Le gambe dell'acrobata


Sean  s’avvicina precipitoso al davanzale della finestra.
Poi si ferma.  Non riesce, non sa o non vuole guardar fuori.. piuttosto si guarda alle spalle. Il calore è tremendo. Dal soffitto si staccano a grappoli, pezzi di intonaco.  Anche se ha chiuso la porta, il rumore é infernale.
Scricchiolii, crepitii, lento cigolare all’interno dei muri  e tonfi al piano di sopra. L'intera struttura sta cedendo con piccole crepe che attraversano ormai tutte le pareti e col pavimento di legno che si solleva davanti all’ingresso proprio sotto la porta

E c’é fumo. Un fumo che di momento in momento diventa più scuro, piu acre, pesante. Respirare li dentro, ormai, è doloroso
Bruciano il naso, la gola, la trachea è un sacchetto d'aspirapolvere.



Bruciano gli occhi, le lacrime scendono e non c'è modo di vedere più nulla che abbia un contorno preciso.


Il mondo è uno scarabocchio di luce e ombre.. fuliggine e polvere


Sean con lentezza sale sul davanzale e gli costa una fatica infinita. Ma ora la forza, a malincuore, la trova. E poi guarda. Finalmente guarda di sotto.



La salvezza ha le dimensioni di una moneta da 10 cent

La guarda quella moneta.
La sua vita non vale di più



E allora guarda... guarda, guarda... come fosse il suo ultimo sguardo
Si abbevera a quella visione: le autoambulanze, i vigili, le transenne
la gente..
I pompieri hanno steso il telone ma é piccolo piccolo piccolo.
Cristo se è piccolo!! Così piccolo, da parergli un bottone

E lui é quassù e non può parlare con nessuno e non sa più cosa fare.
Valutare ormai non gli servirà che a inalare altro fumo
altro nero..
altro veleno!
Nei polmoni, negli occhi e dentro la testa.

La sua testa si spegne sta spegnendosi!
Proprio mentre l'incendio avvampa e si estende fino al piano di sotto
E a lui manca l’ossigeno.. in quella stanza, in quell'obitorio,
in quel colossale crollo.

.
Guarda infine quel poco di sè rimasto nella stanza.
I
n quell’ambiente.. che ora vede come per la prima volta:
una trappola per topi

Ma lui ha ancora da fare..

nel mondo c’é chi ha bisogno di lui. Non può più rimanere..

e' ormai tardi per indugiare o restare a pensare sul davanzale

O salta o è la sconfitta definitiva..
.

Pensa allora a se stesso da piccolo, a suo padre..
A suo padre che lo guarda e gli diceva di chiudere gli occhi
e saltare,
quando c'era da tuffarsi in mare

Perchè c’é ancora la vita da abbracciare
E domani magari,
poterci essere al mare.
Sulla strada per il mare.






Cazzo quanto gli sembra lontana quella allegra quotidianità: le gite verso il mare! Ecco le cose che mancano..




Mentre dietro ..le sente fin troppo bene, le fiamme già a crepitare sul pavimento.


Ora maledice questi palazzi .. ma quanti cazzo di piani ci stanno
e perché e come mai gli è toccato di trovarsi incastrato in questa stanza annerita? Come s’é trovato a quest’altezza?
E se questa mattina non avesse risposto a quella chiamata?

E se avessero mandato qualcun altro a fare questa riparazione all’ottavo piano...

E se quel giorno non avesse deciso di mollare la scuola..

e poi dopo, tutta quella vita che era venuta

tutta quella vita in salita... a tirare, 

perché a vivere ci ha provato da sempre
e per campare lavoretti e darsi da fare e stipendi da niente
E adesso che gli pareva di aver trovato un lavoro decente
ecco che gli tocca saltare

Da sotto gli urlano in coro “Saltaaa! saltaaaaa!”
.
E lui che salta da tutta una vita invece vorrebbe sedersi.
Sedersi lui.
Sedersi sul bordo della finestra e vedere un altro spettacolo.
Il circo, il salto, il trapezio, le piroette nell’aria, l'incanto..


No il circo non gli piaceva da piccolo e neppure da grande .

