L'incanto del pomeriggio

 

 

 

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					“ Noi siamo un colloquio. Il colloquio è fatto di parole, ma le parole non si dicono solo, si ascoltano anche. Ascoltare non è prestare l’orecchio, è farsi condurre dalla parola dell’altro, là, dove la parola conduce."
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Mi stendo ai piedi del bosco. . Una coperta appena sotto la schiena, sugli aghi e sulle radici. Da terra osservo l'intreccio degli alberi. Il fitto del verde che fa spiovere solo una porzione dello splendore del cielo. Lascio gli occhi perdersi lungo infinite direttrici. Li lascio stancare nel fogliame, nella rete dei rami gettata sull'azzurro. . Ed è allora che accade. . La trama si sgrana. Si confonde. Si scompone e ricompone mille volte... oscillando. - E' l'affresco del mondo. . Senso d'appartenenza che prende vita e volto. - Le radici mi innervano vertebre e costole. Son puro sguardo vivente in mezzo ai viventi. Scintilla di consapevolezza e  legno e brezza. Foglia che dondola e vibra e fa risuonare la verde volta di pini e d'abeti al ritmo del respiro. Eccolo il dipinto che si svela. _ Il socchiudere gli occhi  è quasi un gesto d'intesa, una carezza alla felicità che piove dall'alto. - Dolce resa al pomeriggio che arriva... .