E tu non preferirmi bella in ordine e col vestito giusto
Quando sorrido e ascolto e ti rispecchio con lo sguardo
e so dire la parola che arriva al cuore perché parte dal mio.
Da quel mio cuore aperto, autostradale
dove si transita senza pedaggio e senza giudizio
in accoglienza dell’amico, del nemico e di ogni altro
detto prossimo
come mi insegnava il prete come mi ha insegnato ogni maestro zen, ogni saggio santo santone
o analista che ho trovato nell’andare
e a cui ho affidato strada facendo la mia anima
Preferiscimi spettinata arruffata stonata chiusa sorda
preferiscimi quando sono sott’acqua e ostile al mondo
quando sono terra secca, quando non accetto la morte
quando non volo, quando non vedo
perchè mi sono persa via nei miei sogni
e non chiamarmi indietro subito alla ragionevolezza
lasciami stravagare un po’ ogni tanto
tanto sai che poi torno
preferisci le parole sbagliate anche quelle senza pentimento preferisci l’ostinazione e quando taccio non per amore
ma per paura, per odio forse anche magari perché no?
gli umani sai odiano a volte per restare vivi
preferiscimi nell’incertezza nell’errore in uno slancio fuori luogo, nella mediocrità di un giudizio approssimativo
dato a tentoni insicura nel dire nel fare o pensare
quando il meglio il giusto o il sufficiente non arriva o semplicemente non c’è quando mi inchiodo quando cerco senza trovare quando non ho una soluzione
Non cancellare la mia ombra.
. |
Grazie. Fanno bene queste parole in un giorno grigio, quando pare che il sole non possa più scaldare.
RispondiEliminaMi andrebbe tanto di sentire Elisa, con quella canzone con cui vinse Sanremo qualche anno fa (io per nomi e titoli sono un disastro) e Giorgia con "Gocce di Memoria". Me le metteresti qui? Regalino regalino......
Baci, Vera
Certo che si.
RispondiElimina