Questa resta la domanda fondamentale: come cambiare le cose, come tramutare suoni negativi, in suoni positivi. Non lo puoi fare! Se tu sei positivo, nulla è negativo; se sei negativo, tutto è negativo.
Tu sei la fonte di tutto ciò che ti circonda; tu sei il creatore del tuo mondo.
E non viviamo in un unico mondo, ricordalo.
Esistono tanti mondi quante sono le menti: ogni mente vive nel suo mondo e lo crea. Per cui se tutto ti sembra negativo, distruttivo e contro di te, è perché tu non hai dentro di te un centro positivo. Quindi non starti a chiedere come cambiare i rumori negativi. Se senti negatività tutt’intorno a te, questo indica semplicemente che sei negativo dentro di te. Il mondo è solo uno specchio in cui tu ti rifletti.
Dipende dalla tua mente. Se sei positivo, tutto diventa positivo. Se sei negativo, tutto diventa triste e negativo. Per cui, per favore, ricordati di questo e non solo per i rumori, ma per ogni cosa nella vita, se intorno a te senti qualcosa di negativo, cercane l’origine dentro di te.
Quella cosa sei tu. Probabilmente ti stai aspettando qualcosa, stai desiderando qualcosa, stai ponendo qualche condizione.
L’esistenza non può essere costretta in base alla tua volontà; fluisce a modo suo. Se riesci a fluire con essa, sarai positivo. Se lotti contro di essa, sarai negativo e tutto ciò che ti circonda dìventerà negativo.
Somiglia a una persona che provi a nuotare controcorrente: la corrente le sembrerà negativa.
Se in un fiume provi a nuotare controcorrente, penserai che il fiume sia negativo, in lotta contro di te, intento a spingerti indietro. Il fiume invece è del tutto inconsapevole di te, estaticamente inconsapevole. Ed è bene che sia così. Il fiume non sta combattendo contro di te: sei tu che stai combattendo contro di lui. Tu stai provando ad andare controcorrente.
La mente prova sempre ad andare controcorrente. Se lotti contro tutto, crei intorno a te un mondo negativo. Ovviamente è inevitabile che ciò accada. Il mondo non è contro di te, ma poiché tu non sei dalla parte del mondo, hai la sensazione che tutto il mondo sia contro di te. Segui la corrente e il fiume ti aiuterà a stare a galla. Allora la tua energia sarà inutile, perché il fiume sarà diventato una barca e ti porterà con sé.
Seguendo la corrente non perderai alcuna energia, perché seguendo la corrente ami il fiume, la corrente, il flusso, la direzione, tutto. In questo modo sarai diventato positivo, e quando tu sei positivo, anche il fiume lo è.
Puoi rendere ogni cosa positiva semplicemente diventando tu stesso positivo rispetto alla vita. Ma noi non siamo positivi nei confronti della vita. Come mai?
Perché siamo negativi? Perché questa lotta continua? Perché non riusciamo a lasciarci andare totalmente alla vita? Che paura abbiamo? Forse non l’hai osservato, matu hai un’enorme paura della vita. Può sembrare strana la mia affermazione che hai paura della vita, perché di solito hai la sensazione di aver paura della morte, non della vita.
Secondo il punto di vista tradizionale, tutti hanno paura della morte. Ma io ti dico che hai paura della morte perché hai paura della vita. Chi non ha paura della vita non ha paura nemmeno della morte. Perché abbiamo paura della vita? Per tre ragioni.
La prima è che il tuo ego esiste solo se va controcorrente. Se segue la corrente, l'ego non può esistere, Il tuo ego esiste solo nella lotta, solo quando dice “no". Se dicesse ‘sì”, sempre “sì”, non potrebbe esistere. L’ego è il motivo fondamentale per cui diciamo “no” a tutto. Osserva il modo con cui ti comporti e reagisci. Osserva come il “no” ti venga spontaneo e il “sì” ti sia molto più difficile, perché con il “no” esisti in quantoego, mentre con il si” la tua identità va perduta. Nel “sì” non esiste ego, diventi come una goccia nell’oceano, Ecco perché è tanto difficile dire di "si" - è difficilissimo-.
Mi capisci? Se vai controcorrente, hai la sensazione di esistere. Ma se ti lasci semplicemente andare alla corrente ovunque ti voglia portare, ti sembra di non essere più, di essere divenuto parte del fiume. È questo ego, questo crederti isolato in quanto “io”, che crea la negatività che ti circonda. E' questo ego che crea le onde di negatività.
