SOGNO

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. .. Che tu vieni a trovarmi nei sogni non mi stupisce. Lo presentivo fin da quando eri qui. Ora che accade,  mi risveglio con la sensazione inconfondibile, d'attraversare il tempo. Di poterlo bucare. . Come se gli anni passati fossero semplicemente tende che un vento più forte può sollevare o che la mia mano può scostare purchè io lo voglia. _ . E’ la sensazione che il tempo sia solo un esile e sottilissimo schermo. Che i sentimenti, le emozioni più forti lo innervino tutto così che io ti riveda camminare dentro giorni che non scolorano nella memoria. . _ Giungi assai prima dell’alba… E mi porti in visione le tue guance infuocate le mani adagiate sul tavolo, i bicchieri colmi, l’imbarazzo all’arrivo del cameriere l’occhiata d’intesa mentre s'allontana.  . O ancora, il paesaggio che incornicia il tuo sguardo acceso e il sorriso. Penso ai quadri di Raffaello… La luce che colora i miei sogni é simile alla dolcezza dei paesaggi dei suoi dipinti. Ogni volta che da sveglio li contemplo é il tuo passo a corrermi incontro. . C’eri tu e tu torni a trovarmi. C’era l’argento vivo degli uliveti e quello vedo brillare sotto un azzurro immobile e senza vento. Sei immersa nell’acqua stillante della memoria. . Allungo una mano e tu ti issi sul bordo del tempo trascorso. E’ sapore di fragole,  suono di pesca addentata. E'  l’ebbrezza del glicine, la luce che m’accompagna nel mattino che viene. . .

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