Haiku
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Zen
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Un monaco curioso chiese:"Che cos'è la Via?" "Essa è di fronte ai nostri occhi" rispose il maestro."Perchè non riesco a vederla da me?" "Perchè stai pensando a te" "E tu la puoi vedere?" "Finchè tu vedi doppio, e dici - io non vedo e tu vedi- i tuoi occhi restano annebbiati" rispose il maestro ..
"Quando non c'è nè io nè tu, posso vederla?" insistette l'allievo.
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"Quando non c'è nè io nè tu, chi è che vuole vederla?
Come un cielo vuoto essa non ha confini. Eppure è proprio qui quel cielo: profondo e chiaro. Quando cerchi di conoscerlo non puoi vederlo. Nel non riuscire ad afferrarlo, lo ottieni. Quando sei in silenzio, parla. Quando parli è in silenzio". |
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Haiku
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L'haiku viene definito spesso come "voce della natura". |
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Il primo impatto con questa forma della poesia giapponese non è semplice. La mancanza di nessi evidenti tra i versi è indubbia e chi non conosce questo tipo di poesie può rimanere spiazzato. In realtà questi vuoti apparenti, sono volontari da parte dell'autore, e servono affinchè il lettore li possa colmare con ciò che gli suggerisce lo spirito.
- Proprio per non indirizzare il lettore in una sola direzione e lasciarlo libero di immaginare e ascoltare le emozioni che desidera, l'haiku non porta alcun titolo. - La prima antologia di questo tipo di poesia giapponese risale al VIII secolo e si chiamava Manyoshu.
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Il più grande autore in questo genere di componimento, Basho, rivoluzionò quest'arte diffondendo in Giappone quella che amava chiamare la "via dell'eleganza".
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Alan Watts, un grande conoscitore della cultura orientale, sottolineandone la capacità ermetico-espressiva, ebbe a definire l'haiku:
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."un sasso lanciato nello stagno della mente di chi ascolta".
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Sono infiniti i casi di persone che pensano di scrivere degli haiku.Alcuni si prestano anche allo scherzo o alla voglia di dirgli due paroline della serie: "ufelet, fa el to' mest'" che in milanese sta a significare una persona che si improvvisa esperta di qualcosa pur non essendolo assolutamente.La tua definizione scarna e pulita è perfetta.Bravo Carlo!Gianlù
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