Secondo, la vita è ignota e imprevedibile, dunque la tua mente, che è molto piccola, vuole vivere in ciò che è conosciuto ed è prevedibile. La mente ha sempre paura di ciò che non conosce. Il motivo è che la mente consiste di ciò che conosci. La mente è tutto ciò che hai conosciuto, sperimentato eimparato. L’ignoto non è parte della mente. La mente ha paura dell’ignoto. L’ignoto disturha la mente e la mente si chiude a esso, vivendo nella sua routine e nelle sue abitudini, seguendo sempre gli stessi schemi ripetitivi, sempre lo stesso solco e girando come un disco. Ha una paura estrema di addentrarsi nell’ignoto. La vita si muove sempre verso l’ignoto e tu hai paura. Vorresti che seguisse la tua mente, si accordasse a ciò che è conosciuto; ma la vita non può seguirti, si dirige sempre verso l’ignoto. Per questo la temiamo e ogni volta che ne abbiamo la possibilità cerchiamo di ucciderla e di bloccarla. La vita è un flusso, che noi stiamo provando a interrompere perché solo una cosa immobile è prevedibile. Se io amassi qualcuno, la mente penserebbe subito al matrimonio, perché il matrimonio blocca le cose. L’amore è un flusso che non può essere programmato. Nessuno sa dove porterà, o se porterà da qualche parte. Nessuno lo sa!
Fluisce con il fiume, senza che tu possa sapere dove stia andando. Il giorno dopo, l’istante successivo, l’amore potrebbe non esistere più. Non puoi essere certo nemmeno dell’istante successivo. La mente vuole certezze, ma la vita è incertezza. Per questo la mente è contro l’amore e a favore del matrimonio, perché il matrimonio è una cosa fissa è una certezza. Quando fissi una cosa, il flusso scompare e l’acqua non scorre più, si è tramutata in ghiaccio. A quel punto tra le mani ti resta una cosa morta, sulla quale è facile fare previsioni. Solo le cose morte possono essere previste. Più una cosa è viva, più è imprevedibile. Nessuno sa dove stia andando la vita. Dunque, noi non vogliamo la vita, ma cose morte. Accumuliamo cose per questo. E' difficile vivere con una persona, mentre è facile vivere con le cose, per questo aumentiamo spasmodicamente i nostri beni, i nostri possessi. Se dobbiamo vivere con una persona, proveremo a farne una cosa. Una persona è inamissibile. Una moglie e un marito sono cosi. Non persone, ma oggetti immutabili.
Quando il marito va a casa, sa che la moglie lo starà aspettando. Lo sa, è in grado di prevederlo. Se ha voglia di fare l’amore, sa che c’è la moglie disponibile. La moglie è diventata una cosa e non può più dire “No oggi non ho voglia di fare l’amore”. La moglie non può dire una cosa del genere. “Non ho voglia”?! Non può avere una sua volontà. E un ‘istituzione. Puoi fare affidamento su un’istituzione, ma non sulla vita. Ecco perché tramutiamo le persone in cose. Osserva una relazione qualsiasi.
All’inizio è una relazione tra un “io” e un "Tu", prima o poi diventa una relazione tra “io” e “ciò”.
Il “tu” scompare e da quel momento abbiamo aspettative, continuiamo ad aspettarci cose ben precise. Diciamo: “Fa’ questo. È il dovere di una brava moglie, è il dovere di un bravo marito. Fallo!”. E tu devi farlo. È un dovere, e va fatto automaticamente. Non puoi dire: “No, non posso farlo”.
Questa fissità è paura della vita. La vita è un flusso di cui non si può dire nulla.
In questo momento ti amo, nell’istante successivo potrei non amarti. Un momento fa non c’era amore, adesso c’è e non per merito mio.
È semplicemente successo. Non ho potuto forzarlo, è un semplice accadere; ma ciò che accade spontaneamente può sparire in qualsiasi momento, senza che tu possa farci nulla. Non esiste certezza per l’istante successivo. Poiché la mente vuole certezze, tramuta l’amore in Matrimonio, facendo diventare morta una cosa viva. Ora possiedi l’amore e puoi farci affidamento; sai che sarà presente anche domani. Questa è l’assurdità: hai ucciso una cosa per possederla, quindi non riesci più a goderne perché è morta. Per possedere tua moglie, l’hai uccisa.
L’amata è diventata la moglie, ma ora ti aspetti che la moglie si comporti come l’amata. Questo è assurdo. La moglie non può comportarsi come l’amata. L’amata era viva, la moglie è morta. L’amata era qualcosa che accadeva spontaneamente, mentre la moglie è una invenzione sociale, è una istituzione!
