QUANTO VALI..


  










Quanto vali non può essere verificato dagli altri.
Se tieni conto dell'altrui stima
per sapere quanto vali,
quella è appunto una stima altrui

.





 













 





Voglio arrivare, quanto posso, lontano
Attingere la gioia che ho nell'anima
Cambiare i limiti che conosco
Sentirmi crescere la mente e lo spirito
Voglio vivere, esistere, "essere",
e udire le verità che sono dentro di me




[ D.WARSHAY ]




 



 










 k -foto



Commenti

  1. Ciao!!!!! ti ringrazio per gli auguri!!! anche se in ritardo ti mando un grosso abbraccio!! spero di esssere piùpresente degli ultimi tempi, e godermi anche il tuo bellissimo blog! Edda

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  2. ps. ma tutti questi fiori....ti immagno molto innamorato!!!un bacio Edda

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  3. Bella macchia di colore! La stima degli altri non è tutto, ma è importante. Ovviamente dipende da "quali" altri.

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  4. to Cinna:

    Certo che "dipende" da quali.. ALTRI,
    Ed è anche vero che il riscontro degli altri ha sempre una sua valenza,
    però c'è un però...

    l'importante è che la stima degli altri non divenga mai unità di misura
    del proprio valore

    perchè la radice di certe
    "dipende-nze" sta proprio in questo far "dipendere" se stessi da ciò che ti danno in cambio gli altri e assoggettarsi a questa sorta di finto scambio.

    Avere un proprio "asse",
    avere una propria unità di misura
    di ciò che ha valore dentro di noi,
    rimane sempre la discriminante per non trovarsi ad essere una banderuola al vento..

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  5. nel momento in cui affermi tutto ciò, però, per sugellare e render più forte una tua idea ti serve proprio questo D.WARSHAY, perchè?
    Ciao ciao, Vera

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  6. e' forse lui che dà il valore a ciò che dici? Non è un po' una contraddizione, questa tua? Sempre io, Vera

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  7. to vera:son entrambe le sue le citazioni :-D

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  8. se non mi rispecchiavo in queste due citazioni non le avrei messe, no?

    mi son piaciute entrambe
    ma non è detto che siano
    da collegare insieme in modo consequenziale,
    anche se si può fare

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  9. Non hai ben capito il senso delle mie parole o non mi son spiegata io: nel momento in cui affermi che uno non deve ricavare il senso del proprio valore dagli altri e dalla loro considerazione, ma deve sapere da sè il proprio valore,
    lo affermi con parole d'altri, quindi, in qualche modo fai affermare il valore di ciò che pensi dalle parole di un altro. Non è, in fondo, una fare proprio ciò che stai "criticando", cioè un farsi avvalorare da ciò che afferma un altro? Se lo vedi in senso lato, sì.
    Ciao e buon fine settimana. Vera

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  10. perchè confondere i due piani?

    il fatto che tu ti riconosca in una citazione e nel concetto sottostante [che fra l'altro trovo espresso in modo efficace]
    non ha nulla a che fare con la considerazione che hai di te stesso

    comprendi bene che sono due piani diversi

    il fatto che nel confronto con concetti espressi da altri meglio che da te, arrivi a riconoscerti in quei contenuti,
    non c'entra nulla con la stima di te e del tuo valore

    Anzi è proprio confrontandoti con le idee di altri che arrivi a scegliere chi vuoi essere e i valori in cui ti riconosci come individuo

    fra l'altro a Napoli si dice pure "nisciuno nasce imparato"

    Ma tutto questo è altro discorso rispetto al contenuto della citazione

    La stima di te stesso, la coscienza del tuo valore non può dipendere dal giudizio che gli altri si fanno di te..quello dice..

    non devi "dipendere" dalla stima che altri hanno di te, e ciòè non devi svalutarti se gli altri ti svalutano o esaltarti se gli altri ti idealizzano..quello è il succo!

    altra cosa è il fatto che ti riconosci e scegli i concetti [fra i mille espressi da chi ha vissuto prima di te] in cui ti ritrovi meglio e ti riconosci..
    e già il riconoscersi in qualcosa, significa avere coscienza di ciò che si è..

    in quel caso non divento dipendente dalla stima di altri..ma sono io che scelgo a ragion veduta i contenuti in cui mi ritrovo

    In fin dei conti tutta "l'educazione umana" non è altro che un confronto con concetti-idee-valori espressi da chi è venuto prima di noi e ci ha lasciato dei contenuti rispetto ai quali dobbiamo "scegliere noi" la nostra posizione: chi siamo e cosa pensiamo..e nel fare questo costruiamo noi stessi

    in questo confronto arriviamo a definire via via sempre meglio la nostra individualità.

    Non sviluppiamo dipendenza perchè siamo noi a scegliere.

    mentre ciò di cui parla la citazione è quel caso in cui uno è succube della considerazione degli altri..

    spero che detto così, ora sia un po' più chiaro e siano evidenti i due livelli diversi su cui sta la tua ipotesi di obiezione e il contenuto della citazione.

    buon weekend anche a te e speriamo in un po' di sole a dispetto delle previsioni nerissime.

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  11. Avevo capito perfettamente il senso delle citazioni, solo facevo un sillogismo (un po' vasto....forse).
    Ciao, Vera

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