La mela sul suo ramo è il desiderio di lei
- sospensione lucente e mimica del sole.
Il ramo le ha tolto il respiro e la sua voce
nell'inclinarsi e levarsi su di lei di ramo in ramo,
articolata sordamente ecco le annebbia gli occhi
Lei prigioniera dell'albero, delle sue dita verdi
Giunge così a sognare d'essere divenuta albero
col vento che la possiede
e intreccia le sue vene giovani
la stringe al cielo e al suo rapido azzurro
annegando la febbre delle mani nella luce del sole
E non c'è in lei memoria , paura nè speranza
oltre l'erba e le ombre distese ai suoi piedi.
buona primavera Carlo :)
RispondiEliminabello questo testo, enigmatico anche in qualche modo, o comunque sicuramente controverso...
RispondiEliminabuonanotte
ma...? niente canzoni?
RispondiEliminato nebula:
RispondiEliminabuona notte Nebula e
"buona primavera" (intesa come rinascita) anche a te.
Esattamente ora.Adesso.
Che ce n'è davvero bisogno
fra tanti "sepolcri imbiancati"
fra tanti "tronchi secchi"
fra tanti vivi "morti"
foglioline..rametti verdi
nuovi germogli
In bocca al lupo per tutto!
Buon inizio settimana... non conoscevo questo poeta... bellissima e fresca la poesia.
RispondiEliminaBlack