Il circo non è per lui  ma ora gli é chiesto.

Se avesse le gambe ferme dell’acrobata non sentirebbe annodarsi lo stomaco.

Invece é teso come una corda sul punto di rompersi
Invece sente dolore, mentre la carne comincia a scottare dietro i polpacci e il calore toglie il fiato

“SALTAAA!” - gli urlano

Chiude gli occhi.

Sarà giusta la traiettoria?
e la sensazione dell’aria in caduta gli raffrederà la faccia

e se anche centrasse il telone.. l’impatto come sarà?


Domande..domande domande...

il fuoco ha raggiunto anche il letto
sventrato il soffitto
scintille dappertutto

Poi sente scoppiare lo specchio.

Il cadere di mille frammenti sulla parete di fronte e insieme al centro esatto della  propria testa ..
pezzi aguzzi di pensieri ..cocci di bottiglia


Stringe gli occhi.
Ascolta un’ultima volta le sensazioni del suo corpo.. le gambe gli tremano e le mani son pezzi di ghiaccio

Da sotto, sente voci attutite perchè le fiamme sempre più crepitanti, non gli fanno sentire più nulla.


Solo.. come un applauso più forte,
ritmato o forse è il vento

ma ora é lui che deve saltare...


Lui rattrappito su quel trampolino

"Salto dall’ottavo piano" a scuola non era materia di studio
Mai gliel'hanno spiegato..

Cazzo che ingiusto!


Non riesce più a concentrarsi su un punto
in un punto per  evitare che il tremore
già cosi forte, lo spaventi ancor di più. Non ci riesce. No niente da fare.
La mente é una distesa di lucido terrore bianco
ahh! 
 ...  stava quasi per scivolare in avanti...eh no! se deve saltare, lo vuol fare prendendo lo slancio...  il suo salto sarà..non un incidente non uno scivolamento!
...silenzio..
infinito silenzio e paura 
paura in gola e nel cuore e gli par di tremare anche in volo
poi, non sente più niente...

solo aria che romba alle orecchie
solo aria che  scompiglia i capelli

e poi improvvisa e assurda...
la certezza assoluta che la tessera dell'autobus
deve averla infilata nella tasca dietro dei jeans


           [ k ]

Commenti

  1. chissà cosa è cambiato qui... buona notte j.

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  2. io non so davvero lasciare i commenti che lasci tu a me, se non dirti che il cuore in gola ce l'avevo anche io...

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  3. Avresti dovuto vedere la mia faccia quando ho letto il tuo nome alla fine, non ci potevo credere che l'avessi scritto tu, sembrava il pezzo di un libro. Complimenti è veramente bello! Baci Serena

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  4. "non ci potevo credere che l'avessi scritto tu, sembrava il pezzo di un libro" ehm... doveva essere un complimento? hihih (scusate sono astarda dentro ma con simpatia!) ^o^

    che dirti... hai tracciato ogni pensiero per filo e per segno. qui le pareti hanno quel colore pur non essendoci stati incendi, e tu lo sai bene.... mi aspetto di sapere se ha centrato quella monetina. se ha riaperto gli occhi... se scoppiando a piangere ha tirato un sospiro di sollievo... mi terrai informata?

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  5. Il finale.
    Ecco cosa più di tutto è da te.

    Non ci sarebbe stato da farsi venire nessun dubbio in proposito,
    anche non avesse fatto capolino quel K,
    lì alla fine.

    Le ultime due righe proprio intendo.
    Inserire un elemento di distrazione fortissimo
    proprio al culmine di tutto,

    (come quella volta che dio fece confusione col resto, ti ricordi?)

    fornire una chiave inaspettata e imprevedibile
    per raccontare una sensazione,
    cosa c'è più "da te" di questo?


    Bello far correre la penna, le mani, in un pezzo di prosa ogni tanto eh?
    Le parole respirano, giocano, si rincorrono, si piegano al capriccio delle emozioni che per una volta vogliono vestire i panni di qualcun altro...
    é venuto fuori così? un po' di getto?
    o l'hai rispolverato dal fondo di qualche cassetto?

