Le nature come la tua...
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«Superiore…io a te?» balbettò Boccadoro tanto per dire qualcosa ;
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«Certo», continuò Narciso. «Le nature come la tua, dotate di sensi forti e delicati, gli ispirati, i sognatori, i poeti, gli amanti sono quasi sempre superiori a noi uomini di pensiero. La vostra origine é materna. | ||
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Voi vivete nella pienezza, a voi é data la forza dell’amore e della esperienza viva. Noi spirituali, che pur sembriamo spesso guidarvi e dirigervi, non viviamo nella pienezza, viviamo nell’aridità.
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A voi appartiene la ricchezza della vita, a voi il succo dei frutti, a voi il giardino dell’amore, il bel paese dell’arte. La vostra patria é la terra, la nostra l’idea. Il vostro pericolo é di affogare nel mondo dei sensi, il nostro asfissiare nel vuoto. Tu sei un artista, io un pensatore. A me splende il sole, a te la luna e le stelle, i tuoi sogni sono di fanciulle…»
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Boccadoro non era di quegli artisti infelici che pur possedendo alte doti non trovano mai i mezzi buoni per manifestarle. Ci sono infatti di quelli a cui é dato sentire con profondità ed intensità la bellezza del mondo e portare nella loro anima immagini nobili e sublimi ma che non trovano la via di estrinsecare queste immagini e di comunicarle per la gioia degli altri. . Boccadoro non soffriva di questa deficienza.
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In un mondo di sogni Boccadoro viveva più che in quello della realtà. Il mondo reale non era che una superficie, una sottile membrana tremante sopra il mondo trascendentale delle immagini e dei sogni. Un nulla bastava a forare questa membrana sottile: qualcosa di misterioso nel suono di una parola greca in mezzo ad un’arida lezione, un’ondata di profumo, la vista d’un tralcio di pietra dal capitello d’un arco di finestra… bastavano questi piccoli stimoli per forare la membrana della realtà e per scatenare il tumulto di abissi, di fiumane e di vie lattee, che s’agitava in quel mondo immaginario dell’anima.
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Boccadoro parlava raramente di questo suo mondo di sogni;solo poche volte ne fece cenno a Narciso. : «Io credo» gli disse un giorno,«che un petalo di fiore o un vermiciattolo sul nostro cammino dica e contenga molto di più di tutti i libri dell’intera biblioteca… | ||
Talvolta scrivo una lettera greca, un teta o un omega e girando appena un pochino la penna vedo la lettera che guizza; é un pesce, mi ricorda in un attimo tutti i ruscelli e i fiumi del mondo, tutto ciò che esiste di fresco e di umido, l’oceano di Omero e l’acqua su cui camminava Pietro; oppure la lettera diventa un uccello, mette la coda, rizza le penne, si gonfia, ride, vola via.. . Ebbene Narciso tu non dai molta importanza a lettere di questo genere vero? . Ma io ti dico: con esse Dio scrisse il mondo.» | ||
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[ Narciso e Boccadoro - H.Hesse ]
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uno scritto meraviglioso, significativo.
RispondiEliminaun sorriso dolcissimo!
uno scritto meraviglioso, significativo.
RispondiEliminaun sorriso dolcissimo!
Ho letto questo libro tanti anni fa...mi hai fatto venir voglia di rileggerlo....molto bella l'ultima parte...delle lettere che diventano pesci guizzanti ecc.....per noi che abbiamo perso il senso della natura...
RispondiEliminaHo letto questo libro tanti anni fa...mi hai fatto venir voglia di rileggerlo....molto bella l'ultima parte...delle lettere che diventano pesci guizzanti ecc.....per noi che abbiamo perso il senso della natura...
RispondiEliminaposso confessarti una cosa?
RispondiEliminanon avevo mai letto narciso e boccadoro, io... sono commossa.
io avevo scelto il suono del nome, e poi il negozio etnico e... non conoscevo il personaggio... io sono confusa.
ma tu... grazie.
grazie davvero.
Uno dei libri più belli della mia crescita...
RispondiEliminaGrazie di averne riproposto un passaggio particolarmente significativo...
pagine come questa fermano il tempo, la quotidianità. e riversano nell'essenzialità d'un Io che flette se stesso e riflette. la sensibilità non ha nomi, ma sfiora gli eletti.
RispondiEliminaBacio, ciao Carlo.
RispondiEliminaritornare su cose lette molto tempo fa...trovare una riflessione che oggi mi è propria...commuovermi.
RispondiEliminagrazie
Ciao, sono arrivata qui per caso. Complimenti per il blog.
RispondiEliminaAnche la poesia è bellissima.
[che tipo di penne sono le lampostil?]