I miei due "fari"...





 










 
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Commenti

  1. "tutto insieme era il fiume del divenire
    ...era la musica della Vita..."

    grazie Carlo...

    il "Tenero abbraccio" chiamato "il bacio"
    è il mio preferito, per la gestualità espressa in questo dipinto che per me è canto di armonia, forme, e colori..
    sereno week end in Armonia ed Emozione..
    un caro saluto..
    dandelìon

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  2. Ciao,Carlo...a zero gradi tondi tondi..mentre le nuvole si stagliano
    in miliardi di cristalli bianchi.. lascio un abbraccio a te e alle parole e l'immagine..che scaldano..lo spirito...
    lo spirito..che detta cosi..solo una parola..che evoca...un nn so che di mistero...ma una volta in "viaggio"
    ti assicuro... come cambiare dimensione...

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  3. Sono felice di consegnarti un premio per il tuo blog, un riconoscimento per il tuo lavoro
    http://vilmabellucci.blogspot.com/2012/01/premio-liebster-blog.html

    Buona domenica!...è sempre un piacere venire qui

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  4. Un faro Hesse, e tutto ciò che ci porta a capire. Saluti da Salvatore.

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  5. @ dandelion67:
    Hesse e klimt. Due vette. Due fari.
    Come non restarne affascinati? E è come se il "canto di armonia" li guidasse entrambi

    @ Emerenz: Ciaooo! Non dirmi che hai visto pure la neve! Io l'aspetto ogni anno come un evento ma per ora, qui da me, nemmeno l'ombra. Ma ho fiducia che arriverà nei prossimi giorni. Bello il tuo riferimento all'essere in viaggio. Hermann Hesse in questo senso lo è stato tutta la vita un viaggiatore fra Spirito e Natura.
    Ricambio il tuo abbraccio e vado a sognare: quei miliardi di cristalli bianchi che accarezzano.

    @ tittidiruolo:
    grazie del tuo passaggio

    @ Vilma Bellucci:
    Son passato a ringraziarti e così ho scoperto anche il blog della tua amica Tiziana. Bello quando accade così.


    @ Salvatore:
    Hesse è sempre Hesse
    Ogni volta che lo rileggo scopro nuove sfumature del suo sentire.

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  6. "Quando Vasudeva si alzò dal sedile presso la riva, quando guardò Siddharta negli occhi e vi scorse scintillare la serenità del sapere, gli posò lievemente una mano sulla spalla, cone le sue maniere caute e delicate, e disse: "Aspettavo quest'ora, amico. Ora è venuta, lasciami andare. A lungo ho ho aspettato quest'ora, a lungo sono stato il barcaiolo Vasudeva. Ora basta.Addio capanna, addio fiume, addio Siddharta!"

    Vasudeva è l'uomo che ascolta, che sa ascoltare. Da lui Siddharta ha imparato ad ascoltare, perché "tra le virtù del barcaiolo questa era una delle più grandi: sapeva ascoltare come pochi."

    Ti ringrazio, Carlo, di avermi riportata sulle tracce di Siddharta e di Vasudeva. E delle voci del fiume.

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  7. Sai bene quanto condivida la passione per questi due fari...!
    Di Hesse credo di avere tutti i libri stampati in Iitalia compresi racconti poco conosciuti, gli scritti autobiografici (che quasi nessuno ha) e i carteggi.
    Ho riletto più volte "Siddharta" e "Narciso e Boccadoro", da molto ho il desiderio di rileggere anche "Il gioco delle perle di vetro".

    (a proposito , da me c'è un inserto youtube di un'opera teatrale che coniuga Panikkar e Hesse...)

    In quanto a Klimt -tanto per andare controcorrernte come mio solito- trovo che il testo audio depauperi assai col suo didascalismo elementare la portata del genio klimtiano, appiattendone il segno significante e atterrandone il volo magico delle emozioni pulsanti espresse nel fulgore del suo inconfondibile cromatismo!

    Bonnuit!

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