PASSEGGIARE FINO AL MARE E PIU' IN LA'
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Il periodo che va da Natale a Capodanno è come una grande bolla di sapone. Vuota, luminosa... una bolla che brilla di riflessi d'arcobaleno. . Una sospensione del tempo ordinario e un andare con passo dondolante agli echi dei mesi appena trascorsi ed ai pensieri per il nuovo anno in arrivo. Si percepisce come un'oscillazione, un tremolare dell'idea del tempo che ci portiamo dentro. . E' facile allora ripescare ricordi nella memoria, oppure fantasticare su ciò che potrebbe portarci l'anno nuovo. E' un pò la sensazione che nasce quando si cammina su una lunga spiaggia deserta. Laggiù... un orizzonte abbagliante, proiettato verso ciò che non conosciamo e non abbiamo mai visto: l'orizzonte dell'ignoto. Alle nostre spalle, invece, la strada percorsa per giungere fino a questo limite. . Osservo il sopraggiungere di altre persone. Progressivamente l'avvicinarsi del Capodanno è per ognuno, come un aprire gli occhi e accorgersi di essere giunti ad un bordo. . Qui finisce la terra. Quella che puoi camminare a piedi, lasciando orme affondanti nella sabbia... La terra che conosci meglio, e da lì in poi, inizia uno spazio fluttuante, inquieto, pieno di vento e di onde che giungono da non si sa dove. . Sono i giorni che verranno. Sono i pensieri di domani. Sono i sogni che sogneremo o che ci guideranno in futuro. . Così, come mi capita quando cammino accanto al mare, in inverno, sento improvviso, il bisogno di musica. Perchè mi piace da sempre passeggiare con la musica a fare da colonna sonora alle idee. . La musica apre gli occhi ai prodigi. Rende leggeri i pensieri, fa danzare le immagini, ti solleva nel regno del possibile. Sposta quei limiti che nel resto del tempo avverti come muri. . E' in quei momenti che allora ti pare di comprendere che il passato, il presente, il futuro, sono tutti racchiusi e mischiati nel respiro che respiri. In quel vapore che vapora, al sole freddo di fine dicembre. E' tutto nell'andare e nel battito del cuore che galleggia sulla musica, nelle vene, dentro gli occhi. . Passeggio sul lungomare di Cervia e attendo il 31 ! . Cosa mi auguro? Tante cose, naturalmente... . Ma soprattutto due: le scarpette ai piedi e la musica agli occhi. |
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atmosfera magica del mare d'inverno...
RispondiEliminabel post, belle immagini.
ciao:-)
...l'ignoto che invita...le certezze delle tracce lasciate...
RispondiEliminapensieri che si rincorrono tra passato e presente...
sia un'onda che giunge colma di nuove opportunità, il Tuo 2012..
grazie per le Emozioni Carlo..
un mio desiderio, se vorrai, un tuo scatto come blog autore nel nuovo nato> http://taketheclick.blogspot.com/
un caro saluto..
dandelìon
” ti auguro tempo per essere contento, per sperare e per amare. Ti auguro tempo per... toccare le stelle….”
RispondiEliminaUn bacio
Uno spettacolo il mare d' inverno e le tue foto !!!
RispondiEliminaBuoni giorni amicodifantasieinfinite
l'unica cosa che mi interessa del prossimo anno e' vedere se il cielo ci piombera' sulla testa. questo si che sarebbe emozionante anche se distruttivo! ma non sara' così. la solita illusione seguita da delusione. c'esta la vie :)
RispondiEliminajahira
è bello ri-trovarsi...all'a(l)ba...;)))
RispondiEliminaGrazie Carlo!il tuo augurio è stato emozionante come pochi...Beh che dire...quello che "sono" lo sai e lo senti anche senza bisogno di parole...lo stesso vale per me...quindi il mio augurio per questo nuovo anno è di "vivere" e "condividere" assieme a coloro che contano di più nella nostra vita emozioni, desideri, gioie e passioni affinchè queste si/ci rafforzino con tutto il loro colore/calore...se poi il frutto di tutto ciò si concretizza nelle tue foto spettacolari allora il mio augurio lo estendo all'ennesima potenza..;)
RispondiEliminaun forte abbraccio
T.