CHI E' NATO E CRESCIUTO..
Chi è nato e cresciuto sul mare e poi vive in entroterra è un po' più sordo degli altri. |
Erri De Luca |
~ ~ ~ Si è curiosi solo nella misura in cui si è istruiti. Si inizia a vedere solo quando si prende coscienza d'essere ciechi ~ ~ ~
Chi è nato e cresciuto sul mare e poi vive in entroterra è un po' più sordo degli altri. |
Erri De Luca |
"...è un po' più sordo degli altri.
RispondiEliminaUna parte dell'orecchio è fissata a un suono mancante."
non c'è che dire, se ci si mette erri de luca sa proprio trovare le parole giuste! questa definizione è incredibilemnte semplice ma allo stesso tempo incredibilmente rappresentativa!
è anche un po' questo che significa saper scrivere, no? semplicità e completesszza : )
è "comple-...come dici tu,
RispondiEliminaquella cosa lì. esattamente quella
:o)))
ma nooo così non vale! non vale se non finisci tutta la parola! =-P
RispondiEliminaCiaooo.. io adoro il mare.. sarà anche che le mie origini non sono molto lontane da la..
RispondiEliminabuona giornata
cnz
- Voi amate il mare, capitano?
RispondiElimina- Si! l'amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre; il suo respiro è puro e sano; è l'immenso deserto in cui l'uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza straordinaria e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, signor professore, la natura vi si manifesta con i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale. Quest'ultimo vi è largamente rappresentato da quattro gruppi di zoofiti, da tre classi di articolati, da cinque classi di molluschi, da tre di vertebrati, dai mammiferi, dai rettili e dalle innumerevoli legioni di pesci, che contano oltre tredicimila specie, di cui un decimo soltanto appartiene all'acqua dolce. Il mare è il grande serbatoio della natura, è dal mare che il globo è, per così dire, incominciato, e chissà che non finisca in lui. Ivi è la calma suprema. Il mare non appartiene ai despoti. Alla sua superficie essi possono ancora esercitare diritti iniqui e battersi, divorarsi, recarvi tutti gli orrori della terra; ma trenta piedi sotto il suo livello, il loro potere cessa, la loro influenza si estingue, tutta la loro potenza svanisce! Ah! signore, vivete, vivete nel seno del mare! Qui soltanto è indipendenza, qui non riconosco padroni, qui sono libero!
Jules Verne, 1870
ciao Carlo :)
ho trovato passaggi di te, in un luogo nuovo, scuro, buio, nero.
RispondiEliminaC'erano le tue impronte sotto le mie.
Poi, non trovandoti,
mi sono messa a cercare conchiglie...
to cinzia1877:
RispondiEliminapassione per il mare..
grazie a te per la visita e buona serata amica mia!
to nebula:
ahh che bel brano che hai citato.. fa il paio con quello che scrive Baudelaire.
ben ritrovata!
come ti vanno le cose?
Io trovo che non sia più sordo degli altri, ma più attento, a percepire i suoni, in attesa di quello del mare, che si aspetta sempre.
RispondiEliminaCiao, Vera
vanno come vogliono Carlo.... tanto tutto sta scritto, quindi inutile amareggiarsi....
RispondiEliminastupenda sta canzone...che accompagna il tuo blu'...credo sia la prima...
ciao.... ti abbraccio^_^