Ad un dio sconosciuto


 









































     
     
 

Che sulle sponde del Mediterraneo abbiano preso vita molte delle religioni che hanno attraversato e segnato la storia dell'Uomo, non è casuale. Non può essere un caso. A contatto con una Bellezza imperiosa e una Luce che non lascia scampo ma scava negli occhi profili e margini netti, i popoli che hanno abitato nei millenni questi luoghi, prima hanno partorito religioni panteiste e plurali, mentre poi hanno finito per edificare alcune delle religioni più totalizzanti, assolute, radicali e  fondamentaliste.
Forse per questo, pensare oggi, all'articolato e immaginifico Olimpo delle divinità greche, mi fa come nostalgia. D'altra parte, in quella forma piuttosto ingenua di panteismo, vi era un diverso tipo di rapporto con lo spazio vissuto e quasi una dolcezza che talvolta rendeva "umana e vicina al quotidiano" anche la presenza della divinità. Ninfe dei boschi, satiri, amadriadi, sirene, in fondo, alimentavano un solenne rispetto per le più piccole manifestazioni del mondo naturale.


Poi venne l'epoca dei monoteismi, delle scomuniche, dei roghi e delle lapidazioni. Poi venne lo stupro dell'ambiente, l'assoggettamento di tutto il reale all'orgoglio smisurato dell'Uomo dissimulato nella religione unica. 


Il senso del "limite", dell'equilibrio, del legame simbiotico dell'uomo con la Natura andò perduto dentro una specie  di cecità delle azioni umane avallata dal Dio Supremo. La spietatezza delle guerre combattute nel nome del Dio assoluto, fu proprio la negazione del rapporto armonico, non solo con la Natura, ma perfino con la propria  umanità.


Oggi - mi capita di pensare - il saper provare ancora uno smarrimento ontologico di fronte alla Bellezza gratuita, dovrebbe aprirci gli occhi e indirizzare verso una svolta epocale: un nuovo tipo di rapporto con l'ambiente e probabilmente anche una nuova coscienza etica ed estetica.

Ma forse, questo.. è solo un mio desiderio.
Un sogno che sanno sognare i visionari, i pazzi, gli artisti, i veri  "religiosi". E tutti quelli che sanno sentire ovunque "il sacro", senza  doverlo tradurre per forza, in volontà di potenza ed orgoglio.

Chissà..


 
 

 


 
 

               [ k ]


 
     
     

Commenti

  1. Il tuo blog è eccezionale e completo per quanto si possa essere -noi umani- completi. Venuta solo per curiosità dato che piace molto anche a te una poetessa che ammiro molto e di cui sono amica.
    Molto in comune, anche con me. Io pero' lascio uscire nero su bianco solo pensieri semplici; il resto ruota dentro di me in modo a volte bizzoso. Buona giornata.
    Gianluisa

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  2. Il tuo blog è eccezionale e completo per quanto si possa essere -noi umani- completi. Venuta solo per curiosità dato che piace molto anche a te una poetessa che ammiro molto e di cui sono amica.
    Molto in comune, anche con me. Io pero' lascio uscire nero su bianco solo pensieri semplici; il resto ruota dentro di me in modo a volte bizzoso. Buona giornata.
    Gianluisa

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  3. Caro Carlo,
    questo post è davvero Bello… come darti torto?
    La mia mente è volata ad un filosofo che proprio in quella Grecia antica parlava di Bellezza, Amore e Bene: Platone.
    Già sai, ma mi piace ripercorrere brevemente il suo pensiero.

    Amore è conoscenza, ed è desiderio di Bellezza e Bene, scriveva. Attraverso questo desiderio l'uomo oltrepassa i propri limiti e ascende gradualmente la scala delle cose belle, arrivando a contemplare il bello in sé. Si passa, dunque, dalla bellezza sensibile dei corpi e delle cose naturali verso la comprensione della bellezza unica e identica, e quindi del Bene. E’ un passaggio dall’ignoranza alla scienza.
    In Platone, ho sempre visto una filosofia della pace, ma è un’interpretazione molto personale. Eppure credo che è proprio come scrivi, e come scriveva anche lui, se si ama la bellezza dei corpi si amerà, in un passaggio graduale, il Bello e il Bene.

    Spero solo di non appesantirti troppo, con ‘sto caldo… Forgive me. ;o)))
    Baci

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  4. Caro Carlo,
    questo post è davvero Bello… come darti torto?
    La mia mente è volata ad un filosofo che proprio in quella Grecia antica parlava di Bellezza, Amore e Bene: Platone.
    Già sai, ma mi piace ripercorrere brevemente il suo pensiero.

