Crescita o decrescita ? | ||
Una nuova tendenza dei pensatori anticapitalisti | ||
[...brani tratti da siti legati alla Rete per la Decrescita:] | ||
"Alla crescita economica sfrenata, all'iperbolico aumento delle produzioni, al rapido consumo delle risorse del pianeta e alle relative distorsioni del mercato, fa eco una nuova tendenza: la 'decrescita economica'. Il nostro patrimonio globale è fatto, ad esempio, di riserve energetiche e di capacità dell'ecosistema di riassorbire i fattori inquinanti. Quanto è già stato irrimediabilmente compromesso? Quanto ancora potremo vivere di rendita?" Secondo A. Krtashivananda: "A causa delle sue premesse psicologiche, presenti nei valori dell'edonismo integrale, l'epoca industriale ha fallito gli obiettivi di produzione illimitata, libertà assoluta e felicità senza restrizioni. La cultura edonistica integrale postula: | ||
Da un articolo di Albino Bordieri : | ||
Quando ero piccolo, negli anni sessanta, passavo gran parte delle giornate d'estate a casa dei miei nonni. Le giornate erano scandite da appuntamenti regolari: la mattina verso le otto passava l'uomo delle granite. Secondo l'uso siciliano, una bella granita di mandorle e una brioche è quel che ci vuole, per iniziare una calda giornata estiva. L'uomo gridava, con il suo megafono attaccato sopra il triciclo a motore: "a minnulata!" e le persone, adulti e bambini, uscivano con il loro bicchiere o la tazza, a comprare la loro porzione di mandorlata ghiacciata, preparata dal gelataio con mandorle, zucchero e acqua.
Un po' di tempo dopo passava il panettiere con un triciclo furgonato. Chiedeva a mia nonna di quanto pane avesse bisogno e di che tipo, poi lo consegnava e bussava alla porta seguente. Prima o dopo il panettiere, passava il lattaio. Consegnava il latte della centrale in una bottiglia di vetro con un coperchietto di stagnola e, senza aspettare mia nonna, suonava il campanello e andava via. Passavano anche il fruttivendolo, l'unico ad avere un carro trainato da un cavallo, con frutta e verdura di stagione e infine il pescivendolo, che vendeva il pesce da lui pescato durante la mattina.
Mio nonno non aveva un'automobile, andava a piedi o in autobus, a volte in carrozzella con il cavallo, che non era ancora un servizio per turisti, ma solo il taxi dei poveri, costava un po' più di un biglietto d'autobus, ma meno di un taxi ed era più lento di entrambi. I muri delle case erano molto spessi, e questo consentiva di non sentire troppo freddo d'inverno o troppo caldo d'estate. _ Anche le aspettative nel mondo del lavoro erano diverse: chi aveva potuto studiare, poteva aspettarsi di avere un posto adeguato alle sue conoscenze. Era solo questione di tempo, ognuno poteva aspettarsi, dopo un breve periodo di apprendistato, di poter usare le proprie conoscenze scolastiche per avere un posto di lavoro onorevole, forse non quello che si era immaginato, ma qualcosa per sentirsi sicuro economicamente.
Che cosa è cambiato da allora ad ora? Molto, qualcosa in meglio e qualcosa in peggio. È cambiato l'utilizzo delle risorse e delle capacità delle persone, ad una economia povera e disorganizzata si è sostituita un'economia altamente specializzata, con valori e obbiettivi diversi.
Ma quale criterio possiamo usare per valutare i vantaggi e gli svantaggi? Lo strumento che vi propongo si chiama Massima Utilizzazione ed è stato proposto del filosofo indiano Prabhat Ranjan Sarkar. In sostanza si tratta di:
1) dare una priorità di utilizzo delle risorse e delle potenzialità, in base alla loro rarità e utilità sociale (valore esistenziale e valore utilitario).
2) valutare se tutte le potenzialità delle risorse impiegate sono state utilizzate
3) incrementare l'utilizzo completo delle risorse, diminuendo gli sprechi, con l'ausilio delle conoscenze scientifiche e tecnologiche
4) valutare il costo totale di un bene o di un servizio inclusi i costi sociali e ambientali
Da questo punto di vista, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non c'è stato un aumento dell'utilizzo delle risorse, piuttosto un aumento dello spreco. Gli effetti collaterali del finto progresso che abbiamo subìto ci costano molto più di quanto costassero una volta. _ Il gelataio che non passa più ci fa prendere la macchina per raggiungere la gelateria, dove ci viene consegnata la granita in un bicchiere di plastica, con il cucchiaino di plastica.
