Fin dal primo incontro con la sua scrittura, rimasi avvinto dalla forza epica e al tempo stesso umile e serena delle sue pagine. Sto parlando del grande Mario Rigoni Stern e del primo suo libro che ebbi la fortuna di leggere in prima media. Si trattava del “Bosco degli urogalli”.
Oggi, che questo grande uomo ha iniziato un nuovo viaggio incamminandosi definitivamente sui suoi sentieri e dentro quella favolosa casa naturale che é il bosco, sento di dovergli tributare un saluto e un piccolo omaggio.
Rigoni se ne é andato lunedì scorso, a 86 anni, nella sua casa sull’altopiano di Asiago che si era costruito con le sue stesse mani. E proprio riflettendo sul suo percorso esistenziale, oltre che alla figura di un nonno, mi viene naturale andare con il pensiero all’immagine di un uomo-albero. E’ così. Per questo uomo antico e insieme modernissimo, la Natura, l’ambiente in cui viviamo tutti noi e al quale spesso siamo ciechi, era sacro.
Quando penso al suo pianeta letterario non riesco a tenerlo distinto dai luoghi e dall’impatto che quei luoghi (che fosse l’altopiano dei Sette Comuni o le sterminate campagne Russe poco importa) avevano sulla sensibilità dei suoi protagonisti. Non c’é libro in cui questo tema non attraversi come un tessuto di broccato, il groviglio per lo più contraddittorio e pieno di sofferenza delle vicende umane del secolo scorso. Ma proprio come un tessuto prezioso e pieno di luce, la Natura anche nei suoi libri più drammatici e duri, ha questo impatto rasserenante e amico. Mario Rigoni Stern mi ha sempre rimandato alla tradizione russa dei Turgenev e dei Tolstoj. Era uno scrittore autodidatta, ed infinitamente colto, proprio perchè autodidatta.
Buon viaggio, Sergente Maggiore Rigoni Buona caccia, Nonno Mario... | ||
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gli urogalli sono ovunque eh? :-)
RispondiEliminaE così se ne va un altro pezzo della nostra Storia...
RispondiEliminaTocca a noi perpetuare nel tempo il loro ricordo affinchè non si perda nell'oblio e nell'ignoranza...
Aicha
ps. Aicha ha molto apprezzato la carezza... è insaziabile di coccole!
Un grande uomo, un grande scrittore....purtroppo ne abbiamo perso un altro....
RispondiEliminaStesse letture alla stessa età. simili pensieri... solo che tu li esprimi meglio! :)
RispondiEliminaciao! ti ho lasciato un regalo nel mio blog.
RispondiEliminaMolte volte solo osservando i lineamenti di una persona ti accorgi della sua interiorità. E questo è il caso.
RispondiEliminaCiao
Chiara
un uomo che ha vissuto ogni esperienza con totale consapevolezza.
RispondiEliminariposi in pace.
era uno scrittore della memoria, ora se ne e andato ma la sua memoria resta
RispondiEliminaChe viso che parla...
RispondiEliminaAura
L' amore per la natura è un amore che la natura riconosce e riverisce.
RispondiEliminaChi sceglie la strada degli alberi è, anch' egli, un albero.
E' vivo, dà vita e ne vive il ritmo reale.
Ti abbraccio, paziente amico mio che ascolti i silenzi del mare.
Gabri
Ciao amico,
RispondiEliminaandrò subito a leggere questo "nonno" così saggio...
grazie per avermelo fatto conoscere.
adesso sto ascoltando la tua musica....
Grande lui...grandissimo tu nel portarlo "a conoscenza".
RispondiEliminaE' stato un bel conoscere.
Ti stringo sensibile uomo dal colore e dal profumo del mare.
Mi associo nel commemorare questa figura di scrittore colta e nello stesso tempo semplice. sarebbe interessante che tu vada a leggere da Martino, che trovi tra i miei link, la descrizione che ne fa uno che l'ha conosciuto personalmente.
RispondiEliminaUn bel post, io l'ho apprezzzato. Ciao Carlo, buon blogging.