    Amore è conoscenza, ed è desiderio di Bellezza e Bene, scriveva. Attraverso questo desiderio l'uomo oltrepassa i propri limiti e ascende gradualmente la scala delle cose belle, arrivando a contemplare il bello in sé. Si passa, dunque, dalla bellezza sensibile dei corpi e delle cose naturali verso la comprensione della bellezza unica e identica, e quindi del Bene. E’ un passaggio dall’ignoranza alla scienza.
    In Platone, ho sempre visto una filosofia della pace, ma è un’interpretazione molto personale. Eppure credo che è proprio come scrivi, e come scriveva anche lui, se si ama la bellezza dei corpi si amerà, in un passaggio graduale, il Bello e il Bene.

    Spero solo di non appesantirti troppo, con ‘sto caldo… Forgive me. ;o)))
    Baci

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  5. Bello. Molto bello davvero. Buona serata.
    Ritama

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  6. Bello. Molto bello davvero. Buona serata.
    Ritama

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  7. to Gianluisa:
    troppo buona! in ogni caso sono felice che ti ritrovi e condividi molto di quello che via via ho messo su questo blog.

    to fluttante:
    magari fossimo in tanti a pensare alla necessità di una svolta radicale!


    to aliante:
    hai afferrato al volo
    una delle radici del mio riflettere.
    Platone certo. Il grande e forse anche troppo dimenticato, Platone. Hai completato idealmente il paesaggio del mio pensare. Una filosofia di pace e poi anche una via di elevazione, un percorso che rifiuti facili scorciatoie ma sappia partire dalla contemplazione della Bellezza che ci è concessa, per orientarsi al Bene. Che sia troppo utopico sperare in questo percorso virtuoso?

    Non temere di appesantirmi..anzi sono queste le pause più belle e rigeneranti.. avvertire che i nostri limitati e personalissimi pensieri vengono compresi e condivisi da altre persone. questo si che è bello.

    To ritama:
    grazie della visita e delle tue parole

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  8. to Gianluisa:
    troppo buona! in ogni caso sono felice che ti ritrovi e condividi molto di quello che via via ho messo su questo blog.

    to fluttante:
    magari fossimo in tanti a pensare alla necessità di una svolta radicale!


    to aliante:
    hai afferrato al volo
    una delle radici del mio riflettere.
    Platone certo. Il grande e forse anche troppo dimenticato, Platone. Hai completato idealmente il paesaggio del mio pensare. Una filosofia di pace e poi anche una via di elevazione, un percorso che rifiuti facili scorciatoie ma sappia partire dalla contemplazione della Bellezza che ci è concessa, per orientarsi al Bene. Che sia troppo utopico sperare in questo percorso virtuoso?

    Non temere di appesantirmi..anzi sono queste le pause più belle e rigeneranti.. avvertire che i nostri limitati e personalissimi pensieri vengono compresi e condivisi da altre persone. questo si che è bello.

    To ritama:
    grazie della visita e delle tue parole

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  9. Solo chi sa guardare "oltre" riesce a sentire la vera bellezza celata nell'anima delle cose.
    Tu riesci benissimo e noi lo ascoltiamo attraverso le tue pagine.

    Blue

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  10. Solo chi sa guardare "oltre" riesce a sentire la vera bellezza celata nell'anima delle cose.
    Tu riesci benissimo e noi lo ascoltiamo attraverso le tue pagine.

    Blue

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  11. Il sacro è ovunque..basta saperlo vedere. "Dio è in tutte le cose" diceva Giordano Bruno, grande verità.
    Ti abbraccio forte.

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  12. Il sacro è ovunque..basta saperlo vedere. "Dio è in tutte le cose" diceva Giordano Bruno, grande verità.
    Ti abbraccio forte.

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  13. é sempre bello passare nel tuo blog un abbraccio

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  14. é sempre bello passare nel tuo blog un abbraccio

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  15. anche da dire che "prima" il silenzio permetteva di saziarsi d'armonia. e la grazia dei colori della pura bellezza non era contaminabile. ora è gratuita l'esaltazione fragorosa. hai notato come i superlativi siano all'ordine del giorno, l'enfasi a buon mercato, mentre tace il vero stupore? D.

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  16. anche da dire che "prima" il silenzio permetteva di saziarsi d'armonia. e la grazia dei colori della pura bellezza non era contaminabile. ora è gratuita l'esaltazione fragorosa. hai notato come i superlativi siano all'ordine del giorno, l'enfasi a buon mercato, mentre tace il vero stupore? D.

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  17. to borderlands:

    Come non darti ragione! oggi che tutto è frastuono.. tutto viene esaltato per un attimo e poi dimenticato in un sostanziale disprezzo che è la vera malattia del nostro tempo.
    Lo stupore vero, quello genuino esige il silenzio della contemplazione
    ed è proprio questa la molla che in Oriente ha dato vita alla meditazione.Noi qua ci contentiamo
    della meraviglia usa e getta degli spot-tv. Non a caso a tutto volume!

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