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	Le single-sterili
	Suddividere le persone in categorie è sempre una grossa semplificazione se non una forzatura. Le categorie infatti non sono altro che grandi contenitori in cui la mente tenta di individuare elementi e regole che accomunano più individui. Sono strumenti rudimentali che la nostra mente utilizza per afferrare alcune verità, quasi per isolarle, dentro l’enorme complessità del reale. Ma in qualche caso, esprimersi  tramite le categorie, può essere utile per capire e far capire alcuni aspetti di un fenomeno. In questo caso il fenomeno riguarda  quelle particolari  “single”, che mi verrebbe da definire “sterili”. Ovviamente, non sto scrivendo di tutte le single che esistono, questo è chiaro! Mi riferisco soltanto ad una piccola parte di questa popolazione femminile, un sottogruppo insomma, su cui ultimamente mi son trovato a riflettere.  . Questa sterilità di cui parlo, non è tanto un fenomeno biologico legato al fatto che molte di queste trentenni, possano o non possano procreare, e nemmeno all'eventualità effettiva che lo facciano, che poco importa. Non è questo il senso della sterilità che mi pare di scorgere in loro. Credo invece che "la sterilità" che le caratterizza e attanaglia, sia totalmente svincolata dal concetto biologico e anzi sia molto più vasta, complessa e perfino più "infida", nel suo insinuarsi nei loro più piccoli comportamenti quotidiani.   Sembra infatti che negli ultimi anni si stiano diffondendo comportamenti e modi di essere, piuttosto particolari. Comportamenti che magari un tempo portavano a definire alcune persone( in modo semplicistico ma non meno efficace), come”sfigate”, oppure "stranite". E io in qualche modo mi rifiuto di vederle soltanto sotto questo aspetto. Però poi conoscendo più da vicino, alcune di queste persone e la loro realtà, mi sono anche reso conto che ci sono effettivamente caratteristiche che le contraddistinguono in modo inequivocabile.. Sono, in effetti, persone con atteggiamenti e abitudini un po' "fuori". Vediamo alcuni comportamenti tipici . La "single-sterile"   1) esce tutte le sere. Deve tassativamente uscire altrimenti le manca il respiro! Quando proprio non esce, è perché fisicamente è allo stremo  (segni caratteristici: sguardo da pesce lesso, profonde occhiaie, difficoltà di deambulazione, incapacità a concentrarsi, palpebra pesante)  e perchè in modo provvidenziale il  suo istinto di sopravvivenza si rifà vivo.   2) sceglie pervicacemente un abbigliamento rigorosamente da teenager (incurante del fatto, che per lo più sono capi che mettono impietosamente a nudo i primi segni dell’età e talvolta pure un certo soprappeso).  Frequente la gonna corta e lo stivale oppure canotta con pancia e ombelico debordante.   3) Indulge ad una mania per ogni sorta di ninnoli che si possano indossare (che sia per passione religiosa? per superstizione?..un culto animista? boh...!!  ) Quindi ninnoli, catene e catenine, collane, anelli, orecchini,  e ciondolame vario, che, anziché esaltare una sua eventuale avvenenza, la fanno progressivamente somigliare ad un albero di natale o  a certi cruscotti o lunotti posteriori di auto, tempestati di amuleti. Al punto che la domanda sorge spontanea:  “ma chi vorrebbe avere un  tete-a-tete con un albero di natale? La reazione dei possibili accompagnatori di questi  esemplari femminili spesso è quella di una “progressiva distanza”; sia "distanza percepita” (quindi psicologica), sia "distanza reale" ovvero presa di distanza! Si prova infatti il continuo timore di far venir giù quel ciarpame e quel pò-pò di chincaglieria assortita.   4) sceglie accuratamente amiche “non competitive” o con un grado di competitività molto  ridotto nei confronti di un eventuale, improbabile obiettivo di genere maschile ( necessariamente un appassionato alle bio-diversità).  Questo comportamento ovviamente ha un effetto perverso nella formazione delle compagnie femminili dentro cui la single-sterile è solita albergare. Si assiste infatti, alla creazione di compagnie o bande di ragazze orientate spiccatamente all’orrido. Il meccanismo che regola queste compagnie  è di una precisione matematica. Partendo per esempio, da una ragazza  insignificante, questa, ricercherà  la compagnia di una  bruttina che a sua volta, basandosi sul suo timore di vedersi insidiata da una ragazza un minimo attraente, porterà  dentro la compagnia, una nuova adepta, con clamorose carenze visive, [tipico il caso di strabica conclamata o ipermiope]  oppure esemplari femminili  ipodotati  relativamente ai classici  parametri antropometrici (ragazza-tappo, ragazza-pertica, extrapiatta, modello-tavoletta oppure ancora, portatrice sana di naso aquilino (sicuramente perfetto nel body-jumping, o in volo, oppure come apripista sulle nevi o in testa al gruppo, in caso di cicloturismo, ma alquanto ingombrante in altre occasioni e nelle innumerevoli serate alla ricerca di compagnia . 