Ma quando la moglie non si comporta più come amata, tu dici: “Non mi ami più? Prima mi amavi”. Lei non è più la stessa persona. Non è nemmeno una persona ma una cosa. Prima la uccidi per possederla, poi la vuoi «viva» È così che si crea l’infelicità. Noi tutti abbiamo paura della vita, perché la vita è un flusso e la mente vuole certezze. Se vuoi essere davvero vivo, sii pronto ad essere insicuro Non esiste certezza e non esiste modo di creare certezza! Il modo è uno solo: non vivere. Solo allora sarai sicuro.
Un morto è assolutamente al sicuro. Una persona viva è insicura. L’insicurezza è l’essenza della vita, ma la mente vuole sicurezza.
Terzo : nella vita esiste un dualismo fondamentale. L’esistenza esiste come dualità, ma la mente vuole scegliere una parte e negare l’altra. Ad esempio, vuoi essere felice e cerchi il piacere, ma non vuoi il dolore, che è l’altro aspetto del piacere, l’altro lato della medaglia. La medaglia è una: da una parte c’è il piacere, dall’altra il dolore. Desideri il piacere, senza sapere che più cerchi il piacere, più avrai dolore, più diventerai sensibile al piacere, più diventerai sensibile al dolore.
Una persona che desidera il piacere deve essere pronta ad accettare il dolore. Pensa alle valli e alle vette. Tu vuoi le vette senza le valli. E dove andranno le valli? Senza valli non possono esserci vette. Se ami le vette, devi amare anche le valli, sono parte dello stesso destino.
La mente vuole una cosa e non l’altra, anche se l’una è parte dell’altra. La mente dice: “La vita è buona, la morte cattiva”. Ma la morte è la valle, mentre la vita è la vetta. La vita non può esistere senza la morte. La vita esiste grazie alla morte. Se la morte sparisse, anche la vita sparirebbe, ma la mente dice: «Voglio solo la vita, non voglio la morte”.
Per cui la mente si rifugia in un mondo dei sogni che non esiste da nessuna parte e comincia a lottare contro tutto, perché nella vita ogni cosa è legata al suo contrario.
Quando non vuoi l'opposto, comincia la lotta.
Una persona che capisce questa dualità della vita accetta entrambi i poli.
Accetta la morte, non la vive come se fosse contro la vita, ma come parte di essa, come la sua valle. Accetta la notte come ilgiorno. Un momento sei estatico e quello successivo sei triste, ma non vuoi accettare il momento successivo, cioè la valle. Più alta è la vetta dcll'estasi, più profonda sarà la valle, perché le valli profonde sono create solo da cime elevate. Più vai in alto, più cadrai in basso. E' come le onde che si sollevano e si abbassano. Comprendere vuoi dire diventare consapevoli di questo fatto; ma non basta esserne consapevoli, bisogna accettarlo totalmente, perché non puoi cambiare nulla. Puoi creare una finzione, come abbiamo fatto per secoli. Abbiamo sistemato l'inferno da qualche parte in basso e il paradiso da qualche parte in alto.
Abbiamo creato tra i due una separazione assoluta che non ha senso, perché l’inferno non è che la valle del paradiso. L’inferno esiste insieme al paradiso, non può esistere isolatamente Questa comprensione ti aiuterà a diventare positivo e ad accettare tutto, Per “positivo» intendo dire che accetti ogni cosa, perché sai che l’Esistenza non si può dividere. Quando inspiro, devo, subito dopo, espirare; se inspirassi soltanto, senza mai espirare, morirei, lo stesso accadrebbe se mi limitassi a espirare. Espirare e inspirare sono parte di un unico processo. Posso inspirare solo perché espiro, è un ciclo; posso espirare solo perché inspiro. Le due cose vanno insieme e non possono essere separate. Un essere liberato è una persona che non è divisa.
Ciò accade arrivando a questa comprensione. Io definisco "liberato", illuminato, colui che accetta la dualità dell’esistenza.
In quel caso egli è positivo e accetta tutto ciò che accade. Allora in lui non esistono più aspettative, egli non chiede più nulla all’Esistenza. A quel punto fluisce seguendo la corrente.
commento a metà strada tra l'ultimo e il penultimo post...
RispondiEliminaSENZA PAROLE:
...a domani, LE PAROLE.... ;)
no, a quanto pare, l'immagine NON vuole apparire!
RispondiEliminace l'ho fatta!!! ;))
RispondiEliminaMi piace molto il secondo brano, ci ritrovo molto di ciò che penso, perchè lìho imparato.
RispondiElimina'notte