immagine tratta da una fotografia di Misti


 


 


 

















































































































































































































         
         
   

 


 


         
         
         
         
   

Come la luna,
è apparsa molte volte, la Bellezza,
nella mie sere.

L’ho veduta sorridermi da lontano.
Le ho accarezzato
la pelle
Le dita incerte su quello splendore.

Poi,  respirare abbracciati
in notti furiose e in sogni avverati.
Nella veglia e nel fiorire di sommesse parole,
dentro silenzi ardenti di intesa,
uno sguardo, perduto nel mio.
Ubriaco della mia stessa sorpresa.


Un diamante tagliato a metà
che a luce spenta, brillava nel buio.
_
E mille pensieri ancora da dire,
ch'era un peccato essersi addormentati.


   
         
         
         
         
         
   


   
         
         
         
         
         
   

Eran risvegli lenti e leggeri,
labbra succhiate nella schiuma di cappuccino.
Mille passeggiate in luoghi di mare.
Volta del cielo illuminata a distesa.
Le gole tese a bere il mattino
dopo la  resa dei corpi allacciati.

Chissà dove sarà ora
quella felicità così alata...
Stasera che di nuovo la luna si affaccia
Stasera che la luna  mi torna a trovare

Come una donna che sa la tua malattia
Che ti sfiora la fronte per scacciare
la febbre
_
Che ti tocca con la sua candida mano
per nascondere tutto quel buio
che non sa più parlare


   
         
         
   

                                       [ k ]


   
         
         
         
         
         
         


 


 



 

Commenti

  1. Dio mio Carlo, che tristezza infinita mi hai suscitato. Saranno le parole, ancor più la musica e le tue fotografie. Non so...


    Chiara

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  2. Malinconia stupendamente espressa e dalle tue parole e dalle immagini.

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  3. Se le ombre sono cambiate nella foto qui sopra, sono io, seduta in riva, sotto quella luna,che veglia come una madre ogni respiro e sospiro per ora resto qui immobile guardare le emozioni che passano.
    un abbraccio,emer

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  4. allora, sei stato accontentato...hai un nuovo post da leggere (peggio per te)...però la cosa che volevo dirti era un'altra... ora io posso avere il poster??? eh? eh? eh? posso? daaaaai! ;-)

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  5. ... quello sfiorare la fronte per scacciare la febbre é un gesto di una dolcezza infinita ...
    .. come la luna ...

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  6. Quanta dolcezza e quanta malinconia...
    Ti abbraccio
    Biby

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  7. Foto incredibili. I versi anche sono struggenti. La malinconia che mette la luna piena molto ben descritta.
    Ciao

    Gianluisa

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  8. Un pensiero mi viene:
    credo che la malinconia non sia un sentimento negativo o di cui avere timore o da cui fuggire.
    Siamo un intero, composti di ogni cosa. Siamo un arcobaleno.
    Non potremo mai essere solo un colore, soltanto positività o ottimismo.
    Ogni nuovo giorno fa risaltare
    una tonalità diversa
    Ogni istante ci viene a donare una diversa consapevolezza.
    Di noi. Degli altri. Del tempo.Dei ricordi.
    So bene che guardare attraverso
    la lente della malinconia non può essere una costante.Ma quando capita di riflettersi in quello specchio
    è soltanto uno scrutarsi meglio.Di più. Più a fondo.
    E' abbracciare tutto quello che è o che è stato. Questo almeno, io sento...

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  9. Guarda che luna, guarda che mare...beh, a me è venuta voglia di cantare...che sarà? ;) Ciao Carlè

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