Quanto vali non può essere verificato dagli altri. Se tieni conto dell'altrui stima per sapere quanto vali, quella è appunto una stima altrui
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Voglio arrivare, quanto posso, lontano Attingere la gioia che ho nell'anima Cambiare i limiti che conosco Sentirmi crescere la mente e lo spirito Voglio vivere, esistere, "essere", e udire le verità che sono dentro di me
Ciao!!!!! ti ringrazio per gli auguri!!! anche se in ritardo ti mando un grosso abbraccio!! spero di esssere piùpresente degli ultimi tempi, e godermi anche il tuo bellissimo blog! Edda
Certo che "dipende" da quali.. ALTRI, Ed è anche vero che il riscontro degli altri ha sempre una sua valenza, però c'è un però...
l'importante è che la stima degli altri non divenga mai unità di misura del proprio valore
perchè la radice di certe "dipende-nze" sta proprio in questo far "dipendere" se stessi da ciò che ti danno in cambio gli altri e assoggettarsi a questa sorta di finto scambio.
Avere un proprio "asse", avere una propria unità di misura di ciò che ha valore dentro di noi, rimane sempre la discriminante per non trovarsi ad essere una banderuola al vento..
Non hai ben capito il senso delle mie parole o non mi son spiegata io: nel momento in cui affermi che uno non deve ricavare il senso del proprio valore dagli altri e dalla loro considerazione, ma deve sapere da sè il proprio valore, lo affermi con parole d'altri, quindi, in qualche modo fai affermare il valore di ciò che pensi dalle parole di un altro. Non è, in fondo, una fare proprio ciò che stai "criticando", cioè un farsi avvalorare da ciò che afferma un altro? Se lo vedi in senso lato, sì. Ciao e buon fine settimana. Vera
il fatto che tu ti riconosca in una citazione e nel concetto sottostante [che fra l'altro trovo espresso in modo efficace] non ha nulla a che fare con la considerazione che hai di te stesso
comprendi bene che sono due piani diversi
il fatto che nel confronto con concetti espressi da altri meglio che da te, arrivi a riconoscerti in quei contenuti, non c'entra nulla con la stima di te e del tuo valore
Anzi è proprio confrontandoti con le idee di altri che arrivi a scegliere chi vuoi essere e i valori in cui ti riconosci come individuo
fra l'altro a Napoli si dice pure "nisciuno nasce imparato"
Ma tutto questo è altro discorso rispetto al contenuto della citazione
La stima di te stesso, la coscienza del tuo valore non può dipendere dal giudizio che gli altri si fanno di te..quello dice..
non devi "dipendere" dalla stima che altri hanno di te, e ciòè non devi svalutarti se gli altri ti svalutano o esaltarti se gli altri ti idealizzano..quello è il succo!
altra cosa è il fatto che ti riconosci e scegli i concetti [fra i mille espressi da chi ha vissuto prima di te] in cui ti ritrovi meglio e ti riconosci.. e già il riconoscersi in qualcosa, significa avere coscienza di ciò che si è..
in quel caso non divento dipendente dalla stima di altri..ma sono io che scelgo a ragion veduta i contenuti in cui mi ritrovo
In fin dei conti tutta "l'educazione umana" non è altro che un confronto con concetti-idee-valori espressi da chi è venuto prima di noi e ci ha lasciato dei contenuti rispetto ai quali dobbiamo "scegliere noi" la nostra posizione: chi siamo e cosa pensiamo..e nel fare questo costruiamo noi stessi
in questo confronto arriviamo a definire via via sempre meglio la nostra individualità.
Non sviluppiamo dipendenza perchè siamo noi a scegliere.
mentre ciò di cui parla la citazione è quel caso in cui uno è succube della considerazione degli altri..
spero che detto così, ora sia un po' più chiaro e siano evidenti i due livelli diversi su cui sta la tua ipotesi di obiezione e il contenuto della citazione.
buon weekend anche a te e speriamo in un po' di sole a dispetto delle previsioni nerissime.
Ciao!!!!! ti ringrazio per gli auguri!!! anche se in ritardo ti mando un grosso abbraccio!! spero di esssere piùpresente degli ultimi tempi, e godermi anche il tuo bellissimo blog! Edda
RispondiEliminaps. ma tutti questi fiori....ti immagno molto innamorato!!!un bacio Edda
RispondiEliminaBella macchia di colore! La stima degli altri non è tutto, ma è importante. Ovviamente dipende da "quali" altri.
