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GHIACCIO | ||
Monto in aereo e mi danno il giornale. La bellezza del viaggio è anche in questo. E’ come lo shampoo gratis in albergo. Ad alta quota, leggo che le donne lavoreranno fino alla età di sessantacinque anni. Il ministro sostiene che questa misura ci allinea agli altri paesi europei. Insomma ci lamentiamo tanto del nostro paese, diciamo che mezzo secolo di governi democristiani con aggiunta di un quindicennio di Berlusconi hanno prodotto una repubblica delle banane, ma poi quando il governo ci avvicina al resto dell’Europa ci scoccia. Ma non è l’unico annuncio positivo che riguarda le donne italiane. Una hostess dell’ex Alitalia mi racconta che le donne passate alla CAI devono volare anche di notte nonostante la legge riconosca alle lavoratrici che hanno figli piccoli di restare in famiglia almeno nelle ore notturne. E il lavoro in alta quota espone ai raggi cosmici che possono recare danni anche al feto. Perciò le hostess non poche volte hanno figli con problemi causati dal loro stesso lavoro. In Italia le donne hanno problemi col lavoro anche quando diventano titolari di un ministero. Dall’ultimo governo di centro-sinistra a questo nuovo del centro-destra si è passati da sei a quattro. Poche, ma buone, visto che la rninistra della scuola è riuscita in un solo colpo a mettere fuori gioco diverse migliaia di insegnanti, dei quali la maggioranza sono donne. Quando perderanno il lavoro non saranno le uniche. Saltando l’orario pomeridiano i bambini dovranno essere ripresi qualche ora prima creando problemi anche alle madri che lavorano, oltre che alle insegnanti disoccupate, poiché dovranno rinunciare al loro lavoro e sperare in un part-time. Ma ci hanno detto che un solo insegnante è un beneficio per il bambino che avrà un solo riferimento e non più quella dannosissima pluralità portatrice di pericolosi relativisrni. Ma persino le donne violentate in fondo devono consolarsi da quando il premier ha detto che “dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze”, perciò se sono state scelte da uno stupratore è per la loro bellezza. Mentre leggo il giornale l’aereo decolla da Roma e atterra a Venezia. Domani sarò a Schio dove una volta c’era una grande fabbrica. Il suo fondatore voleva che la famiglia fosse al centro del suo modello industriale. Anche per questo veniva spesso assunta anche la moglie e i figli insieme al padre. I ragazzini sarebbero stati allevati nel rispetto del padrone come i pulcini delle squadre di calcio. Ma per le donne non era riservata alcuna possibilità di carriera. Venivano assunte perché potevano essere sottopagate e perché erano più docili degli uomini. Dovevano sentirsi come quando stavano in casa: sfruttate dal padrone come lo erano state dal padre e dal marito. Molte venivano messe nel sottotetto e cucinavano praticamente al buio. Il padrone doveva occupare ogni angolo del suo edificio e quello spazio andava bene per loro. Diceva che all’ultimo piano stavano più vicine a Dio. Quando ci sai fare col marketing puoi vendere pure il ghiaccio agli eschimesi. Bisogna solo attrezzarsi con un bel catalogo: ghiaccio per superalcolici, mattoni per igloo, ghiaccioli alla menta… |
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[ A.Celestini tratto dall'inserto VIAGGI di Repubblica del 19/03/2009 ] | ||||
Mi aveva colpito quell'articolo e pure tanto...quindi come posso non sorridere nel riscontrare quella sintonia che ci fa viaggiare spesso sulla stessa onda?!
RispondiEliminaBuona domenica
Aicha