COINCIDENZE?
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...SOLO COINCIDENZE?


 
     
     
     


 


 






































































































































               
               
       

 


     
               
       



Il Primo maggio 1945, Elsa Morante (giornalista e scrittrice) dedicava al dittatore BENITO MUSSOLINI ( per chi non sapesse chi fosse, si ricorda che fu colui che, in preda al proprio delirio di onnipotenza trascinò l'Italia in una guerra rovinosa ), l’articolo riportato sotto.


Ora come non vedere?
Come non notare le singolari coincidenze?
Come non registrare con smarrimento come quelle parole del 1945, si adattino perfettamente ad un noto uomo politico (si fa per dire...) dei nostri giorni ?


     
               
               
       

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Vite parallele



Il capo del governo si è macchiato ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo ha tollerato e addirittura applaudito questi crimini?


Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si è resa naturalmente conto delle sue attività criminali, ma ha preferito dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.


Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.


Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente a causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio d'italiano.


Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia,  ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."


Questo testo,  è datato 1° maggio 1945.  Scritto da Elsa Morante e dedicato a Benito Mussolini, è pubblicato su Paragone Letteratura.


© Il Fatto, 18-03-2010


     
             
             
             
             
             
             
             


 


 


























 

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Commenti

  1. Fantastico!! verissimo... così sono i veri bastardi!viola

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  2. attualissimo....L'ho sempre pensato anch'io che gli italiani premiano il forte e il furbo e non il giusto.Che tristezza

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