RispondiEliminato Cinna:
RispondiEliminaCerto che "dipende" da quali.. ALTRI,
Ed è anche vero che il riscontro degli altri ha sempre una sua valenza,
però c'è un però...
l'importante è che la stima degli altri non divenga mai unità di misura
del proprio valore
perchè la radice di certe
"dipende-nze" sta proprio in questo far "dipendere" se stessi da ciò che ti danno in cambio gli altri e assoggettarsi a questa sorta di finto scambio.
Avere un proprio "asse",
avere una propria unità di misura
di ciò che ha valore dentro di noi,
rimane sempre la discriminante per non trovarsi ad essere una banderuola al vento..
nel momento in cui affermi tutto ciò, però, per sugellare e render più forte una tua idea ti serve proprio questo D.WARSHAY, perchè?
RispondiEliminaCiao ciao, Vera
e' forse lui che dà il valore a ciò che dici? Non è un po' una contraddizione, questa tua? Sempre io, Vera
RispondiEliminato vera:son entrambe le sue le citazioni :-D
RispondiEliminase non mi rispecchiavo in queste due citazioni non le avrei messe, no?
RispondiEliminami son piaciute entrambe
ma non è detto che siano
da collegare insieme in modo consequenziale,
anche se si può fare
Non hai ben capito il senso delle mie parole o non mi son spiegata io: nel momento in cui affermi che uno non deve ricavare il senso del proprio valore dagli altri e dalla loro considerazione, ma deve sapere da sè il proprio valore,
RispondiEliminalo affermi con parole d'altri, quindi, in qualche modo fai affermare il valore di ciò che pensi dalle parole di un altro. Non è, in fondo, una fare proprio ciò che stai "criticando", cioè un farsi avvalorare da ciò che afferma un altro? Se lo vedi in senso lato, sì.
Ciao e buon fine settimana. Vera
perchè confondere i due piani?
RispondiEliminail fatto che tu ti riconosca in una citazione e nel concetto sottostante [che fra l'altro trovo espresso in modo efficace]
non ha nulla a che fare con la considerazione che hai di te stesso
comprendi bene che sono due piani diversi
il fatto che nel confronto con concetti espressi da altri meglio che da te, arrivi a riconoscerti in quei contenuti,
non c'entra nulla con la stima di te e del tuo valore
Anzi è proprio confrontandoti con le idee di altri che arrivi a scegliere chi vuoi essere e i valori in cui ti riconosci come individuo
fra l'altro a Napoli si dice pure "nisciuno nasce imparato"
Ma tutto questo è altro discorso rispetto al contenuto della citazione
La stima di te stesso, la coscienza del tuo valore non può dipendere dal giudizio che gli altri si fanno di te..quello dice..
non devi "dipendere" dalla stima che altri hanno di te, e ciòè non devi svalutarti se gli altri ti svalutano o esaltarti se gli altri ti idealizzano..quello è il succo!
altra cosa è il fatto che ti riconosci e scegli i concetti [fra i mille espressi da chi ha vissuto prima di te] in cui ti ritrovi meglio e ti riconosci..
e già il riconoscersi in qualcosa, significa avere coscienza di ciò che si è..
in quel caso non divento dipendente dalla stima di altri..ma sono io che scelgo a ragion veduta i contenuti in cui mi ritrovo
In fin dei conti tutta "l'educazione umana" non è altro che un confronto con concetti-idee-valori espressi da chi è venuto prima di noi e ci ha lasciato dei contenuti rispetto ai quali dobbiamo "scegliere noi" la nostra posizione: chi siamo e cosa pensiamo..e nel fare questo costruiamo noi stessi
in questo confronto arriviamo a definire via via sempre meglio la nostra individualità.
Non sviluppiamo dipendenza perchè siamo noi a scegliere.
mentre ciò di cui parla la citazione è quel caso in cui uno è succube della considerazione degli altri..
spero che detto così, ora sia un po' più chiaro e siano evidenti i due livelli diversi su cui sta la tua ipotesi di obiezione e il contenuto della citazione.
buon weekend anche a te e speriamo in un po' di sole a dispetto delle previsioni nerissime.
Avevo capito perfettamente il senso delle citazioni, solo facevo un sillogismo (un po' vasto....forse).
RispondiEliminaCiao, Vera