Per scrivere devo mettere all'erta i sensi, devo immergermi nell'odore, nel sapore, nel tatto, nell'udito, nella vista.
Scrivendo, sprofondo dentro le masse d'acqua marina come un palombaro in cerca di navi e oggetti perduti. Poi venendo fuori, metto ad asciugare sulla riva i tesori che ho trovato ; ed infine ragiono su come comporli, come renderli riconoscibili e identificabili.
Sapere scrivere vuol dire sapere pensare, sapere guardare il mondo.
Leggere è un atto sensuale.
La semplicità nella scrittura è il massimo della complicazione.
Scrivere vuol dire prima di tutto dare un nome alle cose.
Scrivere è come correre da un innamorato e l'innamorato è il racconto, il romanzo
Si scrive come si tende una mano. Se qualcuno non l'afferra , quella mano, ci rimaniamo male
Lo stile è il ponte tra scrittore e lettore.
Se non ci fossero le donne con la loro insaziabile fame di sogni, probabilmente non si leggerebbero affatto i romanzi. Il gusto della lettura fa parte della carnalità femminile
Scrivere è un grande atto di ottimismo.Un atto di fiducia nelle parole, nella comunicazione.
Ogni opera è un progetto che nasce dall'entusiasmo. Non si può scrivere nella noia o nella stanchezza.
La scrittura è per l'autore come l'analisi che agisce sulla memoria e anche sulla psiche, la punta acutissima di un pensiero crudele che scava nelle zone oscure della mente e facendo questo modifica il suo stesso rapporto con la realtà
Solo la parola può dire con chiarezza e poeticità ciò che vogliamo. Lo scrittore scrive per scoprire la realtà, per capirla.
Scrivere è come entrare in un ballo, lasciarsi andare ad un ritmo, trovare una fluidità.
La ricerca nello scrivere è una discesa nel buio della notte dei nostri sensi.
Lo scrittore fa di mestiere "il curioso"
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Scrivere è scoprire che le parole erano già lì ad aspettarti, in attesa che tu ti mettessi alla tastiera o trovassi una penna e un foglio per trasformare segni in sogni, segni in senso, segni in emozioni, segni in cose sensate o no.
RispondiElimina(scritto da maria, che crede che le cose da dire, da fare, da inventare, da accarezzare siano tutte già lì, in qualche punto della nostra vita, del nostro corpo)
;o)
RispondiEliminabellissimo sentirsi "attesi" da una folla di parole.
Attesi da un ingorgo di parole, allegre,vocianti,
come ragazze all'entrata di scuola.
Tu arrivi e subito il rumore si fa silenzio composto, brillante luccicare di senso.
Dal rumore, ad un silenzio chiaro.
Intreccio di senso e quasi spartito
Silenzio ordinato di parole
che a leggerle,ad ascoltarle
paiono musica e profumo
e abbraccio, calore di sole alla pelle
ritmo-respiro-battito al cuore
In fondo è proprio in questo "fluire"
dal rumore, ad un silenzio illuminato,
il segreto della scrittura.
:-*
...e a volte fanno male, molto male.
RispondiEliminaEppure c'è senso il quel male, nelle viscere che si attorcigliano, nel petto che si stringe forte e nel respiro faticoso, affannato.
C'è senso quando scrivere parole, dipingere segni, guardare forte un uomo...è autenticità d'essere e di sentire.
Altrimenti: solo parole, solo segni, solo sguardi.
"è autenticità d'essere e di sentire."
RispondiEliminaè esattamente quello che io chiamavo"innocenza originaria"
Aver mentenuto il contatto con le proprie radici ed esprimerle, estrarle! Tirarle fuori dal terreno che ci ha permesso di crescere ed estrarre un nuovo brano di mondo (anche fosse soltanto, il nostro)
alla luce del sole.
Costi quel che costi.Anche costi..
il dolore..
invidio molto chi sa scrivere.
RispondiEliminaPer ora mi limito a leggere.
Al massimo a fare schizzi di emozioni con le parole.
Penso che ho tanto da imparare.
Bon nuit, moi-meme, db. :)**