« t' ho incrociata alla stazione che inseguivi il tuo profumo presa in trappola da un tailleur grigio fumo i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino camminavi fianco a fianco al tuo assassino »
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« Eppure un sorriso io l'ho regalato quelle sue cosce color madreperla rimasero forse un fiore non colto Ma che la baciai, questo sì, lo ricordo col cuore ormai sulle labbra, ma che la baciai, per dio sì, lo ricordo e il mio cuore le restò sulle labbra.»
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«..Grazie a te ho una barca da scrivere e un treno da perdere e un invito all’Hotel Supramonte dove ho visto la neve sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete passerà anche questa stazione senza far male passerà questa pioggia sottile come passa il dolore. »
« E ora siedo sul bordo del letto del bosco che ormai ha il tuo nome ora il tempo è un signore distratto e un bambino che dorme ma se hai ancora paura ridammi la mano cosa importa se sono caduto se sono lontano »
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«..Non vi conviene venir con me dovunque vada ma c'è amore un pò per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada. »
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;-) Vera
RispondiEliminati lascio un abbraccio.... in questo periodo sono un po'.....cosi'...
RispondiElimina'notte Carlo :)
Hai ragione, perfettamente: sul fatto che non devo buttrami troppo giù di mio, dico. Per fortuna che ci sei tu a "mazzuolarmi" affettuosamente quanto che basta!
RispondiEliminaBuonanotte Carlè :****
"Così fu quell'amore dal mancato finale
così splendido e vero da potervi ingannare" ( la Deandreide è una patologia sanissima e di facile, fortunatamente!!)
hem hem...volevo dire, a proposito della deandreide..."di facile diffusione"...adesso perdo anche le parole per strada!!
RispondiEliminaAribaci!!!