Se vuoi ragione, hai ragione Se vuoi andare,
vai pure fino in fondo
fino al soffitto. Sempre diritto... _ Tanto il pianto trattenuto farà ancora da cornice al nuovo taglio di capelli.
_ Profumerà forse di soffritto Di un tramonto un po’ sbiadito Di jeans con l’orlo sdrucito che buttasti anni fa e ora vorresti indietro come le foto ormai smarrite Ora che ti pare che ogni cosa si confonda E le crepe alla parete siano una sola, enorme ragnatela Che ciò che sta in solaio non sia altro che il tempo che appena ieri, con furia hai riposto in mezzo ai libri, nei cartoni
in attesa dei traslochi _ Ora che come una gatta stai in ascolto dei rumori Come se il fragore del mare provenisse dal tappeto proprio al centro del salotto o le foglie dell'ippocastano tremolassero all’apertura dell’armadio Un attimo dopo che hai scelto la camicia e, finito col rossetto
sei pronta per il meeting, il briefing
o un nuovo compleanno da trascorrere in ufficio. Poi ti guardi l’azzurro delle vene che ti fa marini i polsi e ad un tratto ti ricordi il tipo buffo che ti disse che avevi caviglie da sirena _ Solo adesso realizzi quell’errore... Quel balzano complimento L’avvampare del rossore e la tua confusione Oh che sbadata...
Che stupida sei stata.
- Quel tuo imperdonabile attraversare la vita da distratta da cui è disceso tutto il resto... _ Ma sei già in ritardo Richiudi piano il tuo portone e corri in strada. _ Alla fermata.
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Ma che bella!!!
RispondiEliminaUn film di quelli giusti.
Piaciuta tanto.
Ciao
Chiara
Ma come ti voglio bene!!!!!!!...........il cielo lo sà
RispondiEliminaA volte mi sembri cosi vicino che sento di averla già vissuti i tuoi pensieri. emer
Che bella "poesia", io però sinceramrnte non andrei fino al soffitto, mi piace stare dove sono e.. starò. Sai anch'io ho un nuovo taglio di capelli, ma non torno più indietro, il cielo azzurro mi piace, realizzo solo ora l'errore enorme avvolto nella mia confusione, dalle parole che volutamente a volte "provocavano" diverse interpretazioni. Non sono in ritardo, anzi oggi "Vivo come non mai", credo che tutto o (quasi) si può rimediare, ma ora mi sorge un dubbio...tu sensibilissima persona non sbagli mai??...
RispondiElimina@ utente anonimo:
RispondiEliminaVolevo dirti che non puoi nemmeno immaginare quanti errori..errori clamorosi, colossali ho fatto e faccio continuamente...
Di molti te ne accorgi solo dopo
Di altri solo quando ci sei in mezzo.
In ogni caso non è questo "vivere"?... provare, sbagliare, cambiare strada, imparare a volte qualcosa, altre volte non imparare nulla...provare e prendere il mare ogni volta, pur sapendo le tempeste e le calme piatte...senza vento.
Quindi ti rassicuro...sto nella media con la mia montagna di errori che ogni tanto trovo la forza di fissare da lontano o di scalare ancora una volta per vedere se da lassù in cima si scorge qualcosa che possa somigliare alle parole "saggezza",
"comprensione", "consapevolezza"...
o se da lassù tutto il mondo non appaia coperto da una gran foschia
di cui alla fine, ti colpiscono solo i colori: un gran bel rosa che scolora in azzurrino chiaro...proprio laggiù dove finisce il cielo e inizia il mare
@ emerenz:
è vero, a volte inaspettatamente ci si sente "vicini"... almeno per un attimo
@chiarabella:
hai detto bene..."film"
succede... Spesso nella nostra mente si proiettano film, visioni, immagini che si sgranano, si sfuocano, tornano nitide all'improvviso
seguendo logiche misteriose...
Questo post è qualcosa del genere...non certo una poesia.
Che piacere quando pubblichi le 'tue' di cose. Scegli sempre oculatamente anche le proposte di altri in sintonia col tuo pensare, ma io apprezzo molto la tua scrittura.
RispondiEliminaLa scrittura di Carlo Klimt!
Ciao
Gianluisa
P.S. boccheggi anche tu? ma quando finirà questa bolla purtroppo non di sapone ma di caldo?
[pennellate di colore che si imprimono negli occhi..]
RispondiEliminalu
@ Gianluisa:
RispondiEliminapartiamo proprio da quello. Che da giorni si boccheggia...che non se ne può più, di questo clima tropicale umido/asfissante.
Davvero guardo il cielo e invoco un temporale definitivo che d'un colpo chiuda l'estate...e poi ho visioni di alpeggi, baite, foreste alpine e in alto il bianco dei ghiacciai
:-)
rido perchè essere metereopatici porta a sfiorare la pazzia.
Per stanotte dicono arriverranno temporali sulla pianura padana e pure sull'Appenino
Non dovesse succedere e non mi sentissi più, saprai dove sono:
in Austria, sul Grossglockner,
oltre i 3000!
Quanto allo scrivere...è un dilemma
perchè l'impressione è che tutto sia già stato scritto e meglio e di più
di quello che si possa fare.
Eppure la tentazione di trovare la propria nota, il proprio suono e il proprio sguardo sulla realtà rimane invincibile.
Mi confermi che da te anche in questi giorni non si sente la musica del blog?
Eppure Dorame la ascolta e altri dicono di sentirla... che congiura...
ecco cos'è! ...uffa
Ciao mio caro, e bello, in questo caso, dolce e spiritoso Klimt. Sorrido dopo aver letto la tua poesia in questa mia prima giornata di lavoro, nella biblioteca appena pulita, tutto risplende, i fiori, i ricordi dei meeting organizzati nel passato, le parole eterne che al passato e al sempre appartengono, con l'unica differenza che a volte qualcuno le condivide con noi nel corpo oltre che nell'anima, altre volte le riconosciamo parole e amiamo loro nella persona che le pronuncia. Non è facile darsi, come non è facile, per molti, prendere, ma errori, errori non ne esistono, le azioni definiscono la vita di ognuno. C'è chi di questa vita è, vuole essere soddisfatto a dispetto di tutto, anche della sofferenza che crea o di quella che non contribuisce a lenire e allora si accontenta di classificare come errori le proprie azioni magari fatte in malafede, sapendo già di far male ma approfittando del bello che una certa situazione offre, c'è chi, con cuore aperto, immagina che i rapporti tra gli esseri umani possano essere improntati all'autenticità. al bene, alla trasparenza, alla condivisione.
RispondiEliminaScusa, amico mio se da questa leggera poesia (leggera nel senso positivo), ne ho tratto una disquisizione filosofica sui rapporti interpersonali, ma in essi siamo immersi, in essi ci specchiamo.
Ho guardato stamane, prima di uscire
"l'azzurro delle vene
che fa marini i polsi"
ora lo so, sapevo già che tu, più tardi, me lo avresti fatto notare.
Ho una nuova pettinatura, ma non lo sarà per molto, ne farò un'altra, presto, vivrò e vivo ancora nella confusione a volte, a volte sono e mi sento lucidissima.
Tutto il resto è ancora quì, con me.
Un abbraccio e venti baci.
Tizi