Pomeriggio domenicale


 











































































     
     
 

Son le ore del primo pomeriggio.
Si é finito da poco di pranzare e sistemare. Dalla  finestra improvviso, s’annuncia, l’arrivo di un temporale estivo mentre dalle colline scendono nuvole scure, sempre più minacciose.
Il cielo prende le tonalità del blù cobalto e ogni tanto una folata di vento più freddo anticipa l'imminente cambiamento di temperatura



E’ allora che vien naturale stendersi sul divano lasciando appena accostata la finestra. Bello ascoltare i diversi rumori che porta con sè l’acquazzone in arrivo

Dai piani alti del palazzo il violento sbattere di finestre lasciate spalancate. Al primo piano, l
’accorrere d’una signora allarmata che raccoglie i panni stesi e racconta al marito, all’interno, il pericolo che si sta avvicinando dal cielo. Da sotto la porta d’ingresso, una corrente d’aria si trasforma in un sibilo appena percettibile. S’avverte come un respiro più profondo nella natura. Come se la terra stessa per un attimo sospirasse..

Poi una pausa, un silenzio assoluto.

Ed eccolo infine il crepitare delle prime larghe gocce.. Anche non guardando direttamente si immagina quel che ora sta succedendo: l
e gocce violente sollevano come una sottilissima polvere dai marciapiedi e dai sentieri di terra battuta e di ghiaia, dentro i giardini.



 


     
 

Aumenta il fragore. La pioggia si infittisce e diventa diluvio. Fuori é come se qualcuno smorzasse la luce e immergesse ogni cosa in una più raccolta penombra. Dalla striscia di cielo che si scorge dal divano sembra che la pioggia ora occupi ogni spazio: é una colata compatta e violenta che allaga tutta l’aria. Come stare ai piedi di una cascata. 


 
     

 



E' in questi momenti che provo l'inspiegabile istinto di rannicchiarmi contro lo schienale del divano e infine farmi travolgere  dalla dolcezza senza confronti che ha l'abbandonarsi ad un improvviso ed imprevisto sonno pomeridiano.



 



 



 


 
     
     
 

                            [ k ]


 
     
     

Commenti

  1. Il sonno del pomeriggio!

    Nessun sonno notturno,
    neppure quello denso e profondo dell'infanzia,
    può eguagliarne la dolcezza!

    Morfeo regala sogni meravigliosamente intensi
    per quel breve sonno.
    E' una sorta di stordimento,
    pare di galleggiare nell'acqua...
    di restare sospesi e leggeri
    finalmente senza il minimo sforzo,
    senza nessuna fatica!

    Baratterei tutto il sonno notturno
    a vantaggio di quello pomeridiano!
    Devo averlo già scritto da qualche parte...
    se accompagnato dallo scosciare dell'pioggia poi...!
    (ricordi che bello il temporale di pessoa
    nel libro dell'inquetudine?
    Ci incontrammo a quella pagina un giorno...)
    Non conosce paragoni!

    Il post è bellissimo
    (davvero vorresti farmi credere che hai meno voglia di scrivere? :-P)
    è un piccolo dipinto!

    Pochi tratti e appare la signora che raccoglie i panni,
    pochi altri e il cielo si scurisce di nuvole...

    Ancora ancora! Dipingi ancora!
    Dipingi ancora? Ancora un po?

    Scusa per prima...
    non ti ho sentito,
    mi dispiace tanto, tantissimo!
    Ho una voglia di chiacchierare un pochino! Servirebbe tanto!
    Ci sono ora se vuoi ancora...

    bacio

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