5) La single sterile, annualmente, nel periodo fine-agosto inizio-ottobre va incontro al fenomeno della “muta”. No! Non si tratta assolutamente di un cambio di piume,  pelliccia o pelle.  L’oggetto di questa "muta" sono le attività che verranno svolte nel successivo periodo che va  da ottobre a maggio. A questo fine, la Nostra infaticabile e previdente single, accumula nell’arco di 4–6 settimane ogni sorta di volantini, fotocopie, manifestini, depliant,  opuscoli.. relativi alle più disparate attività. Corsi di balli latino-americani, corsi sulla creazione di orecchini, corsi per la decorazione del vetro, per la realizzazione T-shirt stampate,  corso di degustazione vini, corsi di decorazione e decoupage, oppure anche corsi più "alternativi"ed inconsueti quali:"Come realizzare ciabattine infradito", “Come realizzare con materiali di recupero strepitose collanine che neanche a Capri..."e ancora "Come riutilizzare il sughero dei tappi delle bottiglie di spumante" E poi fa incetta di programmi dei Teatri delle località comprese nel  raggio di 80 chilometri, dei gruppi di lettura entro i 40 chilometri, delle visite guidate ai palazzi storici delle cittadine entro 100 chilometri .   6) La single sterile viene attirata ineluttabilmente dai luoghi frequentati dalle moltitudini. Non importa insomma chi c’è! Il target dei locali, la tipologia delle persone che frequentano un punto di incontro, è del tutto irrilevante.. Alla Nostra, interessa principalmente che il posto sia frequentato, al limite della ressa. Sospetto che il meccanismo sia il medesimo che al crepuscolo attira ogni tipo di insetto verso le fonti luminose. Ma allo stesso tempo, mi viene il dubbio che tale “fenomeno” abbia origine in un qualche terrore inconscio del vuoto, del silenzio, della quiete. Il suo comportamento [è facile da rilevarlo ] è infatti contraddistinto da parossismo e da una sorta di frenesia isterica. Non vi è alcuna possibilità, per la suddetta, di riposare, di rilassarsi, e restare in pace con se stessa.. deve assolutamente scaraventarsi all’esterno, uscire-uscire-uscire e uscire, quasi per fuggire da ciò che ai suoi occhi le deve sembrare un orribile buco nero. L’essenza della sua persona. Non è certo un caso che passi il più del tempo in attività estremamente superficiali e ridondanti o in chiacchere sulle più svariate inezie.  Un’altra sua caratteristica è il non chiedere mai troppo a se stessa, non essere per nulla esigente, ma al contrario, accontentarsi di soddisfazioni di basso profilo. Cose che, d'altra parte, non la mettono mai in gioco completamente e che mai la potranno sollevare a certe altezze, ma che le permettono però di sfuggire a qualcosa di misterioso (un disagio vagamente percepibile dall'esterno) che le si annida dentro. Quasi un terrore occulto. Viene da pensare ai giochi che fanno spesso i bambini quando appendono un campanellino al collo di un gatto. Che succede in quel caso? Semplice..  Appena il gatto comincia a muoversi o a piegar la testa.. ecco che il campanellino suona e il micetto   spaventato da quel suono cosi ravvicinato e inconsueto, comincia a correre. A quel punto, non fa più differenza in che direzione si fugga: l’importante è allontanarsi da quel rumore cosi fastidioso. E allora si corre. Si corre all'impazzata! Ma quel suono maledetto proprio non ne vuol sapere di allontanarsi! e allora si corre ancora più veloci, in un crescendo sfiancante! Succede quindi che anche il suo "non poter fare a meno di uscire", segua questo impulso di sapore vagamente paranoico.   Altra caratteristica di questo tipo di personalità è l’inesistenza di vere passioni radicate. Tutto in lei, risulta intiepidito e proprio per questo, allora diviene cosi facile passare da un interesse all’altro. Da uno svago all'altro. Senza tregua.. Se avesse interessi personali, questi interessi permar-rebbero comunque. Le "vere passioni", capaci di fornire una sorta di nutrimento al nucleo di una persona, verrebbero coltivate e non sarebbero  rimpiazzate in tempi cosi brevi. Gli interessi personali profondi, se vi fossero,  permarrebbero, proprio perchè rispondenti a reali bisogni esistenziali. Ma poiché si è già detto che la single-sterile  sembra ignorare qualsiasi aspetto della propria interiorità, ecco che allora è semplicissimo cambiare mania o “fissa”.  La “muta” appunto! Noto infine come talvolta questi comportamenti vengano adottati anche dalle “single di ritorno”: quelle persone che, dopo una esperienza di coppia piuttosto deludene, se non fallimentare, si ritrovano a disporre di tempo e disponibilità economiche per gettarsi in una sfrenata attività sociale.   Bene, mi fermo qui, per ora. So che magari solleverò proteste e reazioni e probabilmente verrò accusato di maschilismo. Ma per una volta, vorrei centrare l’attenzione su ciò  che noto attorno a me, e chiedere a chi legge queste righe, cosa ne pensa e se qualcun altro si trova ad osservare questi comportamenti.
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