OGGI  MORDO


 
     
     
     
     


 
























































     
     
     
 

Mi scuso in anticipo con chi pensa che io sia un essere raziocinante. Oppure  una persona illuminata e tollerante. No. Non lo sono. In più di una occasione, non lo sono.  E dopo aver letto questo post non lo potrò più essere agli occhi di nessuno. Oggi mi sento cattivo. Cattivissimo. UNA BELVA. E non temo di dirlo.
-
Non sono nemmeno d'accordo sul fatto che una persona che ama la cultura e s'interessi d'arte, non debba occuparsi di politica, ma riservare a questa sfera, un altezzoso e distaccato "non ti curar di lor, ma guarda e passa".
_
Per quanto mi possa sforzare di ignorare la melma in cui siamo finiti, certi giorni mi scatta dentro una rabbia cieca ..anzi no... Cieca non è.  Lei ci vede benissimo. E’ comunque una rabbia potente e cattiva. Il motivo? Diversi.  Ma uno, l'ennesimo, è riportato qui di seguito.


 
     
     
     
     
     
     


 


 


 








































































































































































       
   

 


 
       
       
       
   

 Tratto da " Repubblica"


 
       
   

Circa 500 docenti in meno mentre crescono i ragazzi disabili. Pioggia di ricorsi. I racconti delle famiglie: ogni ora che salta è un passo indietro per l'alunno



 


   

 Taglio agli insegnanti di sostegno
"Torna la classe differenziale"


 
       
   

di MARIA NOVELLA DE LUCA


 
   
   

ROMA - Ogni ora tagliata è un salto all'indietro. Ogni insegnante che se ne va un trauma psicologico difficile da ricostruire. Come una barriera architettonica che non si riesce mai ad abbattere, perché per loro, i bambini e i ragazzi H (così la scuola ancora li definisce) la vita in Italia si è fatta davvero dura. Si chiamano Valerio, Giulia, Martina, Claudia, Adele, hanno dai 4 ai 18 anni, hanno disabilità diverse, e abitano in ogni luogo d'Italia.
-
Da quest'anno, con i tagli della riforma Gelmini, hanno perso la metà dei loro diritti: ore di sostegno dimezzate, assistenza inesistente, accesso allo studio, di fatto, negato. Parliamo di studenti disabili, vittime del taglio degli insegnanti di sostegno, la faccia più oscura e dolorosa della scuola senza più fondi, dove spesso non c'è più nessuno che accompagni al bagno il piccolo con handicap, nessuno che lo sorvegli, e dove anche 5 o 6 alunni disabili vengono concentrati in un sola classe. Dove, denuncia Alessandra Corradi, una mamma di Verona con un bimbo di 4 anni, cieco e con tetraparesi, "sono tornati gli stanzini H". "Spesso mio figlio, con la scusa di proteggerlo dalla confusione, veniva portato in una classe a parte, lui da solo, senza gli altri bambini... Vi sembra integrazione questa?".



I dati dell'anno 2009/2010 segnalano un taglio di circa 500 insegnanti di sostegno con un aumento però di oltre 4000 ragazzi disabili. Questo vuol dire, spiega Giuseppe Argiolas, docente all'Istituto "Colli Vignarelli" di Sanluri, in Sardegna, "che la maggioranza dei ragazzi e dei bambini disabili che ieri avevano diritto a 18 ore di sostegno alla settimana, oggi arriva a malapena a nove". Con conseguenze spesso gravissime per le vite di studenti, che con enormi sforzi e pazienza conquistano pezzetti di autonomia e abilità. "Anche in questo istituto, da sempre all'avanguardia nell'integrazione e nel processo formativo dei giovani con disabilità, oggi c'è una prima superiore con addirittura sei ragazzi con seri handicap riuniti tutti insieme, mentre per il buon andamento della classe, per il successo sia loro che dei ragazzi normodotati non dovrebbero essere più di due.
-
Ma qual è il disegno? Tornare alle classi differenziali?". Il risultato è una pioggia di ricorsi che si è abbattuta sui tribunali regionali di tutta Italia, da parte di famiglie che chiedono, e spesso ottengono, che per i loro figli, vengano ripristinate le ore di lezione legittime.


