TORNO AL SUD

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Torno al Sud

come si torna sempre all’amore

torno da te

con desiderio e con timore

porto il Sud

come un destino dentro al cuore

sono del Sud

come il respiro del bandoneon

sogno il Sud


immensa luna, primo dolore

io cerco il Sud

in ogni sguardo, in ogni colore

amo il Sud

con la sua gente, la sua dignità

sento il Sud

come il tuo corpo nell’intimità

torno al Sud

come si torna sempre all’amore

torno da te

con desiderio e con timore

amo il Sud

con la sua gente, la sua dignità

sento il Sud

come il tuo corpo nell’intimità

ti amo, Sud

ti amo, Sud

ti amo, Sud





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"Vuelvo al Sur" è una delle canzoni più suggestive del tango, e  in origine, fu composta da Fernando E. Solanas, sulla struggente musica di Astor Piazzolla.
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Il testo poetico inizialmente faceva riferimento esclusivamente alla cultura argentina di Buenos Aires e al genere tanguitos. Nella canzone, così come spesso nel Tango, incombe un senso ineluttabile del destino, quella tela sottile che avvolge in modo misterioso la sorte delle persone.
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Ma “el Sur”, come sottolineò addirittura Jorge L. Borges,  non è soltanto la vasta zona sud di Buenos Aires:
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"Più che una determinata zona della città, più che la zona delimitata dal Paseo Colon e dalle vie Brazil, Victoria, Entre Rios, è la sostanza originale di cui è fatta Buenos Aires, la forma universale o idea platonica di Buenos Aires ... . Non c'è un palmo di Buenos Aires che pudicamente, intimamente, non sia, sub quadam specie aeternitatis, il Sur."
(Prefazione di Borges al libro di A. Rossi, "Buenos Aires en tinta china", ora in Pròlogos, 1975).

Con il tempo, il brano "Vuelvo al Sur" ha assunto un significato più universale e il "Sur" (Sud) è diventato non solo il riferimento ad un luogo reale, ma soprattutto un topos metafisico.
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Portato al successo internazionale da Caetano Veloso, questo brano, ha gradualmente abbandonato i confini argentini ed è divenuto una sorta di inno sentimentale (o forse si potrebbe dire "un luogo dell'anima") per tutti gli emigrati, gli esuli, le persone costrette a  trasferirsi in luoghi diversi dalla loro patria d'origine.
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Fiorella Mannoia nel suo nuovissimo album “Sud”, (un album di qualità assoluta e quasi una bandiera a favore del Sud del mondo),  ha realizzato una straordinaria versione di “Vuelvo al Sur”.
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A me, che da sempre subisco l'attrazione per il Sud, inteso come Meridione e come Mediterraneo, non resta che proporlo con la certezza che la voce della Mannoia lo rende uno dei pezzi più intensi  degli ultimi tempi.
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Infine, ho voluto associare a  questo brano, alcune fotografie scattate durante le mie vacanze nel Meridione (Eolie, Sicilia, Puglia).  Immagini, che sintetizzano molto bene, secondo me,  il fascino magnetico che sa esercitare il  Sud, anche sulle persone che non sono "ufficialmente" del Sud, ma che gli appartengono per altre e misteriose vie.




 









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Commenti

  1. Tornerei pure io al mio SUD, però quando passi più della metà della tua vita altrove, hai fatto casa. Saluti da Salvatore.

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  2. Perché
    "Il tango è un pensiero triste che si balla." Enrique Santos Discépolo
    Perché
    Il sud è acqua e fuoco nell'anima e sulla pelle. Si appiccica addosso e rigenera.
    saluti da una donna del sud

    RispondiElimina
  3. E' vero, il Sud, ogni luogo inteso come Sud, è un luogo non luogo, è un legame profondo alle radici. Radici comuni anche per chi, in quelle terre, non ha legami di vita, di sangue, di appartenenza. E' un legame intimo ad uno sconosciuto passato a cui si giunge ... per altre, misteriose vie. Si intuisce, a volte soltanto, si manifesta certamente quando, in quelle terre vai, ascolti e irrimediabilmente ne resti catturato; come in un misterioso "ritorno a casa".

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  4. Ma che bello il cubo con le tue foto!
    Come lo hai realizzato?
    Splendida l'interpretazione della Mannoia.
    Un saluto.
    Mara

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  5. Non sono mai stata nel sud, eppure credo che abbia un fascino particolare...qualcosa di diverso e di forte che si intuisce anche da lontano. Anche le persone credo che siano molto speciali.

    Forse un giorno riuscirò ad andarci, chissà...

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  6. Grande il piacere di ritrovarti! Vorrei seguire il tuo blog iscrivendomi, ma non capisco come fare. Tornerò con più tempo.
    Intanto un caro saluto.
    Aranciaazzurra

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  7. @ Salvatore:
    Hai ragione che ci si possa fare casa ovunque soprattutto dopo tanti anni in cui risiedi in un luogo.C'è però una casa fisica fatta di muri e di stanze ma anche una "casa" ideale, sentimentale, come un polo magnetico per l'anima.

    @ germogliare:
    Proprio quello intendevo. Acqua... fuochino... FUOCO. :-)

    @ kobong:
    credo che sia capitato pure a te allora... giungere in luoghi stranamente familiari, affini. Sentirti a casa come se avessi vissuto lì, in una vita precedente


    @ Mara :
    il cubo l'ho realizzato a partire da un sito che ti offre diverse possibilità di effetti grafici
    Poi l'ho personalizzato un pò e ho inserito le mie foto.
    Se mi indichi un tuo indirizzo mail (scrivi a carloklimt77@gmail.com], ti posso inviare il codice Html o l'indirizzo preciso del sito.



    @ Vilma:

    Devi assolutamente andarci! ;-))
    Ci sono luoghi meravigliosi soprattutto se ami il mare e subisci il fascino del paesaggio
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    @ AranciaAzzurra:
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    Ciaoo, ben ritrovata! Per inscriverti e seguire un Blog su Blogger, devi cliccare sul comando "Segui" che dovresti visualizzare in alto a sinistra
    (nella parte alta della HOME PAGE del blog che vuoi seguire)
    .
    Ma tu dove ti sei trovata casa ora?
    Mi mandi il nuovo indirizzo? Me l'avevi già inviato?Se è così, credo di averlo smarrito nel caos della migrazione da Splinder
    .
    Felice di rivederti su questi lidi!

    RispondiElimina
  8. Rieccomi. Cerco cerco ma il comando "segui" non lo vedo proprio. Mmmm. Cecità? Stoltaggine? O? Cosa sarà?
    :)
    Arancia

    (http://indipendentemente.iobloggo.com/)

    RispondiElimina

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