IL FUOCO
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Nei tempi antichi quando il sole tramontava, l’unica fonte di luce per gli uomini, a parte il chiaro di luna e le stelle, era il fuoco. Per centinaia di migliaia di anni, gli esseri umani si sono raccolti attorno ai fuochi guardando le fiamme e le braci, col freddo e l’oscurità alle spalle. Forse fu là che ebbe inizio la meditazione formale.
_ Il fuoco era un sollievo, ci forniva calore, luce, protezione. Era pericoloso ma controllabile con le opportune cure. Sedervi accanto procurava riposo al termine di una faticosa giornata. Alla sua calda luce oscillante, raccontavamo storie, parlavamo delle ore appena trascorse oppure sedevamo silenziosi, vedendo il riflesso delle nostre menti nelle fiamme in continuo movimento e luminosi paesaggi di un mondo magico. _ Il fuoco rendeva sopportabile l’oscurità e contribuiva a farci sentire protetti e sicuri. Teneva lontano fra l’altro gli animali che altrimenti ci avrebbero assalito. Era tranquillizzante, riposante, induceva alla meditazione ed era assolutamente indispensabile ai fini della sopravvivenza.
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Questa necessità é oggi scomparsa dalla nostra quotidianità e con essa quasi tutte le occasioni di calarci nella tranquillità. Quando all’esterno la luce si attenua, dobbiamo solo premere un interruttore, illuminando l’ambiente a nostro piacimento, continuando le occupazioni precedenti e impiegando così le ore di veglia supplementare in piena attività. Non esiste più un'ora fissa in cui interrompere il lavoro perché la luce non é più sufficiente … si é dissolto l’originario orologio interno che ogni sera segnalava l’ora di cambiare marcia e di sospendere le attività della giornata. Oggi la nostra mente ha rarissime possibilità di placarsi accanto al fuoco.
_ Ora, invece, guardiamo la televisione e ci sottoponiamo ad un costante bombardamento di stimoli, pensieri, suoni e immagini provenienti da menti altrui che per lo più tendono a condizionarci e a instillarci nuovi bisogni. Veniamo così imbottiti di tante informazioni, desideri, eccitazioni e messaggi inutili. La televisione ci lascia sempre meno occasioni per assaporare una nostra tranquillità. Assorbe tempo, spazio e silenzio, come un sonnifero che ci culla in una ottusa passività. “Bubble-gum per gli occhi” fu definita da Steve Allen.
Anche i giornali fanno altrettanto avendo completamente oltrepassato la dimensione della informazione e configurandosi sempre di più come strumenti del potere per orientare e manipolare le opinioni delle persone e indurle al consumo e all’accettazione dei modelli di comportamento consoni con il potere sociale ed economico dominante. In ogni caso anche i giornali finiscono per sottrarci molti momenti preziosi che potremmo vivere con maggiore pienezza.
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Tutto ciò ci allontana da noi stessi, ci distrae e finisce per farci soccombere davanti ai richiami esterni che condizionano le nostre menti.
Invece possiamo sviluppare altre abitudini che ci riportano alle essenziali aspirazioni interiori, al calore, alla tranquillità, alla pace con noi stessi.
Ad esempio, quando si rimane seduti seguendo il ritmo della nostra stessa respirazione é come stare davanti ad un fuoco. Guardare profondamente nel respiro, ha lo stesso valore fondamentale del guardare un fuoco e le braci luminescenti e le fiamme che rispecchiano la mutevolezza della mente. _ Se veramente ci lasciamo andare al momento, così com’é, e non fissiamo obiettivi, possiamo facilmente trovarci nello stato di tranquillità primordiale, al di là del livello dei pensieri. In quello stesso stato di pace che sperimentavano gli uomini sedendo davanti al fuoco. | ||||
[ Jon Kabat-Zinn ]
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Che post da sballo!!!
RispondiEliminaChissà Gianlù quando vedrà il gatto-fuoco...già me la immagino...
Io da piccola e per breve tempo avevo il caminetto e mi davano tante botte perchè mi sedevo a fissare il fuoco che mi confortava tanto, visto la famiglia che mi ritrovavo...Stupendo il fuoco!!!
Bellissimo post, di grande respiro come la musica che hai scelto.
Ciao
Chiarabella
.... credo di essere una fortunella con ancora il camino in casa.
RispondiEliminaLo adoro e perdo ore ed ore a guardarlo, ascoltarlo e sentirne il caldo ...
grgrgrgrgr .... l' anonima sono io ...
RispondiEliminaBasterebbero anche soli cinque minuti al giorno per chiudere gli occhi e lasciar fluire il pensiero...quante cose si possono sentire che normalmente ci sfuggono!!
RispondiEliminaUn affettuoso abbraccio Carlo :)
Mi sono da sempre identificata nelle intense sfumature della fiamma... credo che tu sappia il perchè...
RispondiEliminaBuon w.e.
Aicha
Oddio quel gatto!!!!!
RispondiEliminaChe bravo sei Carlo!
Si il fuoco è stupendo. Solo per due anni ho avuto il caminetto e tu sapessi che incanto vero guardare il fuoco o anche solo le braci...
Un grazie per la tua stupenda realizzazione. Gianlù
Il fuoco.
RispondiEliminaUno degli elementi indispensabili alla nostra vita.
Ciao
Da me ora qualcosa di attinente che certamente sentirai vicino...
RispondiEliminaAicha
Sono un uomo che vola. E ho anch'io il camino. Stasera l'ho acceso per la prima volta in quest'inizio autunno.
RispondiEliminaQuesto blog è meraviglioso. Chi sei tu per scrivere così bene? ti aspetto, sarai un ospite gradito. volans
Non sai quanto insegua -ogni giorno!- quella poca mezz'ora di rilassamento totale-con buoni propositi (sottoforma di yoga-nidra)... ma poi le incombenze doverose si rubano pure quella :(
RispondiEliminaLeira? ma tu hai un camino? non credevo...
RispondiEliminaimmagino quanto sia faticoso ritagliarsi quei momenti
Che quasi sono tanto più preziosi quanto più ci mancano...
non so bene perchè
ma mi viene da scrivere che
"avere radici", sentire di "avere radici" parte proprio da quei momenti in cui misteriosamente ritroviamo un nostro centro.
...e hai perfettamente ragione! -anche se dici "non so bene perché"...
RispondiEliminaSolo che è così dannatamente difficile trovare il tempo per allenarsi a farlo! :(
Dopo (dopo aver 'allenato' la mente, come si fa con i muscoli con la ginnastica, come si fa -investendo 'sforzo' per ogni "disciplina" che preveda una meta) questo dovrebbe avvenire naturalmente in qualsiasi momento e situazione...
...Ma intanto???
Se il tempo da dedicare alla meditazione e la resistenza allo stress sono quel che sono...(e le "passioni negative" intanto spadroneggiano con idiota potere...) che dedurne?!? Che anche la classe operaia della spiritualità deve mettersi in lista d'attesa del nirvana, come -già "l'altra" del paradiso??!!??
Questione di karma, dicono.
Preconizzando il Walter pd...
Nota: In effetti non ho camino qui, ma solo in casa in Toscana (in vendita e de-serta da tre anni). Di cui mi resta tuttavia l'abilità ad accendere il fuoco con un solo fiammifero...