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Lorenzo Fava, partigiano del Polesine, medaglia d’oro al valor militare, fu fucilato in carcere, a Verona, il 23 agosto 1944, dalla Repubblica Sociale Italiana, a 25 anni. Credo sia attualissimo questo suo pensiero, rispetto al nostro "oggi".
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"I mali più gravi sono in noi. Se gli uomini in camicia nera presto mancheranno, lo spirito del fascismo perdurerà. Per spirito del fascismo noi intendiamo la disonestà, l’arrivismo, i facili guadagni, l’opportunismo, il timore del rischio ed il timore della morte, l’egoismo e la mancanza di dignità, l’insincerità e la mafia, il protezionismo e il nepotismo. Quando noi avremo abbattuto tutti questi colossali nemici, allora soltanto, avremo eliminato lo spirito del fascismo. Purtroppo non sono trascorsi invano vent’anni di malgoverno. Esso si è infiltrato come un veleno insidioso in tutti gli strati della popolazione. Tutti ne siamo contagiati e bacati ". |
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Questo valoroso giovane aveva ed ha tutt'ora ragione da vendere. Mi chiedo, con il senno del poi, a cosa è servito il loro estremo sacrificio se i risultati sono quelli che vediamo tutti i giorni. Che vergogna. La nostra ignoranza ha prevalso sulle lungimiranti parole parole di Lorenzo fava. Grazie, veramente un bel post. Per un attimo mi era venuta voglia di fare copia-incolla e condividere queste parole con gli altri amici.
RispondiEliminaBuon blogging, caro carlo.
http://casam[..] <object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/CkzwyBq5pjI&hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"> [..]
RispondiEliminahttp://casam[..] Che bello adattare l'evidenza ai propri tornaconti personali. Sarebbe a dire la mia opinione è sempre ad libitum, a secondo di come mi alzo la mattina. Si, si mi riferisco al solito amicone, quello che abitualmente dice una sequela di fesserie [..]
RispondiEliminaPost emotivamente forte! Leggere le parole di Lorenzo Fava mi ha procurato una grande pena e una grande commozione.
RispondiEliminaSono d'accordo con Enzo di cui quoto il commento.
Grazie per aver pubblicato la lettera.
Annarita