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  6. Un salto, un' strada unica, dietro la distruzione e davanti l'ignoto e di colpo... la tessera dell'autobus...era un rischio quasi sicuro il suo ma ha avuto paura fin all'ultimo, ha aspettato fino all'ultimo secondo e solo allora ha deciso! La paura, che argomento la paura inconscia, quella che non ascolta la ragione, quella che ci spinge a preservarci usando soltanto i nostri istinti primitivi.
    Bella scrittura, intensa.
    bella anche la musica, come sempre, ottima musica. Ciao Carlo!

    Clear

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  7. un grazie a tutti..
    davvero mi confondete

    mi emoziona sul serio sta cosa

    che dire?
    questo pezzo è venuto di getto
    l'ammetto..è venuto con l'impellenza di raccontare una scelta..
    Le mille paure che si trascina una scelta

    mi capita di rado
    di provarmi nella prosa,
    nel tentare di raccontare..

    ma quelle poche volte capisco che sono io a sottovalutarmi
    perchè i riscontri poi
    mi scaldano il cuore

    credetemi ..è bello scoprire di essere entrato in ognuno con una tonalità diversa, un'emozione e un clima che volevo trasmettere

    ogni volta è una sorpresa comprendere che le parole
    scelte e venute,hanno fatto il loro dovere

    [E giuro che sono venute quasi in TRANCE! ahahhaha.. perchè a me il creare riesce in uno stato particolare di coscienza, come in ascolto di una forza potente di cui io, sono solo un umile strumento ]

    Insomma mi piace che le parole abbiano trovato la strada per arrivare alla sensibilità di altre persone

    mi sa tanto che
    dovro' impegnarmi piu' spesso su questo terreno del raccontare
    io,
    che da sempre sento più familiare il terreno della poesia, il frammento, la lirica, il grumo sceletrico di parole
    gettate a illuminare in un lampo,
    una visione o un momento

    grazie ancora a tutti...

    mentre io
    idealmente ringrazio quella persona
    che il coraggio di saltare
    fra mille pensieri e paure
    l'ha trovato
    e lo trova ogni giorno

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  8. to syssa

    ti terrò informata..

    in fondo, in quel salto
    c'è già la promessa di un autobus
    di una casa in cui andare,
    di un mare..

    domani


    seguirò da vicino il volo di Sean.. puoi giurarci

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  9. ma grazie! troppo gentile! vuoi il mio numero di telefono così fai prima ^o^ (sono sempre più astarda!)

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  10. volevo vedere da che libro era tratto il pezzo....adesso devi scrivere il libro!!!è un ordine!!!
    ;-)

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  11. ...............
    Giovy....

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  12. solo un saluto veloce.
    Buone feste!

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  13. allora... piaciuta la pausa caffè???

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  14. Ti ho trascurato e me ne pento da un lato, dall'altro ora capisco perchè i tuoi commenti fossero cosi'...speciali.

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  15. :)è un piacere passare da qui, solo per la musica di Rea.
    allora? come ti trovi qui??
    :)

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  16. @ Lauramentre
    Ciaooo, Laura! benvenuta...Allora come mi trovo? Sto imparando un diverso modo di gestire il blog e di comporre i Post.
    Mi manca un pò l'Editor (più completo) di Splinder.... ma mi abituerò presto anche alla mancanza del comando "inseriscci Tabella" che io usavo tantissimo.
    .
    Comunque è proprio come aver cambiato casa: ho ancora gli scatoloni di vecchi post da sistemare
    (per ora ho importato solo fino al 2007)

    Poi c'è da imbiancare, da stuccare, da pulire i pavimenti, da arredare tutte le stanze...
    E l'aspetto grafico è proprio questo.

    Un po' alla volta conto di fare ogni cosa.. ma le stanze che ho ultimato per prime sono quelle della "MUSICA" e quella della "FOTOGRAFIA"

    Non potrei abitare una casa senza la stanza della musica... Rea mi piene compagnia mentre lavoro sodo per questo "nuovo appartamento" e Tu come ti trovi? ancora ho poco tempo per visitare i blog degli amici ma vedrai che presto ti martellerò con i miei commenti-papiro
    :-)

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