Chi senza la follia delle Muse
si avvicina alla poesia,
inutile è lui e la sua arte,
perchè di fronte alla poesia dei folli, la poesia del saggio ottenebrata, scompare.


   
         
         
   

    [Platone, Fedro, 245 a.]


   
         
         
         
         
         


 


 


 


ringrazio GIANLUISA per l'immagine [tratta dalla sua raccolta di cartoline francesi]

Commenti

  1. Avevi occhi di cagna
    e di amore parlavi
    come fosse un Dio.
    Questa poesia me la sussurrò un folle sul mio taccuino.
    Non l'ho più scordata.

    RispondiElimina
  2. Bello questo post.
    Suggerisce sensazioni contrastanti:
    sagge e anche pazzerelle...

    Ciao

    Chiara

    RispondiElimina
  3. Forse un pizzico di follia non serve solo a chi si avvicina alla poesia ....

    RispondiElimina
  4. Allora siamo un mondo di poeti in pectore perchè un briciolo di follia è insita in ognuno di noi più di quello che potenzialmente riusciamo ad immaginare.

    RispondiElimina
  5. ...la follia dei savi....
    Ho sempre adorato Platone.....

    RispondiElimina
  6. ..ma che belle sono queste parole???

    RispondiElimina
  7. un pizzico di follia non guasta..e la Poesia resta Poesia
    Un caro saluto Carlo :)

    RispondiElimina
  8. Penso che siamo tutti un pò poeti, dobbiamo solo rendercene conto ;)
    Un bacio Carlè

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari