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				Poi è venuta l'ascesa alla cima del Vesuvio, con la vista del cratere attuale ostruito dai resti del vecchio cono che esisteva prima dell'eruzione del 1944. Oggi si calcola che vi siano circa 7-8 km di materiali sopra la camera magmatica posta al centro del Vulcano. Solo fumarole e nuvole di gas filtrano di tanto in tanto dalle fenditure delle rocce. Attraverso il monitoraggio di questa attività gassosa e dello sciame sismico che spesso è percepibile dagli strumenti sulla montagna, gli scienziati dell'Osservatorio astronomico vesuviano hanno la possibilità di registrare i cambiamenti del vulcano.

				Dopo il Vesuvio, la solfatara dei Campi Flegrei nei pressi di Pozzuoli. Dentro la il cratere di questo che è il residuo di un vulcano spento, la tradizione vuole che sia stato ucciso San Gennaro e qui sepolto sulla collina prima che i cristiani lo trafugassero e gli dessero sepoltura in una catacomba dentro la città di Napoli

				Infine la visita al sito archeologico di Cuma. Sull'acropoli su cui sorgeva un poderoso tempio di Apollo oggi restano poche rovine mentre nei sotterranei scavati prima dal popolo osco, poi dai coloni greci e successivamente dai Romani si conserva un lungo corridoio che portava secondo la tradizione all'antro della Sibilla Cumana. Questa figura misteriosa era anche una sacerdotessa del dio Apollo e avrebbe avuto il potere di predizione e quello di dispensare i suoi enigmi al pari dell'oracolo di Delfi in Grecia


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