L'amore, le relazioni e il relazionarsi | |||||||
L’uomo è la più grande fioritura di questa Terra, l’essere più evoluto. Nessun uccello può intonare il tuo canto: la sua musica è solo un suono, anche se bellissima perché frutto della sua innocenza. Tu puoi intonare canti assai più belli e complessi e ricchi di significato. Ma la gente si chiede sempre: «Cosa avrò mai da dare io?». Gli alberi, le stelle e i fiumi sono bellissimi.., ma hai mai visto qualcosa di più bello di un viso umano? Hai mai incontrato qualcosa di più splendido dei suoi occhi? Su tutta la Terra non esiste nulla di più delicato; nessuna rosa o fiore di loto può reggere il confronto. E quale profondità! Ma tu ti chiedi: «Cos’ho da offrire in amore?». In realtà, quando qualcuno ti ama, resti un po’ sorpreso. «Me?! Quella persona ama me?!» nella mente sorge questa idea: «E' perché non mi conosce, ecco perché. Se mi conoscesse e potesse scrutare dentro di me, non mi amerebbe mai». Per questo gli amanti cominciano a nascondersi l’uno all’altra. Mantengono molte cose private, non aprono i loro segreti, perché hanno paura che così facendo l’amore scompaia: nel momento in cui aprissero il loro cuore, svanirebbe inevitabilmente. Non sanno amare se stessi: come possono concepire che qualcun altro li ami? L’amore vero comincia dall’amore di sé. Non devi essere egoista, ma amare te stesso, questo si! Senza restarne ossessionato o diventare un Narciso: sono due cose ben diverse. L’amore per sé è un fenomeno fondamentale. E’ accettazione ed armonia al tuo interno. Solo allora puoi amare qualcun altro. Accettati e amati: sei una creazione divina. Sei unico, speciale. Nessun altro è mai stato come te e nessuno lo sarà mai; sei semplicemente incomparabile. Accetta, ama e celebra ciò che sei, e in quella celebrazione comincerai a vedere l’unicità e l’incomparabile bellezza degli altri. L’amore è possibile solo quando esiste una profonda accettazione di se stessi, dell’altro e del mondo. L’accettazione crea l’ambiente in cui l’amore cresce, il terreno su cui fiorisce. L’Amore non è però una relazione, ricordalo, è un relazionarsi. Una relazione è qualcosa di finito, di statico e porta all’immobilità completa, è la morte della luna di miele. La fine della corrente che attraversa tutte le persone innamorate. Allora dentro una relazione cristallizzata non esisterà più nè gioia nè entusiasmo: tutto sarà cessato. Puoi portare avanti la relazione per mantenere l’iniziale promessa, perché è comoda, o conveniente o perché se la rompessi ti ritroveresti nei guai. "Relazione" vuol dire però qualcosa di chiuso, finito, qualcosa che si macera in sé come uno stagno. Mentre l’amore è un fluire sempre nuovo. L’Amore non è mai una relazione: è un relazionarsi. - Ma perché riduciamo la bellezza selvaggia del relazionarsi a una relazione? Perché abbiamo tanta fretta? Perché relazionarsi è insicuro, mentre una relazione è una cosa certa. La relazione è sicura, mentre il relazionarsi è solo l’incontro di due sconosciuti, forse solo per una notte, oppure per alcuni anni ma sempre pronti a lasciare libertà fra di loro. Chissà cosa accadrà domani? - Abbiamo così paura che vorremmo renderla una cosa certa e prevedibile. Vorremmo che il domani assecondasse le nostre idee, senza permettergli di seguire il suo corso. Ecco perché riduciamo immediatamente tutti i verbi a un nome. Quando ami una persona cominci subito a pensare al matrimonio, a un contratto legale. Perché? Cosa c’entra la legge con l’amore? Se c’entra la Legge è perché manca l’amore. È solo una fantasia che sai essere effimera. E prima che scompaia è bene sistemare le cose, adoperarsi affinché diventi impossibile separarsi. In un mondo migliore, con più gente meditativa e un pò più di buon senso e di illuminazione sul pianeta, la gente amerà enormemente, ma il suo amore sarà un relazionarsi, non diventerà una relazione. Non voglio dire che resterà solo momentaneo; è invece probabile che possa svilupparsi a profondità maggiori di quelle attuali, possedere una qualità più elevata di intimità e una presenza maggiore di divinità e di poesia, di quanto non accada alla maggior parte delle persone comuni. E c’è ogni probabilità che possa durare più a lungo delle tue cosiddette "relazioni", senza essere garantito né dalla legge né dal tribunale o da autorità di alcun tipo. La garanzia sarà interiore. Lo deve essere. Sarà un impegno che promana dal cuore, una comunione silenziosa. Se sei felice di stare con qualcuno, vorrai starci sempre di più. Se l’intimità ti rende estatico, vorrai esplorarla sempre di più. Esistono fiori dell’amore che sbocciano solo dopo una lunga intimità, e ne esistono altri che sono stagionali: in sei settimane si aprono al Sole, e dopo altre sei sono spariti per sempre. Esistono fiori che impiegano anni per spuntare, e ce ne sono