malinconia














 

Perchè lui ogni sera si guardava indietro.
Perchè ogni sera sollevava lo sguardo
fino in cielo e ovunque..
ovunque guardasse,
nell'infinita cupola stellata, il tempo,
pareva incaricarsi di recargli un messaggio

I messaggeri dell'Ignoto
attraverso la dolcezza della sera
il lento digradare della luce
il trascolorare del cielo all'orizzonte
venivano a porgergli sommesse parole: 

"ogni giorno consumato
ogni giorno trascorso
senza esserne innamorato 
è sabbia,  nebbia. 
Cenere e fumo."


Dei grandi misteri della terra ben poco era noto.
Limitata la conoscenza umana.
Cieca la sapienza dei filosofi.
Avrebbe potuto ripudiare l'intero sapere umano.


La nostalgia lo attaccava al cuore.


Nessuno sapeva.

Nessuno mai l'avrebbe saputo
Fino a quando avrebbe portato la propria pena?
Per quanti anni ancora?
Per quanto avrebbe percorso
le strade del pianeta in preda
a questa terrificante rassicurazione?

E cercava poi per davvero, consolazioni?

Fino a quando il tramonto avrebbe sussurrato
alla sua mente troppo attenta, le parole definitive?
Quelle uniche
quelle che non potevano essere contraddette

Tutti i giorni trascorsi senz'amore 
erano una rata del mutuo
contratto per l'acquisto della propria fine.

Il fiato della morte che viene di soppiatto.
I passi della morte che giungono
senza risuonare sul selciato
senza provocare grida inconsolabili
La morte che non genera pianti e soprassalti
Nessuno si sarebbe strappato i capelli
di fronte a questo tempo infido 
che ci mesceva il vino e l'acqua delle ore
e che inodore e insapore ci sbiadiva gli occhi

Ogni giorno speso senza essere innamorato
era questo anticipo di definitivo smarrimento

Veniva la sera a soffiargli sul cuore
la liquida certezza che ogni essere umano
soffriva 
d'una inestinguibile mancanza

La civetta sul ramo più alto della quercia 
ripetutamente spandeva il suo grave messaggio

"sprecato è ogni attimo e presto dilapidato
 il tempo non innamorato
"



  [ k ]



Commenti

  1. sapore di quell'amaro conosciuto in bocca.

    in audio, la canzone dell'amore perduto, Fabrizio De Andrè.

    le parole, spesso non servono.
    Se c'è un'autostrada dentro che non sai dove arriverà.
    Il pedaggio più costoso, l'assenza di pedaggio all'arrivo di un nessun dove.

    come camminare soli sulla spiaggia d'inverno.
    ___
    Ero nella tua città, ieri.

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  2. non stupiamoci mai di niente
    e stupiamoci sempre di tutto..

    e la malinconia è sempre malinconica?

    e se esistesse una allegra malinconia
    potremmo stupirci forse?

    mutevole è il mondo
    e ancor più ricco e contraddittorio l'animo umano

    conoscere tutto,
    esser consapevole di tutto
    dolce e amaro
    sacro e profano
    e orientarsi al meglio
    con l'inattaccabile potenza
    dell'umiltà
    di chi ottiene tutto
    non aspettandosi niente.

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  3. Io ho dilapidato molto del mio tempo..e ho la sensazione che ne dilapiderò dell'altro.
    Mi hai inumidito gli occhi

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  4. La malinconia mi attacca al cuore.

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  5. guardavo, come ogni volta che vengo nel luogo dei tuoi pensieri, così distanti dalle cose che accadono, la lista delle tracce audio.
    Mi ha colpito una traccia che per assonanza o omonomia, mi ha ricondotto a quelle malinconie dell'anima.

    Reunion.
    Da associare ad elisyum e honor him di hans zimmer.
    Molto più conosciuta come la colonna sonora di un film su cui inevitabilmente, piango sempre.

    anche le anime lasciano tracce.

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