IL RISVEGLIO
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[ Anche il risveglio può essere Zen? ]
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I rumori... attutiti, lontanissimi, quasi inesistenti. Il buio é buio. Il tepore sotto la coperta ha raggiunto il livello ideale. Il piumone ha la leggerezza giusta. Come una carezza. Un soffice abbraccio.
. Il tempo non esiste: potrebbero essere le quattro di mattina o le sette indifferentemente… Che importa il tempo? In questo spazio, in questa dimensione, il tempo, anzi la sua stessa idea é abolita. Non esiste null’altro che la sensazione di essere fermi, al centro del benessere. Non un pensiero arriva a increspare la mente. Il corpo perfettamente immobile non chiede altro: restare in quella pace. Galleggiare. Ondeggiare sospesi in un non-luogo piacevolissimo Un non-luogo accogliente e fermo. Nulla scorre. Nulla sta sfuggendo. Ci riscalda la precisa coscienza di una evidente solidità. Una stabilità radiosa ben rara da sperimentare nella vita di tutti i giorni. Il mondo ci appare per una frazione di secondo (perché in questo stato non si formulano pensieri articolati ma si hanno solo lampi di consapevolezza ), - il mondo ci appare - quale dovrebbe essere. Stabile. Accogliente. Una tana calda per i nostri sogni. |
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Eppure, improvvisamente, un rumore comincia a crescere, prima lontanissimo poi sempre più distinto. Un rombo attutito, ovattato, intercalato da altri rumori meccanici. Suoni metallici... Suoni ripetuti... Quasi una cadenza che giunge ad intervalli irregolari. Adesso il cervello prova a mettere a fuoco quel rumore che si é trovato ad emergere dalla distesa di pace che ci avvolgeva. Lo insegue… lo indaga, lo confronta con le migliaia di suoni che ha registrato in precedenza…Anni e anni di registrazioni sonore.
Poi emette il suo responso: deve essere l’automezzo comunale che passa a svuotare i cassonetti. L’ascolto si fa più concentrato per avere conferma che il rumore sia quello. Che corrisponda con l’impronta sonora che é depositata nelle profondità della memoria. Coincide. E’ lui! Aiutooo! Da lì in avanti crolla la diga: una valanga di pensieri erompono ed occupano ogni angolo della coscienza. Se é l’automezzo dei cassonetti significa che potrebbero essere le 6,30 dei giorni pari oppure le 7.15 dei giorni dispari. Perché il tragitto di quel mezzo varia e ha questa duplice cadenza ormai da anni.
Allora l’inquietudine prende alla gola. Perché se sono le 6,30 é una bella notizia. E’ presto. La città e il palazzo sono ancora addormentati e in silenzio. Ma se fossero le 7,15 sarebbe già quasi tardi occorrerebbe uno sforzo sovrumano per scattare-fuori-dal-letto-bruciare-le-tappe-andare-in-bagno-radersi-e-insieme,mettere-sul-fornello-il-pentolino-con-il-latte-avvita-re-la-caffettiera-in-mezzo-secondo, precipitarsi nell’armadio a estrarre pantaloni-camicia-calzini!
Ma se così fosse, l’angoscia ci stringerebbe la gola .
Decidiamo allora per il nostro bene... Decidiamo che sono le 6.30 perché rifiutiamo a priori l’idea che l’angoscia si impadronisca di noi. Non lo vogliamo. Non ci fa bene. Assolutamente no! Ne rigettiamo perfino l'idea. Decidiamo quindi che sono le 6,30 e che ce la possiamo prendere comoda. E allora siamo quasi felici che quel rumore ci abbia svegliato.
Come é bello il mondo in questi casi! Si é preoccupato di noi, di portarci perfino questo dono, un’altra mezzoretta di paradiso e di tepore. Siamo quasi commossi per tutto questo bene che ci viene incontro. La Realtà che ci usa di queste di attenzioni, di questi riguardi... Il pensiero ci rilassa a tal punto che ricadiamo in un dolcissimo dormiveglia.
Ma a questo punto la sveglia dei condomini del piano di sotto, inizia a scuotere l’aria con un trillo imperioso. E' la fine. Siamo costretti ad aprire il cassetto e controllare l’ora sul cellulare.
Cazzo, le 7,29!! Madonna che disastro!! E ora? Che fare? ...volare? Cosa tagliare? Cosa saltare? Cosa non fare?
Non Radersi? Niente colazione?
Giusto il bagno, vestirsi e fiondarsi in cantina a prender la bici?
Ma il cervello – nonostante le critiche condizioni del momento- in un sussulto di lucidità riesce a portare a termine un autentico virtuosismo. Un ragionamento logico-deduttivo completo! Di quelli che si insegnano a scuola.
Se é vero che erano le 7,15 quando sono passati gli operai comunali significa che oggi é un giorno dispari e i giorni dispari sono solo tre: lunedì, mercoledì e….venerdì . E se ieri era giovedì 25 ottobre, significa che oggi é ve-ner-dì ! E domani sarà ... SA-BA-TO! FINALMENTE SABATO!!!
