Dedicato all'Italia che amo

   

 

 

 

 

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	Casualmente, diversi mesi fa, mi sono imbattuto in un sito particolare, forse unico nel suo genere, un Album di foto sulle pagine di Flickr [  http://www.flickr.com/photos/22368803@N05  ] con immagini che fin da subito, mi hanno colpito, catturato, stregato. No, non sono fotografie con effetti speciali, con dissolvenze, giochi di luci o chissà quali diavolerie... Sono piuttosto fotografie di una Italia “diversa”. _ Un paese che è di fatto invisibile nei mezzi di comunicazione ufficiali. Come se esistesse un paese "desaparecidos" all'interno della nostra nazione. Se è vero che l’Italia che occupa stabilmente le cronache e i programmi televisivi è fatta di pubblicità assordante, di lustrini, paillettes, di quiz, di gossip, di volgarità gratuite, c’è un altro paese che vive sotto il nostro stesso cielo. Ed è questa seconda Italia  che sento come la mia vera patria Certo non fa cronaca. Non fa spettacolo. Non ha luci colorate ma ugualmente mi attrae, mi diverte, mi fa sorridere e mi commuove insieme. E non so nemmeno, se qualcuno, osservardo queste immagini, potrà mai avvicinarsi a quello che sento io, ogni volta che mi fermo a scrutare questi muri, queste facciate scrostate, questi balconi fioriti, questi vicoli stretti, queste case appese a ripide discese con improvvisi squarci sulla luce della pianura o della montagna. Perchè c'è un sentimento profondo di amore, di umanità rappresa, che nel tempo, si è fatto "paesaggio" in queste foto. Questo mi arriva.  _ Questi scorci appaiono come un paesaggio umano. Come guardare il viso di un padre, di un nonno. Di qualcuno sul cui volto possiamo intravedere tracce di noi stessi.          _ Così, dico che questa è la mia patria. Questi sono parte dei paesaggi che ho nel sangue e che sanno riempirmi gli occhi di affetto. Ma a questo punto devo rendere omaggio all'artefice di tutto ciò: una amica, una conoscenza virtuale - Carolyn - a cui appartengono le splendide foto che compaiono sulle pagine di Flickr (e di cui io, ho riportato qui una piccolissima selezione).           Di lei so poco,  ma ugualmente so tutto quello che mi è sufficiente per stimarla, apprezzarla, incoraggiarla a non interrompere questa ricerca dei tanti volti del paese reale.         _ Conosco il nome  - Carolyn - e so che è di origine australiana.       _ Proprio questo, negli ultimi giorni, mi ha fatto nascere  un pensiero: forse per vedere bene questo paese "invisibile" ai nostri occhi italiani, così assuefatti dall'abitudine, serve la purezza di uno sguardo straniero... A Carolyn, va il mio ringraziamento e l'augurio di proseguire l'opera che ha cominciato. Attraverso le sue foto, in ogni caso, conosco un poco del "suo sguardo", del suo stupore che è lo stesso mio. _ Da quello sguardo, da quel modo di guardare dentro l'obiettivo,  so anche, che deve essere una persona con una grande attenzione. Una vera passione per raccogliere pezzo a pezzo, con infinita cura e affetto, gli angoli di questo nostro paese. _ Quel paese invisibile ai più, quella patria autentica e  bella e vissuta, umile ed umana, anche se "figlia di un dio minore"... _ Grazie Carolyn.
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