Questione di scelte..




Strano il Caso.

Ti fa immaginare d'un tratto il tuo posto vuoto

Lo riesci perfino ad immaginare

E se domani tu non ci fossi?
Se fossi partito?
E se domani fossi partito-volato via
...
fluuffffff...

Perchè non pensarlo?


Il mondo non ti esige.
Il tuo ruolo non ti esige,

 il tuo lavoro non ti esige
Non sei nè un ruolo nè un lavoro

Sei semplicemente quel paradosso
che è una persona

E respiri e continuerai a farlo

Ma qui e ora,
soltanto tu stesso
puoi esigere di esserci davvero
Se non ci fossi tu
il mondo convulsamente proseguirebbe
la sua corsa insensata

E invece
siamo noi,
alla fine..
noi,
con i nostri sogni,
l'innocenza,  i desideri 
le commozioni improvvise,
le  ingenuità, le risate, le nostre carezze
l'affetto per i gatti
la pazza allegria, il camminare abbracciati
il nostro spenderci gratuitamente
nel fuoco
in un valore
in un amore...
nella responsabilità
nella sensibilità verso gli altri
a dare un senso al mondo

Se soltanto volessimo
            Se negli specchi ci vedessimo,
invece che confonderci

         
 Allora la voglia di vivere ci  aiuterebbe
e forse, 
la strada che facciamo ogni giorno,

senza partire
sarebbe già "viaggio"



Se solo ci riuscisse di pensare ai nostri giorni
come ad una serie infinita di respiri
dove ogni respiro è una scelta
e ogni scelta, ossigeno che entra.
Perfino ogni persona, ogni incontro
una scelta. 

E "scelta" significa crederci,
energia, convinzione.



 k ]


.
.
.









                               


Chiamatemi "mimì"  (F.De Gregori)






Sarà che tutta la vita è una strada con molti tornanti,
e che i cani ci girano intorno con le bocche fumanti,
che se provano noia o tristezza o dolore o amore non so.








Sarà che un giorno si presenta l'inverno e ti piega i ginocchi,
e tu ti affacci da dietro quei vetri che sono i tuoi occhi,
e non vedi più niente, e più niente ti vede e più niente ti tocca.





Sarà che io col mio ago ci attacco la sera alla notte,
e nella vita ne ho viste e ne ho prese e ne ho date di botte,
che nemmeno mi fanno più male e nemmeno mi bruciano più.


Dentro al mio cuore di muro e metallo dentro la mia cassaforte,
dentro la mia collezione di amori con le gambe corte,
ed ognuno c'ha un numero e sopra ognuno una croce,
ma va bene lo stesso, va bene così.


 Chiamatemi Mimì, chiamatemi Mimì.





Come passa quest'acqua di fiume
che sembra che è ferma, ma hai voglia se va,
come Mimì che cammina per mano alla figlia,
chissà dove va.

Sarà che tutta la vita è una strada  e la vedi tornare,
come le lacrime tornano agli occhi  e ti fanno più male,
e nessuno ti vede,
e nessuno ti vuole per quello che sei.

Sarà che i cani stanotte alla porta li sento abbaiare,
sarà che sopra al tuo cuore c'è scritto "Vietato passare",
il tuo amore è un segreto, il tuo cuore è un divieto,
personale al completo e va bene così.








Chiamatemi Mimì, 
chiamatemi Mimì







Commenti

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  2. adoro da sempre quella canzone, in parte mi rappresenta e mi somiglia...

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  4. Stavo leggendo il tuo bel post sulla questione di scelte, e all'improvviso la vedo, la sento, bellissima come sempre MImi sarà, una delle canzoni più splendide che abbia mai sentito! che emozioni! Baci Serena

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  5. caro Carlo, si voglio essere solo un respiro.
    xx

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  6. Creatura impaziente e sognatore dell'EDEN..

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