Canzone d'amore cannibale |
So che ti ritroverò non potrai sfuggirmi mia è l'immaginazione catturato come un insetto e trafitto immobilizzato spaventato rassegnato comunque sarai lì farò di te quello che non vorrai con calma mi appresterò a divorarti | ||
[ D. Bisutti ] |
Cibo d'amore.
RispondiEliminaBlue
Se mai avessi dei dubbi, sappi che ti adoro.
RispondiElimina;-)
RispondiEliminaMa che meraviglia di blog, che musica, che atmosfera! Qui ci sta bene, è perfetto questo blues.
RispondiEliminaCi ripenso, sei bravissimo, mi sa che ti chiederò qualche dritta per il sito. Non riesco a mettere i feed, ma non è importante.
RispondiEliminaL'avevo letta l'altro giorno in un mio passaggio "mordi e fuggi" (giusto per essere in tema ;o) E ti volevo dire, mi ricorda tanto la concezione dell'amore di Sartre: l'amore è un desiderio di libertà assoluta sull'altro e un voler essere l'oggetto assoluto dell'altro. Non desiderio di possederlo come cosa, ma come soggetto; tuttavia non totalmente, perché altrimenti si resterebbe da soli e ci sarebbe la fine dell'amore.
RispondiEliminaNel linguaggio amoroso, capita spesso di dirsi o di pensare: "Ti mangerei!".
Secondo me, Sartre non aveva tanto torto.
Di Lou Salomè, tanti anni fa, ho letto una appassionante biografia, forse il titolo era Uno sguardo sulla mia vita, ma non ne sono sicura...mi prese molto questa figura di donna indipendente e ribelle, antesignana della liberazione femminile, capace di intessere relazioni appassionate e intellettuali con uomini del calibro di Freud con cui condivideva la passione per la psicoanalisi, con Rilke e la sua poesia. Mi è piaciuto leggern una sua citazione qui nel tuo blog :)
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