Una battaglia di raccomandate e carte bollate, come quella che ha intrapreso Marisa Melis, mamma di Martina, che ha 14 anni, una grave malformazione cerebrale, ma una fantastica voglia di vivere e di imparare. Grazie agli sforzi fin qui fatti dalla famiglia e dagli insegnanti Martina fa equitazione, è cintura marrone di karate, partecipa ai campi Scout, legge e scrive bene, ma ha bisogno di continuo appoggio e di percorsi personalizzati. "Invece da quest'anno Martina ha il sostegno soltanto per nove ore alla settimana, contro le 18 dell'anno scorso. Ho protestato con la dirigente, con il ministero, ma non ho ottenuto niente. Se Martina non viene stimolata, seguita, ogni volta si torna indietro, ogni successo di questi bambini è figlio di sforzi enormi... Così ho deciso di fare ricorso al Tar e in questi giorni arriverà la sentenza".



Storie di sfide quotidiane, vissute in silenzio, l'Italia è uno dei paesi d'Europa che destina meno risorse alla cura e allo sviluppo delle persone con handicap. Giulia Dolcetti ha 45 anni, è un'insegnante di sostegno precaria che quest'anno ha perso il posto. "Ma la vittima di questo taglio - racconta Giulia - non sono soltanto io, ma anche un bambino di 9 anni che si chiama Pietro. La sua diagnosi? Grave disturbo pervasivo dello sviluppo. Autismo. Pietro non parla, ma capisce tutto, comunica con il computer, scia e nuota come un campione. L'ho seguito per tre anni, avevamo un rapporto forte e bellissimo: oggi Pietro a scuola non ci vuole più andare. A novembre non gli è stata ancora assegnata un'insegnante di sostegno, e senza di me sembra aver perso il suo legame sia con i compagni che con lo studio... Ma che Stato è questo che punisce i più deboli?".



La guerra dei ricorsi è soltanto all'inizio. E se in Sardegna una mamma passa tutta la sua giornata davanti alla scuola del figlio, affetto da autismo per "tradurre" ai prof che cosa vuol dire il ragazzo, Alessandra Corradi, mamma di un piccolo tetraplegico, spiega in poche parole cosa vuol dire disinteresse. "A mio figlio, cieco fin dalla nascita, le maestre in classe chiedevano: "La vedi quella cosa lì?". La stessa insegnate di sostegno ha confessato che per lei il mio bambino era troppo grave... Per fortuna il Comune ci ha assegnato una "lettrice", che con la musicoterapia e l'ascolto delle fiabe stimola il suo udito e le sue abilità. E quando c'è lei mio figlio cambia, sorride, non è più triste".


 
       
       
   

=============


 
       
       
       
   

Non c’è molto da dire. O tantissimo. Poiché però questo post è già lungo di suo, vedrò di contenere la mia indignazione e la mia rabbia. [ e già mi sembra di ascoltare Guccini col suo “è difficile capire, è difficile spiegare…se non hai capito già.”   (Vedi Cara) ]


 


Inoltre, poichè tutto oggi  è ridotto a denaro, mi adeguerò per una volta a tradurre il nocciolo del problema (ma anche la polpa e la buccia) alla pura dimensione economica e monetaria. 

"Miei cari governanti,  devo rivolgervi alcune domande:

Ci sono soldi per l’Alitalia?      SI



Soldi per migliorare la qualità e l'organizzazione dell'educazione scolastica?     NO



E soldi per la sicurezza dei vertici G4, G8, G10, G20, G +/- infinito?      SI



E risorse per contrastare le morti sul lavoro e ristruttare gli edifici pubblici?        NO




Ci sono soldi per il ponte di Messina?          SI


-



E  per il recupero e la messa in sicurezza dei centri storici :       NO



Soldi per le missioni di pace (seeee!) all’estero, ce se sono?       SI



Soldi per far decollare le energie rinnovabili e ridurre l'inquinamento ambientale?       NO



Soldi da spartire con gli amici  per costruire "nuove" vecchie centrali nucleari?      SI



Soldi per la ricerca tecnologica e la banda larga?        NO


 


Sono scelte. Semplici scelte… Si, No, Si, No, Si, No, ...  La politica è scelta. Questa è politica… Ma chiediamoci tutti: è questo il presente che meritiamo?
Questo il  futuro che immaginiamo?
No. Non in mio nome potrete fare questo scempio. Certo, io non faccio testo... Lo so bene. Il mio diverso-pensiero è stato messo in conto...
Trattasi di minoranze eversive e pregiudizionalmente ostili"

Certo che si! Mi sento da sempre sovversivo quando il potere calpesta il buon senso. Ed anche minoranza. Perché oggi tutte le persone intelligenti, dotate di un minimo equilibrio e senso di responsabilità, sono questo per il Potere: una minoranza  pericolosa e una minaccia. Per chi? Per chi governa, non per altri.

