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L’energia è una forza, un’essenza che tiene insieme tutto l’universo. L’energia è ciò che anima la vita e collega tutte le cose dell’universo: l’universo è solo energia. Sono i nostri sensi che ci fanno percepire le cose come solide e separate. Addentrandoci anche nella materia più solida, scorgeremmo, arrivati a livello d’atomo, il nucleo che, come un piccolo sole, è circondato da pianeti: gli elettroni e, tra l’uno e gli altri, un profondissimo vuoto che li separa. Eppure, se avessimo un piccolissimo dito e con questo volessimo penetrare questo spazio, non ci riusciremmo: il dito sarebbe respinto dall’energia fortissima che tiene insieme le parti dell’atomo.
Rivolgendo la nostra attenzione al nucleo e all’elettrone, noteremmo che la loro parvenza di densità materiale è scomparsa e che, in realtà, sono solo impalpabile energia. Perciò quello che vediamo come universo fisico non è materia, ma un tipo di forza che chiamiamo energia: tutto ciò che è dentro ed intorno a noi, noi stessi e tutte le cose, è la manifestazione di un grande campo di energia perché tutto è un insieme energetico.
Le leggi dell’energia
Tutti noi siamo d’accordo che un sasso che cade è guidato dalla legge della gravità: vi sono altre leggi, che stiamo scoprendo, che guidano il nostro corpo, la nostra mente, il nostro essere ad agire in una certa maniera. L’indigeno della Papuasia può non conoscere il concetto di gravità, eppure è guidato dalle sue leggi; allo stesso modo noi siamo guidati dall’energia, che ne siamo consapevoli o meno; non è neanche necessario credere che l’energia scorra: scorre anche senza il nostro consenso. La prima legge dell’energia dice che tutto vibra, tutto è vibrazione; vibrando a diverse velocità, l’energia si mostra ai nostri sensi con qualità differenti. A seconda del suo livello di vibrazione noi la percepiamo, attraverso i vari organi dei nostro corpo, come sasso, come fiore, come profumo, come colore, come pensiero.
- Di queste vibrazioni i nostri sensi percepiscono una piccolissima parte, meno di un miliardesimo; le percepiamo come onde del mare, cambiamenti di umore, frusciare del vento tra gli alberi, suono della nostra voce, forme della sabbia sott’acqua, raggrupparsi e diradarsi di automobili che viaggiano su un’autostrada, luce delle stelle. - Tutto vibra e vibrare vuol dire cambiamento, alto e basso, positivo e negativo, ciclicità; vibrare vuol dire mutare, che si tratti delle stagioni oppure di un cambiamento della nostra vita.
_ Questo ci conduce alla seconda legge dell’energia che dice che l’energia deve scorrere e per scorrere deve essere sempre in stato di leggero squilibrio; la legge vale per l’acqua quanto per lo scorrere della nostra vita.
E’ il cambiamento che rende le situazioni interessanti, che offre opportunità di esperienza e conoscenza. - E’ il cambiamento che rende la vita interessante, anzi è il cambiamento ad essere necessario alla vita: l’energia in leggero stato di squilibrio causa il cambiamento delle stagioni, l’arrugginirsi degli oggetti, il decadimento e quindi il rinnovamento: il ciclo continua.
Sono i nostri sensi che, a seconda della vibrazione veloce o lenta, percepiscono l’energia più sottile o più densa: sottile come un pensiero leggero, veloce, molto facile da cambiare e manipolare o densa come la materia solida, lenta, molto più difficile da mutare. - All’interno dell’energia-materia vi sono moltissime differenze: per esempio il tessuto vivente è più facile da alterare ed è più influenzato da energie esterne (è il caso di una scottatura sulla pelle) di un sasso. L’energia-acqua, così fluida ed accomodante, scioglie ed incorpora in sé tutta la materia. - Tutte le idee dell’uomo e le azioni che compie, sono ed usano energia. La quantità di energia usata o richiesta per la realizzazione dell’idea dipende dalla sua grandezza: ci vuole molta più energia creativa per realizzare un grande dipinto che per pitturare una parete, molta più energia materiale per costruire un grattacielo che una casetta, molta più energia emotiva per superare una tragedia personale che per accettare un raffreddore. _
Ogni forma di energia emana uno schema energetico che interagisce con le altre forme di energia, perciò tutte le forme di energia sono in rapporto e si influenzano tra loro: ciò che noi percepiamo come distinto e separato è in realtà manifestazione in forme diverse della stessa energia comune a tutto; letteralmente tutto è una grande unità, un’unica grande vibrazione di energia. - Ogni singola forma di energia (essere o cosa) quando è in gruppo esercita un’influenza maggiore di quello che fa come singola entità: il contributo del gruppo è più grande della somma dei contributi delle singole parti.
- A livello umano l’energia delle masse determina la struttura energetica totale: è per questa ragione che il singolo individuo che non pensa come la massa trova difficile districarsi dal pensiero e dalla vibrazione comune.
