PER ROBERTO SAVIANO
PER ROBERTO SAVIANOOra nelle ultime settimane si sono infittite le minacce dirette ed indirette contro la persona di Roberto Saviano. Tanto da costringere la Procura Nazionale Antimafia ad imporgli una scorta armata . L’escalation di minacce infatti fa temere per la sua vita e c'è anche l'eventualità di un delitto come quello che ha assassinato recentemente la giornalista russa Anna Politkovskaya uccisa impunemente sotto la propria abitazione. La risposta della Rete sta passando attraverso i Blog che moltiplicano appelli, petizioni, lettere di solidarietà e di protesta. Poi c'è “Io sto con Roberto” contro la camorra, un blog di alcune associazioni e dei Ds di Caserta. | ||
Su L’Espresso è apparso un articolo di Gianluca Di Feo (la notizia anche su Repubblica) sulle minacce a Roberto Saviano. "Prima le lettere minatorie, le telefonate mute in piena notte, camerieri che dicono "Lei qui non è gradito", o negozianti che con tono supplichevole sussurrano "Ma lei deve proprio continuare a comprare il pane qui...". Poi il disprezzo delle autorità campane, anche le più importanti come il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. Infine i messaggi diffusi dai familiari dei boss: i padrini latitanti, quelli più feroci che sanno come fare arrivare sulla stampa locale, i loro umori. Quanto basta a far scattare l'allarme e a trasformare il caso letterario dell'anno in una questione di sicurezza. Adesso per Roberto Saviano, 28 anni, autore del libro-inchiesta sulla camorra insediato da cinque mesi nelle classifiche di vendita, e collaboratore de L'espresso, saranno decise nuove misure di protezione: il prefetto di Caserta ha aperto un procedimento formale, che dovrà essere valutato dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. In ballo ci sono pezzi da novanta come Michele Zagari e Antonio Iovine, inclusi nella lista dei super-ricercati, o il più celebre Sandokan, al secolo Francesco Schiavone. Hanno mal tollerato il successo di Gomorra, il volume edito da Mondadori che ha imposto i loro traffici all'attenzione dei mass media. Si sono infuriati per la sfida che Saviano ha portato nel loro feudo, in quella Casal di Principe che negli anni Novanta aveva il record mondiale di omicidi. Altri si stanno mobilitando. Un appello è stato improvvisato, raccogliendo firme di scrittori e lettori: tra i primi Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo. Perché se a Napoli scrivere Gomorra dovesse costringere a emigrare e obbligarlo a una vita blindata, allora sarebbe perduta anche l'ultima speranza. |
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