E’ così che vanno le cose! E così si fanno le scale due gradini per volta (perché naturalmente l’ascensore é occupato). Poi ci si fionda in cantina a prendere la bici e si esce infine allo scoperto sotto un cielo grigio, nebbioso, novembrino. .
Così sotto le prime gocce che scendono e ci bagnano il viso, ci troviamo a pedalare con forza, fiduciosi nel luminoso domani che attende l’Umanità. (Che nemmeno un Karl Marx o un Vladimir Ilic Lenin …)
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immagino la tua pettinatura....dopo un risveglio cosi'!!!
RispondiEliminaahahahahahahahah...altro che sorriso, una sonora risata :)
e' che devo mantenere un contegno dietro al bancone.... mannaggia a te compagno di banco!!!
^_^
...Ho smesso di ridere di cuore solo da poco leggendo questo Post ...ho trovato che é la cosa più gradevole che leggo in questi ultimi giorni. E c'è di tutto. Tutto il bello dell'essere umano consapevole che vive la vita e sa apprezzarne i valori re-ali...Il Re e le Ali...appena ho smesso di ridere penserò ad una poesia da dedicarti...Un caro abbraccio.
RispondiElimina...prima di dormire prima di partire
RispondiEliminaprima, prima di tutto
dovresti stringermi forte e
farmi male.
(Biagio antonacci)
Buon week end
Delizioso, semplicemente delizioso.
RispondiEliminaE divertente.
Grazie per le risate che regali qui da te ed anche nel mio blog.
Ti voglio bene.
ps... ho bisogno di un consiglio..
RispondiEliminahai un'email ^^
sei troppo forte carlo!...ci rivedo molto dei miei pensieri mattutini pre-sveglia!un abbraccio
RispondiEliminaMi hai fatto veramente ridere di cuore e immedesimare nel momento tragicomico che hai descritto...nella furia di quando siamo in ritardo e alluciniamo, ma anche nei momenti bellissimi di dolce, lucida percezione, coi sensi addormentati ma anche superpercettivi...in bilico tra due mondi, così Umani e così Divini...come al solito Grazie...e un sorriso Letisha
RispondiEliminaun post "eccezionale".
RispondiEliminascritto bene, molto intelligente, con un grandissimo senso dell'ironia e della leggerezza. (ironia...difficilissima da trovare.
leggerezza...non rintracciabile praticamente mai.
la lingua italiana usata bene e l'intelligenza, "merce" rara da rintracciare oggi!)
e che vuoi di più allora?...
una musica splendida ed una fotografia speciale.
c'è tutto davvero.
grazie di cuore, carlo.
la fotografia poi...per una persona che ha nick auradanzante...
un sorriso vero e sincero
aura
una scrittura ironica, efficace. ragionata e riconoscibile negli attimi di tutti noi. presi dal tepore d'un giorno ancora da venire. sorpresi dall'incubo delle caselle; tempo, lancette, rumore, fragore.....ciack----Azione!
RispondiEliminaUna tana calda per i nostri sogni.
RispondiElimina(sorriso)
Io ti ho molto idealizzato. Leggerti come una persona del tutto normale che dice anche "cazzo" mi ha fatto un effetto strano. però va bene così.
RispondiEliminaSiamo umani.
Ciao e buona domenica: dormirai un'ora in più sotto al piumone...ma non ce l'hai un gatto? Bessola-Gianluisa
to Bessola:
RispondiEliminaleggerti mi ha fatto arrossire...
ho pensato fra me e me:
Ma Carlo!son cose da fare (o meglio,...da dire)!?
stai forse diventando come certi nostri politici volgari e deliranti?
Che dire?
Devo ammettere che ognuno ha dei difetti, altrimenti saremmo tutti ideali di perfezione e il mondo probabilmente un posto migliore
Ma ci sono difetti e DIFETTI...
Considera comunque che quando si è in ritardo tremendo
magari qualche imprecazione ci scappa..no?
sorrido
e penso ai tanti gatti che ho avuto da piccolo
e penso al piumone!
ciao Gianluisa e grazie del tuo passaggio!
non scomunicarmi,
ti prego...che sta già provvedendo il caro BENEDETTO XVI!! :-))
Ciao Carlo,
RispondiEliminae grazie del tuo passaggio e del commento. Concordo alla grande con la tua ultima frase, gli psicofarmaci è davvero un atto che porta a conseguenze inenarrabili e che è giusto conoscere PRIMA ancora di cominciare!
Namastè!
SitaRam
mi piace questa pagina, mi sembra di vederti..
RispondiEliminaperò la fine, quelle goccioline hanno un so che..
"minuscole goccioline si imperlano sulle guance"
vedi anche in una giornata no, io vado oltre
Nefer
to auradanzante:
RispondiEliminanon posso che dedicartela questa immagine di danza divina sotto la pioggia
A chi meglio di te, aura danzante?
un abbraccio
to auradanzante:
RispondiEliminanon posso che dedicartela questa immagine di danza divina sotto la pioggia
A chi meglio di te, aura danzante?
un abbraccio