Anche per il pane, la frutta e il pesce è la stessa cosa: ci sono costi per raggiungere i supermercati, per smaltire i contenitori di plastica nei quali sono contenuti e non ultima, la spersonalizzazione dei rapporti umani, che devono essere valutati oltre alle risorse fisiche sprecate inutilmente nel processo.
Ora tutti vanno in automobile, alcuni ne hanno più di una, e questo spreca il carburante, aumenta le spese per gli incidenti, le spese mediche per le malattie polmonari da inquinamento, e soprattutto spreca il nostro tempo negli ingorghi stradali. _ Questa considerazione cozza contro la valutazione che le teorie economiche di moda fanno del concetto di crescita. La Massima Utilizzazione nell'edilizia.
Continuando il nostro esame dei cambiamenti, ci accorgiamo che le abitazioni sono costruite in maniera differente. I materiali più leggeri consentono dei costi più bassi (che non si sono tradotti in una diminuzione del prezzo degli immobili, ma questa è un'altra storia) e permettono di costruire palazzi più alti.
Quindi i costi dell'edilizia si sono spostati, prima c'erano costi di costruzione più alti, e costi di mantenimento più bassi.
Ma un altro bene elevato e raro è completamente trascurato, il bene della bellezza, completamente dimenticata nell'edilizia residenziale popolare moderna. | ||
[ 26-09-2006 Albino Bordieri ] | ||
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Assolutamente d'accordo.
RispondiEliminaMa purtroppo sono considerazioni che raramente (tranne qui e 'tra noi'...) trovano conoscenza e scavano riflessioni :(
Particolarmente mi ha colpito questa notazione:"Le persone sono costrette, a causa delle condizioni economiche, a vivere in ambienti che, oltre a consumare risorse energetiche, le deprimono, le rendono nevrotiche, stressate, consumando risorse mentali e spirituali che non possono essere recuperate in alcun modo." (....)
Basta !!
RispondiEliminaNon voglio essere più un "consumatore" ma un "utilizzatore" !!
La parola consumo richiama quasi palesemente la parola "spreco" .. invece chi utilizza prende solo il necessario.
Del "vivere al minimo" sono una grande esperta; dato che poco meno di 1 anno fa ho deciso anche di togliermi la macchina perchè mi rendevo conto di usarla in modo inproprio (brevissimi tragitti e spesso da sola). Ognuno di noi ha l'obbligo "morale" di prendere solo ciò che serve realmente.
Non siamo da soli .. c'è anche tanta altra gente intorno a noi.
Anche perchè penso che un tipo di movimento che usi solo quello di cui necessiti serva per creare una competitività sul mercato, che costringa le industrie e i nostri dirigenti a immettere prodotti più simili a noi e alla nostra vita.
Penso di vivere in mondo che troppo poco ci assomiglia.
Io sono per la decrescita!
RispondiEliminabasta con "lo sviluppo", il progresso, l'accumulo! Non vorrei neppure indossare ancora tutti questi indumenti, che non si era mai visto un maggio così variabile e così nuvoloso e piovoso. basta nuvole! cielo limpido e un poco, dico solo un poco di felicità!!!!!!!!!!!!!!!
Scherzo, un poco, ciao Carl-etto, il mese prossimo è il mio compleanno...così tanto per dirne una! :)*
per ritornare in argomento, quando sento che alcune produzioni alimentari della mia regione hanno raggiunto un livello di qualità e di diffusione buono, con esportazioni anche in altre regioni (che per noi sono tutte nel continente!), ma si punta alla diffusione anche in cina o in giappone o ..dio solo sa dove, in nome, appunto dello sviluppo, della crescita di quell'azienda produttrice, dei profitti, però loro ti dicono dei posti di lavoro!!! ecco...io questo discorso lo odio, perché mi appare in tutta la sua assurdità, perché è il rincorrere sempre il massimo, sempre per pochi a discapito della qualità globale!
io lo odio questo mondo!!!!!, (per dirla da adolescente!)
Un grazie leggero parte dal cuore e si fa fragore per superare il rumore di questo vuoto pesante che mi circonda da giorni...
RispondiEliminaAicha
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RispondiEliminasogni d'oro. emer