altri che impiegano ancora più tempo. Più lunga l’attesa, maggiore sarà la profondità. Ma deve essere un impegno da cuore a cuore. Non dovrebbe essere nemmeno verbalizzato, perché ciò vorrebbe dire profanarlo. Deve essere un impegno silenzioso, da occhio a occhio, da cuore a cuore e da essere a essere. Va compreso, sentito, percepito, vissuto, non detto a livello superficiale e solo con le parole. È orribile, disumano, vedere le persone che vanno in chiesa o in municipio per sposarsi. Dimostra semplicemente che non si fidano l’uno dell’altro; hanno più fiducia nel rappresentante dello Stato che nella propria voce interiore. Dimostra che non riescono ad aver fiducia nell’amore, ma nella legge. Dimenticati le relazioni e impara a relazionarti. Quando sei in una relazione cominci a darti per scontato. Ecco, uno dei motivi che distrugge le cosiddette storie d’amore. La donna pensa di conoscere l’uomo e l’uomo pensa di conoscere Pensare di conoscere tua moglie è molto, molto presuntuoso. Come puoi conoscere quella donna? Come puoi conoscere quell’uomo? Sono processi, non cose statiche. La donna che hai conosciuto ieri, oggi non c’è più. Tantissima acqua è passata nel Gange: è sempre un’altra, totalmente diversa. Relazionati daccapo, ricomincia di nuovo, non darla per scontata. E osserva in viso l’uomo con cui hai dormito l’altra notte. Non è più la stessa persona, è cambiato; tante cose, in numero incalcolabile, sono cambiate. Questa è la differenza tra una cosa e una persona. I mobili della stanza sono gli stessi, ma l’uomo e la donna no. Esplora ancora, ricomincia di nuovo, resta sempre proiettato al mistero che è l’altra persona che condivide con te questo relazionarsi. Ecco il significato del relazionarsi. Relazionarsi vuol dire ricominciare in continuazione, sforzarsi sempre di arrivare a conoscersi e acquisire familiarità e sintonia con l’altro, presentarsi e ripresentarsi sempre e di nuovo: provare a scorgere tutte le sfaccettature della personalità altrui, andare sempre più in profondità nel mondo dei suoi sentimenti, delle emozioni, nei più profondi recessi del suo essere; tentare di sciogliere un mistero che non può essere sciolto. - Questa è la gioia dell’amore: l’esplorazione della consapevolezza. E se ti relazioni, senza scadere nella relazione, l’altro diventerà uno specchio. Esplorandolo, esplorerai te stesso senza accorgertene. Scendendo in profondità nell’altro e arrivando a conoscere i suoi sentimenti, i suoi pensieri e i moti più profondi del suo animo, conoscerai anche i moti del tuo animo. Gli amanti diventano uno specchio l’uno dell’altro, e l’amore si trasforma in una meditazione. La relazione è disdicevole, mentre il relazionarsi è un fenomeno splendido e sempre nuovo Esso rende inesauribile la sete di conoscere l’altro. Nella relazione che viene sperimentata comunemente entrambe le persone diventano cieche l’una dell’altra. Prova a pensarci: quanto tempo è passato dall’ultima volta che hai guardato davvero tua moglie, o tuo marito negli occhi? Da quanto tempo non vi siete scambiati un vero bacio, colmo di passione. Da anni. E tu sai che quando si cessa di baciarsi la passione è già sfumata. E perché accade? Perché dai già per scontato di conoscerla o conoscerlo. Cosa c’è da guardare ancora? Ti interessano più gli sconosciuti che le persone che conosci; perché di queste, ritieni o pensi di conoscere l’intera conformazione dei loro corpi, il modo in cui rispondono, tutto ciò che è successo e si ripeterà di nuovo. È un circolo vizioso. Non è così, in realtà non è così. Nulla mai si ripete: tutto è nuovo ogni giorno. Solo i tuoi occhi e le tue supposizioni invecchiano; solo sul tuo specchio si raccoglie la polvere che ti rende incapace di riflettere l’altro. Per questo dico: «Relazionati e fra te e la tua amata lascia sempre uno spazio di libertà» E con questo voglio dire: “Resta sempre in luna di miele». Di fatto, più conosci, più l’altro diventa misterioso e sacro. Se lo sai riconoscere allora, l’amore sarà un’avventura senza fine. | |||||||
[ Osho ] | |||||||
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Leggere questi pensieri con la musica di Yorke, è stato un matrimonio perfetto. Per restare in tema di legami, bisogna viverli serenamente nella pace del cuore, via le catene delle parole, ascoltare il cuore altrui, unito ai pensieri, al suo bagaglio personale presente, passato e futuro. Essere se stessi e crescere insieme.Un sorriso J
RispondiEliminaVinte le nostre paure, s-legati gli ormeggi, liberata la mente di congiungersi al proprio cuore, solo allora , forse, impariamo a ri-conoscere l'altro.Relazionarsi, a volte, é solo riscoprire l'Amore di un sempre, che dal tempo senza Tempo, ritroviamo, sempre, di nuovo...Ciao Carlo, buona serata :-)(hàiresis)
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