- La terza legge dell’energia dice che l’energia di una certa qualità o vibrazione attrae qualità o vibrazioni dello stesso tipo. Questo è valido per nuvole, pianeti, libri che singolarmente si attraggono a formare biblioteche, emozioni: l’amore attrae l’amore, l’astio attrae l’astio. - Vi è un altro modo di descrivere questo comportamento dell’energia che ci tocca profondamente nel vivere quotidiano. L’energia si muove circolarmente, e quello che emaniamo ci ritorna; se emaniamo amore ci ritorna amore, se emaniamo risentimento ci ritorna risentimento. Per quanto riguarda l’aspetto vibrazionale possiamo notare che, se in una stanza ci sono due pianoforti, suonandone uno, l’altro è “attirato”, cioè entra in risonanza, in sintonia, col primo. Alla stessa maniera ogni persona ha un diapason interiore per entrare in risonanza con gli altri e con le forme e le bellezze esteriori: entrare in risonanza affettiva con esseri ed oggetti è uno degli aspetti fondamentali di questa legge; in questo caso captiamo lo schema energetico dell’essere o oggetto, lo accettiamo, lo accogliamo e risuoniamo con esso. Una particolare forma di energia prossima alla consistenza fisica, è l’energia vitale che l’individuo assorbe ed usa con la respirazione; è chiamata Prana in India, Ki in Giappone (come in Aikido), Chi in Cina (come nel Tai Chi). L’uso di questa energia si coltiva, per esempio, nelle Arti Marziali (e la gestualità è molto importante nell’uso delle energie). - Uyeshiba, l’inventore dell’Aikido, ha scoperto dentro di sé l’esistenza del Ki in un modo fortuito e non propriamente spirituale.
- Uyeshiba si descrive piuttosto irascibile da sempre, “corto di miccia”; un giorno, adiratosi con un altrettanto focoso ufficiale dell’esercito nipponico, aveva dato inizio ad una rissa durante la quale l’ufficiale tentò di colpirlo con la sua spada d’ordinanza di legno; l’ufficiale “cercava” di colpirlo ma senza successo, perché Uyeshiba riusciva sempre a schivarlo, arrivando anche a prevederne le mosse. Mentre tra i due contendenti avveniva questa specie di duello, fatto di attacchi e schivate, Uyeshiba ebbe questa illuminazione: la chiave per comprendere e usare l’energia era mantenersi in armonia anche nel mezzo del conflitto. Abbandonarsi allo scorrere del Ki assecondare la legge naturale l’avrebbe protetto in una sorta di equilibrio del tutto particolare. Aveva trovato le basi dell’Aikido. Questo è solo un esempio di come l’energia emotiva, apparentemente negativa quale l’ira, possa esssere guidata per aprirci verso livelli molto più elevati di conoscenza e soprattutto di coscienza. L’ira è una potente sorgente di energia poichè coinvolge i cinque sensi e l’emozione, ma il suo uso è sconsigliabile ai più, per la sua natura di imprevedibilità. In altre parole occorre una notevole disciplina interiore e fisica per arrabbiarsi bene. - Sin dai tempi più remoti, tutti i popoli della Terra sono entrati in contatto con diverse metodologie per raggiungere ed usare l’ìmmenso potenziale di energie dentro e intorno all’uomo. Il loro obiettivo è sempre stato comprendere e rispettare le leggi che governano queste energie, generalmente molto sottili, impalpabili, invisibili per guidarle e dare loro forma, consistenza, orientamento, sia che volessero provocare una pioggia, sia che volessero entrare in comunicazione con gli spiriti profondi della Natura, guarire velocemente un corpo o cambiare consciamente la qualità del proprio carattere. - Essendoci una grande varietà di vibrazioni e quindi di tipi di energie è importante essere chiari allora su che cosa si vuole ottenere dal loro uso. Ad esempio l’accedere all’energia spirituale richiede una costante disciplina di pulizia mentale necessaria per mettersi in armonia con l’essenza del divino che è in noi stessi, prima ancora che con quella della natura. Il che è molto diverso dalle tecniche di visualizzazione per conseguire un determinato risultato su un corpo, su un evento, oppure per superare una prova. _ Allo stesso modo, lo schermarsi dalle energie negative di altre persone richiede una energia diversa da quella necessaria per ricaricare il proprio corpo e carisma. - L’elemento comune all’uso di queste energie è accettare consapevolmente il fatto che esse siano disponibili e possano essere utilizzate dall’elemento umano del pianeta. Più si diventa consci della loro esistenza, più è semplice usarle; più si acquisisce precisione chirurgica nella loro individuazione e messa a fuoco, più è naturale ottenere risultati.
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Molto interessante questa realtà di cui parli e riposante. Sento di avere bisogno di una serena seduta Tai Chi. Provo, così, seguendo il corpo e l'assonnata energia. Sorrisi
RispondiEliminaMolto interessante questa realtà di cui parli e riposante. Sento di avere bisogno di una serena seduta Tai Chi. Provo, così, seguendo il corpo e l'assonnata energia. Sorrisi
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