“Frange minoritarie da rendere innocue e normalizzare al più presto”


 


Vi avverto…con me non funziona. Perché vi vedo, vi osservo, conosco i vostri trucchi. L’odore di meschinità che vi segue ad ogni passo. Io non sono nè buono, nè tollerante, nè consenziente nè arrendevole, come magari potreste immaginare.


_
Io non sono nè buono nè cattivo. Io sono un UOMO.
Un semplice uomo. E  un uomo sa arrivare ad odiare. Un uomo all'occorrenza deve sapere anche odiare. Schierarsi, dire da che parte sta, e che futuro vuole. E' già accaduto. Accadrà. 

Odio tutto di voi, piccoli burocrati d’accatto che vi ergete a giudici sulle materie più delicate e sensibili. I diritti personali. La vita, il proprio corpo, la propria morte. Odio il vostro tanfo. Odio l’arroganza, il pressapochismo, la vostra consapevole miopia verso i deboli, la sudditanza ai poteri forti: Chiesa, Mafia, Confindustria, lo sperpero, il vaniloquio, l’esproprio delle risorse e delle intelligenze. Odio chi predica bene e razzola male. Odio chi toglie a tutti, per dare a sè ed ai propri amici.
_
E l’unica BANDA LARGA che scorgo benissimo  è la vostra: Alì Babà e i quaranta ladroni.  Politicanti piccoli, viscidi, incompetenti e falsi, intenti a rubare il futuro al paese.



Spero di salutarvi presto, mentre vi  auguro ogni male.
_
Mai Vostro, Carlo."


 
       
       
       
       
       
       
       

Commenti

  1. Carlo sei un grande e si sente che scrivi con il cuore oltre che con il cervello.
    Seguita invece a riferire quello che provi perchè questa gentaccia ha paura delle persone come te che non sono affatto dei sovversivi ma semplici uomini di buon senso abituati ad anteporre i bisogni di tutti davanti al meschino  piccolo microcosmo-tornaconto. Condivido e ti abbraccio con amicizia, Enzo.

    RispondiElimina
  2. Ciao Enzo ! Meno male... arrivare a sera e trovare le tue parole è tutto ossigeno. Già oggi però va meglio, sono più disteso.

    Tuttavia  ciò che sento e penso è  quello che ho scritto. Nè più, nè meno.
    Il mio lo definisco uno "sfogo di verità"
    Sai una cosa? Ho però l'impressione che quando esterni sentimenti forti, impegnativi, incisivi intendo,  indirettamente, chi ti legge o chi naviga e si imbatte in questo tipo di Post,  si ritrae.. Quasi che tema di esprimere il proprio pensiero. Al contrario di te che le cose le dici e dai la tua opinione.
    Non è la prima volta che succede. Ci ragiono e credo che anche questa non reazione,  abbia ben più di un rapporto con il punto tanto basso che abbiamo toccato in questo paese. L'indifferenza e la rassegnazione sono il miglior alleato di qualsiasi dittatore, o no?
     
    Pensaci, se può esserci del vero in questa mia sottile impresssione.
    Pare che molti di noi, piuttosto che dire qualcosa,  dire ciò che siamo dire cosa vogliamo, che idea di futuro abbiamo in testa, giriamo gli occhi e passiamo oltre. Muti. O colpevolmente assenti.
    Ignavia? Rassegnazione?  Chissà... Grazie della visita

    RispondiElimina
  3. Ecco...ora sai con cosa devo lottare quotidianamente!
    La rabbia è che nessuno ne parla.
    Lottiamo per ottenere ciò che doverbbe essere un diritto sancito da leggi (la 104) e Costituzione.
    Eppure ti garantisco che esistono realtà assurde.
    Insegnanti di sostegno solo per tre ore !!!!!!
    E quest'anno dobbiamo fare i conti anche con i comuni che con i tagli hanno dimnuito le ore di assistenza educativa alla persona, di vitale importanza per la crescita armonica di questi bimbi.
    A volte mi sembra di vivere in un incubo...con gli insegnanti impegnati a far quadrare orari e ore...e i presidi che usano gli insegnanti di sostegno per le supplenze arbitrariamente...
    ...personalmente ho avuto discussioni accese con colleghi e dirigenza...e per questo sono un po' guardata male, anzi mi son sentita dare della comunista....

    ...grazie per questo post.
    di cuore

    lu

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari