Ella sa bene, il Sogno è una dimensione che mi appartiene molto ma molto più della Realtà, cosa questa che mi crea incresciosi inconvenienti nella vita quotidiana.
E come Ella sa fin troppo bene, il Sogno e la Poesia sono ovunque, anche in ciò che appartiene al mondo materiale e razionale. Basta come sempre guardare meglio in quell'angolo buio.
Con infinito affetto e stima,
fra Scienza e Fantascienza,
una delle sue più affezionate fan.
Ariachiara
;D
Il film che hai recensito a tua volta in modo così prensile, lo metto in lista fra quelli da vedere prossimamente.
RispondiEliminaSarebbe il terzo film che vedo su tuo suggerimento.
Un abbraccio e buona serata!
;D
dalla qualità della traduzione del titolo, posso solo chiedermi quanto lascino desiderare i dialoghi del film in sè... ;)
RispondiEliminabello il brano dei Morcheeba
Allora???
RispondiEliminaNiente Merini???
Ciao amico poeta
grazie del passaggio
infiniti baci
perché le definisce cose strane? sono cose dell'anima, di quella umanità che per fortuna c'è sempre, anche se sembra restare nascosta negli anfratti della vita. un abbraccio klimt.
RispondiElimina..dove sei..
RispondiEliminaok allora... l'ho sognato o fino a due secondi fa c'era la colonna sonora del film di sottofondo? inizio a preoccuparmi...
RispondiEliminaho trovato due brani musicali del film uno ha il titolo del film Va vis et deviens, l'altro è un "Every time"
RispondiEliminaOra l'ho rimesso. :o)