VORREI ESSERE TUA MADRE











Vorrei Essere Tua Madre
.




Per amarti senza amare prima me
vorrei essere tua madre...

Per vedere anche quello che non c'è
con la forza di una fede
per entrare insieme
nel poema del silenzio
dove tu sei tutto quello che sento

Per amarti senza avere una ragione,
tranne quella che sei viva.

E seguire il fiume della tua emozione
stando anche sulla riva;
leggerei il dolore
da ogni segno del tuo viso
anche nell'inganno di un sorriso.

Vorrei essere tua madre
per guardarti senza voglia,
per amarti d'altro amore;
e abitare la tua stanza
senza mai spostare niente,
senza mai fare rumore
prepararti il pranzo
quando torni e non mi guardi,
ma riempire tutti i tuoi ricordi.

Ma il problema vero
è se ci tieni tu
ad avermi come madre:
fatalmente, non dovrei spiegarti più
ogni gesto, ogni mia frase.

Mi dovresti prendere
per quello che io sono.

Non dovrei più chiederti perdono.

Vorrei essere tua madre
anche per questo,
e mille e mille
altre ragioni

Ti avrei vista molto prima,
molto presto,
e avrei scritto più canzoni:

forse ti avrei messo in testa
qualche dubbio in più,
cosa che non hai mai fatto tu...


 


 



Forse ti avrei fatto
pure piangere di più,
.
ma non hai scherzato neanche tu...  



[R.VECCHIONI]


Commenti

  1. Vorrei essere tua madre .............
    per rassicurarti che per te ci sarò sempre, qualunque cosa accada. Per te io saro' sempre un rifugio....un porto a cui approdare in un mare di tempesta....

    s.

    RispondiElimina
  2. Un bacio per tutti i tuoi baci.
    Grazie per l'augurio per il derby. Lo apprezzo in modo particolare dal momento che sei juventino.
    Grazie per la tua costante presenza nel mio blog.

    solare

    RispondiElimina
  3. Vecchioni è sempre stato forte! Mi sarebbe piaciuto averlo come prof. Oddio, negli ultimi anni si è un po' svenduto ma....va bene lo stesso, non credi?
    Baciotti, Vera

    RispondiElimina
  4. to Cinna:

    Esattamente così.
    Vecchioni è un stato un grande.

    Mi è capitato spesso di pensare a cosa potrebbe essere il rapporto che si verrebbe a creare con un professore dotato di tale intensità e di una umanità così anticonvenzionale.

    Immagino che sia una cosa fantastica.

    In realtà, se son sincero con me stesso, devo ammettere di essere stato fortunato:ho avuto una insegnante di italiano, latino e greco al ginnasio a altri professori al Liceo, che mi hanno aperto la mente, mi hanno fatto scoprire cosa fosse per davvero la Poesia, la letteratura, la bellezza nella pittura e la Bellezza “della” e “nella” Vita.

    C’è un debito di riconoscenza incalcolabile, verso di loro!

    Ma la scuola sempre dovrebbe essere cosi.
    Sempre capace di creare di creare
    “debiti”!!

    Debiti di riconoscenza verso gli insegnanti

    Questa è la “scuola” che so vedere io, quella valida sul piano dell’umanità, efficace nella trasmissione
    di umanità, di valori,
    di metodo di studio, di senso critico che passa dall’insegnante allo studente.

    Questi sono i veri DEBITI che dovrebbe creare la scuola:DEBITI DI GRATITUDINE!

    Cosa ben diversa
    dai “debiti formativi” a cui ci siamo abituati in questi anni.

    Altro che quella grande “IDIOZIA” Morattiana dello slogan, peraltro rimasto pura enunciazione delle tre“i”.

    Senza arrivare poi, a parlare della mostruosità di proporre di ancorare il fenomeno educativo ad una presunta “imprenditorialità”da far acquisire agli studenti!!

    Balle.
    Balle spaziali!!!

    Senza aver creato prima degli“uomini”,
    non si possono nemmeno avere degli “imprenditori”!

    La migliore dimostrazione di tutto questo? Di questa “impossibilità”?

    Esiste.
    Ha un nome.

    Risponde al nome di quel caso umano(?),
    penosissimo ed imabarazzante fra l'altro, di "SILVIO BERLUSCONI".

    Quale dimostrazione migliore di una dimostrazione vivente?

    Senza avere prima un “uomo” non può esserci nemmeno un “imprenditore”

    Al più un semplice “bluff”..

    Che dici ? fila come ragionamento?

    :o) :o) :o)

    RispondiElimina
  5. eeeeeeh... il caro vecchio Prof. ...

    seeeenti Carlo, lo sai che mi hai fatto arrossire fino alle orecchie con quel commento?

    miao! :D

    RispondiElimina
  6. Klimt, direi che hai fatto un volo pindarico veramente ampio, tanto da finire al pataccone nazionale dal caro Vecchioni.....povero Roberto, a saperlo credo si contorcerebbe! Comunque trovo che tu abbia ragione, servirebbe una scuola ben diversa dall'azienda di numeri e codici a barre che stanno cercando di farla diventare. Io la scuola la vivo giornalmente: sulla pelle dei miei figli e sulla pelle dei miei alunni, dei bimbi di seconda elementare. Io cerco di fare scuola che sia anche scuola di vita, e lo faccio con tutti i mezzi a mia disposizione (purtroppo ne sono rimasti davvero pochi) ma fino ad ora sono in pace con la mia coscienza perchè, nonostante tutto, i miei alunni amano venire a scuola ed hanno con me un forte rapporto affettivo, s'imbevono come spugne di tutto ciò che si fa con loro e per loro. Purtroppo, per quanto riguarda la scuola dei miei figli, la situazione è un po' diversa in peggio, ma non voglio disperare. Sarebbe, comunque, un discorso che non finisce più e.....mi fermerò qui per non tediare il nostro Roberto!
    P.S. Sbaglio o in questo post sento un pungolino all'azione/reazione che il mio amico Carlo mi manda?
    Bacioni e grazie, VeraCinna

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari